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Rolando A. Borzetti
Lettera aperta al presidente della FISH

Al Presidente della Fish, Pietro Barbieri.

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La nuova ondata di misure in Italia contro gli immigrati trova un riflesso anche sul fronte culturale: l'interesse degli italiani per le altre culture appare sempre più "tiepido".

E' un famoso critico del New York Times, Michael Kimmelman, a lanciare il sasso, in una corrispondenza da Roma, indicando una serie di segnali su fronti diversi: deserte le mostre su altre culture, moribondi i programmi per esporre i bambini italiani a culture diverse, in crisi persino le iniziative sul fronte dell'esplorazione di cibi diversi. "L'Europa, con tutte le sue diversità etniche, può essere notevolmente provinciale. Il nuovo governo italiano è giunto al potere con una piattaforma che prometteva di colpire l'immigrazione illegale.
Il governo Berlusconi ha appena proposto una delle più severe leggi anti-immigrazione viste in Europa provocando l'opposizione di associazioni per i diritti umani, del Vaticano, dell'Onu e anche di magistrati italiani preoccupati da una pioggia di processi". "Ma il problema è che con un tasso di nascite sempre più basso ed una popolazione sempre più vecchia l'Italia non può più sopravvivere senza i lavoratori stranieri - scrive - Albanesi e romeni assistono gli anziani,
indiani pascolano in Emilia-Romagna le mucche che producono il latte per il parmigiano". L'articolo è illustrato da un poster della Lega che mostra un pellerossa e la scritta "Loro hanno subito l'immigrazione, ora vivono nelle riserve!". E ricorda che il nuovo sindaco di Roma Gianni
Alemanno "non ha detto quasi niente sulla cultura e sull'arte se non per tagliare i fondi del festival estivo della città".
Roma, una calamita per gli stranieri, aveva adottato negli ultimi anni alcune iniziative per affrontare la sua realtà multiculturale. Ma, questi programmi sono adesso quasi tutti in crisi o moribondi. Gli studenti romani sono tornati ad una dieta di spaghetti al ragù adesso che un programma interculturale per servire una volta al mese un pranzo di tema internazionale è stato abolito, si legge nell'articolo, che elenca una serie di iniziative, ora in crisi, per aumentare il contatto degli italiani con culture diverse.
La stessa cosa sta avvenendo in casa Fish. Questo "tiepidismo" o silenzio "assordante" verso questo governo a me è incomprensibile. Dove sono andati a finire quei comunicati "sfornati" quasi uno al giorno, nel quinquennio precedente dello stesso governo Berlusconi? Eppure di cose che non vanno, ce n'è quasi una al giorno.

- Nella scuola: "questa nuova politica scolastica fatta di tagli, economie presunte, annunci e smentite, rigore, disciplina, ordine, divise, autorità, voto in
condotta, bocciature, selezione produce in tutti ulteriore insicurezza, diffidenza e conflitti", parlo delle dimissioni di Ianes e Andrea Canevaro. Non una parola su queste dimissioni dall'Osservatorio
scolastico del Ministero dell'Istruzione.

- Sulla direttiva n. 69, che taglia i fondi della legge 440, firmata tempo addietro dal Ministro dell'Istruzione.

- Sul volontariato, per l'assenza totale, in questi mesi, di un interlocutore politico con cui confrontarsi e per determinare le priorità del mondo del volontariato.
Nessuna indicazione da parte Fish.

- Sul Fondo Sociale! Per la decisione del governo di tagliare le risorse al fondo che serve a finanziare gli interventi dei comuni per la prima infanzia, per gli anziani, i disabili e i poveri Un taglio di 300 milioni euro pari al 30% del Fondo del 2007. La somma stanziata per il 2008 di 656 milioni di euro è addirittura inferiore a quanto stanziato nel 2001.

Dov'è finito quel Pietro Barbieri, che conosco. Uomo di intelligenza eccezionale, che coglieva le minime sfumature sui tentativi di questi infami, a cancellare i benefici acquisiti con anni di lotte da parte di questa categoria, che fino a ieri aveva un punto di riferimento sulle rivendicazioni dei propri diritti? Mi manca quel Pietro. Aridatecelo!