| Appunti n.166
(n. 5/2006, settembre-ottobre 2006)
(indice Appunti)
| Questo numero
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Il numero si apre con un contributo di
Cristiano Gori che analizza le scelte di politica sociale del governo
Berlusconi (il riferimento è allo specifico del settore socio
assistenziale di competenza dei Comuni), caratterizzate dalla totale
disattenzione nei confronti delle necessità dei soggetti con
maggiori difficoltà. Basti in proposito vedere la costante
riduzioe, negli anni, dei finanziamenti riguardanti il sociale; si
allarga poi ad analizzare alcuni aspetti del programma dell’Unione
in tema di politiche sociali insieme ai primi passi e alle prime scelte
del nuovo governo. Scelte che si vedranno nella finanziaria 2007,
nella quale si verificherà la effettiva attenzione dell’esecutivo
ai bisogni dei soggetti deboli con l’analisi, in particolare,
degli interventi riguardanti la sanità e il sociale. Ovviamente
non si tratta di fare paragoni con il governo precedente. Si tratta
però di verificare nei fatti se la tutela dei soggetti deboli
rientra tra le priorità del nuovo governo oppure no. Le discussioni
di questi giorni intorno ai contenuti della finanziaria non paiono
incoraggianti. L’alternativa non crediamo possa porsi tra chi
è favorevole al rigore e chi no. Il problema è capire
su quali fasce sociali ricadrà il peso del “risanamento”.
Ci sono soggetti che portano da tempo un grande fardello. Continuano
a non ricevere quello di cui avrebbero bisogno e diritto. A loro non
si può chiedere, bisogna finalmente dare.
L’articolo di Franco Pesaresi si sofferma sulle scelte delle
regioni italiane in materia di finanziamento dei servizi sociosanitari
(domiciliari, diurni e residenziali) rivolti a persone disabili. Dall’analisi
emergono le diverse scelte delle regioni italiani con la tendenza
di trasferire sul fondo sociale anche interventi di natura intensiva
ed estensiva di competenza della sanità.
In ultimo la scheda di Fabio Ragaini sulla sconcertante situazione
riguardanti strutture residenziali per soggetti con malattia mentale
nelle Marche classificate come RSA disabili psichici. Strutture operanti
da anni che secondo la regione, nonostante le autorizzazioni regionali,
non esistono.
Errata corrige
Nel numero 4/2006 il titolo della rassegna bibliografica di pag.
1 per un errore è stato: Handicap. Rassegna bibliografica.
Quello corretto era invece Rassegna bibliografica, sui temi dell’assistenza
e delle cure domiciliari e dell’integrazione socio-sanitaria.
Ce ne scusiamo con i lettori
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Bimestrale del Gruppo Solidarietà.
Nuova serie - Anno 18 (XVIII), n. 5 (166) , settembre-ottobre2006,
chiuso il giorno 24 settembre 2006.
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Cinzia Alberti, Antonella Boni, Pierluigi Bruni, Fabio Ragaini
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- Il sociale da Berlusconi a Prodi, Cristiano Gori,
Istituto per la Ricerca Sociale (Irs), Milano (abbonati)
- Chi paga per l’assistenza socio-sanitaria ai disabili?
L’orientamento delle regioni, Franco Pesaresi, Dirigente
servizi sociali, educativi e sanità del Comune di Ancona (abbonati)
- Tra confusione e approssimazione. Sulle RSA per persone con
malattia mentale nelle Marche, Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà
(abbonati)
- Segnalazioni librarie. (abbonati)
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