Questo numero

Il numero si apre con una riflessione di Ivo Lizzola sul lavoro in équipe nei luoghi di cura, in particolare quelli nei quali è più acuta la sofferenza a causa della gravità delle patologie. Un’équipe che lavora prevalentemente attorno alla malattia vivrà una dinamica ed un conflitto interni di tipo gerarchico e funzionale. Il conflitto sarà tra ruoli, responsabilità, adempimenti. Un’équipe che lavora attorno al paziente vivrà una sorta di conflitto circolare, una messa in relazione continua di attenzioni ai sintomi, ai significati, alle relazioni con i limiti del malato, alle percezioni fisiche e sensoriali, agli elementi diagnostici, alle strategie (ri-calibrate) terapeutiche possibili. Il contributo di Fausto Giancaterina approfondisce i temi del lavoro sociale negli interventi a favore delle persone con disabilita; ricorda che il processo di aiuto interagisce con la persona per promuovere e rafforzare la sue personali capacità e interagisce con il contesto, facendo attenzione alle opportunità che l’ambiente è in grado di offrire. I due contributi che seguono hanno in comune il tema della residenzialità per persone disabili. La riflessione di Vittorio Ondedei pone con forza la questione dell’abitare; il successivo documento frutto del lavoro di un seminario di approfondimento analizza nel dettaglio la situazione nella regione Marche. L’ultimo intervento si focalizza sugli interventi rivolti agli anziani non autosufficienti e con demenza nella regione Marche.