Questo numero

Il numero si apre con una riflessione di Giovanni Nervo che si interroga sul futuro del volontariato in Italia. L’approfondimento mette in guardia sui rischi di una azione volontaria che non è capace di leggere con la dovuta attenzione ciò che accade nella società o peggio, inconsapevolmente, diventa un ammortizzatore sociale a basso o a costo zero. La riflessione si allarga inoltre al rapporto tra i soggetti del cosiddetto terzo settore, in particolare il mondo della cooperazione sociale. Il secondo contributo è di Mauro Perino che offre una approfondita riflessione sui cosiddetti “buoni di servizio”. Attraverso l’analisi dell’esperienza lombarda e di un Consorzio piemontese (CISAP) si analizzano le differenze tra il buono come contributo economico in denaro e come titolo di credito. L’articolo di Antonio Saccardo analizza il contesto nel quale si pone l’inclusione lavorativa dei soggetti disabili e in particolare di quelli con disabilita intellettiva. Le trasformazioni del mondo del lavoro con la progressiva riduzione delle mansioni più semplici pongono maggiori difficoltà al vero inserimento lavorativo, ma promuovere l’integrazione lavorativa diventa un investimento per un mondo sostenibile per tutti. Fabio Ragaini nell’ultimo articolo si sofferma sui servizi territoriali rivolti alle persone disabili così come previsti sulla programmazione della regione Marche. Si evidenzia la grande disarmonia programmatoria che determina significative ricadute nella organizzazione dei servizi locali e nelle risposte che ricevono gli utenti.