Appunti n. 235 (n. 2/2021, aprile-giugno 2021)
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Questo numero

Il numero si apre con la riflessione di Fausto Giancaterina che vede nell’attuale sistema dei servizi - caratterizzato da una cultura pseudo aziendalistica - un ritorno a modelli prevedibili, rigidi, routinari. Una possibilità di cambiamento viene individuata nel budget di salute, visto come una concreta opportunità per riorientare il welfare territoriale facilitando l’esigibilità dei diritti sociali. Il contributo di Raffaele Iosa analizza quanto accaduto nelle nostre scuole in questo anno scolastico: la pandemia ha fatto esplodere le contraddizioni di un sistema scolastico carente di competenze psico-pedagogiche serie e di comunità educanti efficaci. “Mai come in questo anno scolastico hanno dominato didattiche direttive, del manuale, chiusi nella bolla-classe, fermi nei banchi (…) naturalmente sono aumentati gli abbandoni, i più deboli hanno aumentato la loro debolezza, i più poveri sono ancora più poveri. Ma chi li ha cercati nelle strade dei loro abbandoni?” Ciononostante si intravedono segnali di speranza in particolare attraverso il percorso “dell’estate educativa”: un’occasione di riscoperta del territorio come spazio di vita. All’interno del progetto “Raccontiamo noi l’inclusione”, presentiamo l’intervista a Claudia. Anche in questa situazione emerge, da un lato, la preoccupazione per il futuro ma, allo stesso tempo, la consapevolezza di dover lavorare, ora, sul necessario distacco: una necessità messa in evidenza anche in alcuni passaggi in comunità nei fine settimana. Infine, pubblichiamo una riflessione del Gruppo Solidarietà, proposta in occasione della discussione sul “Profilo di comunità” nel territorio dell’ASP Ambito 9, il territorio in cui opera il Gruppo. Una riflessione che parte dalla domanda: quali sono i cambiamenti e gli orizzonti verso cui “dovremmo tendere per rileggere e, in qualche modo, ripensare l’impianto complessivo dei nostri interventi, così da avere come riferimento sia la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che i contenuti degli ultimi due Piani di azione governativi? Tradurre questo quesito in programmazione territoriale significa definire anzitutto quali modelli di progettazione dei servizi sono ormai superati (modelli orientati all’assistenzialismo e all’istituzionalizzazione) e riconoscere, dandone valore, servizi e interventi inclusivi, che promuovono la partecipazione delle persone con disabilità e delle famiglie, riconoscendone il diritto di piena cittadinanza”.

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Non più un welfare territoriale dove ancora sanitario e sociale non si parlano!
Fausto Giancaterina
E' vero! Ma non solo per colpa del Covid. Bisognerebbe avere l'onestà di ammettere che anche i diversi e grossi problemi del nostro welfare territoriale, che ci trasciniamo dietro da anni e che finora non abbiamo voluto o potuto risolvere, stanno facendo la loro parte nel complicare la vita delle persone.

 

Tra straniamento e afflizione. Da un anno scolastico sgretolato a segnali di speranza
Raffaele Iosa
Sostengo dunque qui che la pandemia ha fatto esplodere tutte le contraddizioni di un sistema scolastico carente di competenze psico-pedagogiche serie e di comunità educanti efficaci. Ritengo che questa frattura sia data anche dalle condizioni obiettive di questo anno, ma non solo da queste, bensì da una crisi collettiva della "relazione" che sarebbe stata necessaria in un anno così difficile.

Raccontiamo noi l’inclusione. Quando la vita degli altri non è uguale alla tua
Intervista a Claudia a cura di Gloria Gagliardini
La mia giornata è scandita sui ritmi di Lucio. La mattina parte alle 8.40 o alle 9 a seconda di quando passa il pulmino e visto che ho solo la mattina libera per uscire cerco di sbrigarmi prima per fare tutto il resto. Quando arriva a casa verso le 16.30, devo aver fatto tutto, anche preparare la cena; quando arriva devo stare seduta con lui sul divano; è epilettico e se cade per terra non ce la faccio a tirarlo su.

Persone con disabilità e servizi nell'Ambito sociale di Jesi. Alcune tracce per un cambiamento
Gruppo Solidarietà
Il contributo del Gruppo Solidarietà in occasione della presentazione della bozza di documento riguardante il capitolo "disabilità" del Profilo di comunità. Il documento analizza alcuni aspetti del sistema dei servizi, da ripensare e ricollocare in un'offerta complessivamente più attenta ai diritti ed ai bisogni delle persone con disabilità.

 

  Segnalazioni librarie

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Trimestrale del Gruppo Solidarietà. Nuova serie - Anno 33 (XXXIII), n.2 (235) aprile - giugno 2021, chiuso il giorno 29 maggio 2021.
Direttore responsabile: Samuele Animali. Redazione: Giuseppe Alberti, Margherita D'Ignazio, Sibilla Giaccaglia, Gloria Gagliardini, Fabio Ragaini
Composizione: Paolo Urbani
Stampa: Tipografia Abbatelli, Castelplanio (AN)
Direzione e Amm.ne: Via Fornace 23, 60030 Moie di Maiolati Sp. (AN)
Tel. e Fax 0731.703327- e-mail: grusol@grusol.it
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