Data di pubblicazione: 30/05/2001
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Regione Marche: Linee guida sulle cure domiciliari (dgr 606/2001)

 
   

Vedi anche, Marche. Linee guida cure domiciliari (Dgr 791/2014) - Marche. Determinazione del fabbisogno regionale di cure domiciliari (Dgr 1913/23) e Marche. Cure domiciliari. Manuale di autorizzazione e accreditamento (Dgr 6/2023) 

 

  I - IL SISTEMA INTEGRATO PER I SERVIZI E GLI INTERVENTI DOMICILIARI

 

Il sistema per gli interventi ed i servizi domiciliari si ispira al modello della domiciliarizzazione delle prestazioni; (intendendo per domicilio il normale ambiente di vita della persona, sia essa la propria abitazione,sia una struttura comunitaria,casa di riposo o casa protetta a residenzialità permanente ) si caratterizza per la forte valenza integrativa delle prestazioni, in relazione alla natura ed alla complessità dei bisogni a cui si rivolge. Si connota per l’unitarietà d’intervento basato sul concorso progettuale di apporti professionali, sanitari e di protezione sociale organicamente inseriti nel progetto assistenziale personalizzato. La continuità assistenziale che il sistema garantisce si basa sulla condivisione degli obiettivi, delle responsabilità e sulla complementarietà delle risorse necessarie per il raggiungimento dei risultati dì salute.

Il SISID, come componente organizzativa del più ampio sistema di welfare locale, comprende diversi tipi di assistenza a domicilio che si distinguono per la maggiore o minore intensità assistenziale, per il numero e la competenza professionale specifica degli operatori coinvolti, per il profilo di persona/paziente a cui si rivolgono, per la modalità di lavoro degli operatori, e per il livello operativo territoriale e integrato coinvolto.

L'erogazione di prestazioni in regime domiciliare avviene sulla base di valutazioni di convenienza, adeguatezza ed economicità sia per quanto riguarda il sistema dei servizi che per quanto di specifica pertinenza dell'utente. Tale forma d’erogazione di prestazioni non deve essere esclusiva della possibilità dell'utente di fruire di altre prestazioni del sistema dei servizi, rispetto alle quali dovrà essere anzi facilitante, in accordo al modello della presa in carico territoriale.

 

A) – Sono prestazioni a bassa intensità assistenziale e strumentali del sistema integrato per gli interventi ed i servizi domiciliari innanzi tutto quelle che ai sensi dell'Art.20 punto 3 della L.R.17.07.96 n.26 costituiscono funzioni/attività proprie dei Distretti Sanitari:

 

  • l'assistenza infermieristica domiciliare (AID)quando non fa parte dall’ADI
  • l'assistenza riabilitativa domiciliare (ARD) quando non fa parte dell’ADI
  • l'assistenza programmata domiciliare da parte dei MMG per assistiti non deambulanti (ADP)
  • la visita /consulto specialistico domiciliare (VSD)
  • la teleassistenza domiciliare (TD) nelle sue diverse forme di telecontrollo, telesoccorso, teleconsulto e telemedicina
  • l 'Ossigeno Liquido Terapia Domiciliare a Lungo Termine (OLTI)
  • la Dialisi Peritoneale Domiciliare
  • l'assistenza Integrativa e Protesica
  • le Prestazioni Aggiuntive rese al domicilio dei paziente dal medico di medicina generale secondo quanto stabilito dallo specifico Accordo Collettivo Nazionale
  • altre forme di assistenze/prestazioni domiciliari (terapia antalgica a domicilio, ecc.

 

e inoltre quelle previste dal Piano Regionale dei servizi e degli interventi sociali che costituiscono funzioni/attività proprie dei Comuni esercitate al livello degli Ambiti Territoriali.

Il livello operativo delle prestazioni assistenziali e di cura è quello territoriale coincidente con il distretto per le prestazioni sanitarie e con l'Ambito Territoriale per quelle sociali; possono essere attuate anche in forma singola o in semplice associazione tra loro, dagli specifici operatori ad esse

addetti (medico di MG per l'ADP, infermiere per l'AID, medico specialista per la VSD, operatore socio sanitario ed operatore socio-assistenziale). Tra queste prestazioni:

  • L'assistenza infermieristica domiciliare, l'assistenza riabilitativa domiciliare, l'Assistenza programmata Domiciliare e la Visita/Consulto Specialistica Domiciliare sono rivolte a soggetti in condizioni di temporanea o permanente impossibilità ad accedere allo studio del medico di medicina generale  o agli ambulatori dei presidi distrettuali o poliambulatoriali (assistiti non ambulabili o con oggettivi impedimenti di natura sociale e/o sanitaria). Tale impossibilità può essere dovuta a vari motivi quali ad esempio: grandi anziani con deficit della deambulazione, portatori di protesi agli arti inferiori con gravi difficoltà a deambulare, impossibilità ad essere trasportato con mezzi comuni in ambulatorio (ad es. paz. non autosufficiente abitante in un piano alto e senza ascensore ), tipo di patologia condizionante una grave difficoltà a deambulare, donna in gravidanza con minaccia d'aborto, ecc.
  • L'attivazione di queste tipologie assistenziali avviene per opera del Medico di Medicina Generale tramite il modulo unico di attivazione del sistema integrato per i servizi e gli interventi domiciliari di cui all'allegato 3, specificando il tipo di assistenza da attivare. Detto modulo andrà di volta in volta accompagnato dalla richiesta di prestazioni su ricettario regionale.

 

Alle prestazioni di pertinenza sociale si accede attraverso l'Ufficio per la Promozione Sociale quando, singoli o nuclei familiari hanno necessità del solo aiuto domestico, per esigenze anche temporanee, per il soddisfacimento dei bisogni essenziali, relativi alla cura delle persone e della loro abitazione.

 

B) – Le forme di Assistenza Domiciliare integrate, ad elevata intensità assistenziale e che impongono una modalità di lavoro integrato sono :

 

1 - l’Assistenza Domiciliare Integrata ( ADI )

 

il cui livello operativo è territoriale, distrettuale (ai sensi dell’Art.20 punto 3 della L.R.17.07.96 n.26 l’ADI costituisce una funzione/attività propria del Distretto Sanitario) e può comprendere qualsiasi forma di assistenza a domicilio sia sanitaria che socio-assistenziale, comprese le cure domiciliari oncologiche.

 

2 - l’Ospedalizzazione Domiciliare  ( OD )

 

che richiede il raccordo operativo tra il livello ospedaliero, quello distrettuale e quello dell'Ambito Territoriale.( ad esempio la terapia trasfusionale domiciliare).

II - ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA (ADI) : DEFINIZIONE

L'A.D.I. trova naturale collocazione nell'ambito dei servizi di  "Assistenza primaria" , assicurati dal Distretto, relativi alle attività sanitarie e sociosanitarie (d. leg. n° 229/99, art.3 quarter 3 quinquies)

E' rivolta a soggetti in condizione di non autosufficienza o ridotta autosufficienza temporanea o protratta derivante da condizioni personali critiche ancorché non patologiche  o specificamente affetti da patologie croniche a medio lungo decorso o da patologie acute trattabili a domicilio che necessitano di assistenza da parte di una équipe multiprofessionale. E' rivolta altresì a pazienti oncologici in fase critica e/o terminale.

Consente di portare al domicilio del paziente servizi di cura e di riabilitazione:

  • migliorando la qualità della vita dell'utente e della sua famiglia;
  • evitando l'ospedalizzazione impropria o il ricovero in strutture residenziali
  • anticipando le dimissioni tutte le volte che le condizioni sanitarie e socio‑ambientali lo permettano.

Il ricovero ospedaliero deve quindi essere sempre più riservato a condizioni patologiche non curabili a domicilio.

Caratteristica peculiare dell'ADI è la complessità assistenziale del paziente trattato che richiede una forte componente di integrazione

  • tra componenti sanitarie e
  • tra queste ultime e quelle socioassistenziali.

 

Inoltre, componenti essenziali per l'erogazione di questo tipo di assistenza sono la famiglia, il volontariato e le altre risorse di cittadinanza, che, in una corretta logica di integrazione con i servizi sociali possono costituire un supporto alla famiglia o

vicariare quest'ultima quando non sia presente o abbia difficoltà a svolgere i compiti assistenziali.

 

III - ADI : ELEMENTI CARATTERIZZANTI

L'ADI è caratterizzata non tanto dal numero e dalla professionalità degli operatori che assistono il soggetto interessato, quanto piuttosto:

  • dalle condizioni di bisogno e dalle risorse  dell'assistito
  • dalla modalità di lavoro degli operatori coinvolti.

La modalità di lavoro "integrata" si realizza attraverso:

  • l'attenzione alla persona con i suoi bisogni
  • l'accento sui problemi da risolvere e non sulle competenze delle singole istituzioni o servizi
  • il lavoro per obiettivi da raggiungere e non per prestazioni
  • la condivisione degli obiettivi da parte degli operatori
  • il coinvolgimento di diverse professionalità, sia sanitarie che sociali, con valorizzazione delle stesse,
  • la collaborazione attiva,
  • la corresponsabilità nel raggiungimento dell'obiettivo,
  • la comunicazione reciproca
  • l'adozione di una metodologia di lavoro che utilizza strumenti organizzativi integranti ( riunioni di valutazione, di programmazione de gli interventi, di verifica, coordinamento, individuazione e responsabilizzazione del referente familiare ( care giver ), procedure, cartella assistenziale, piano assistenziale personalizzato,responsabile del caso( case manager), valutazione dei servizio, riprogettazione, ecc. )
  • il coinvolgimento di tutte le risorse (istituzionali e informali ) che possono contribuire alla soluzione del problema
  • monitoraggio dei guadagni di salute (efficacia ) e dell’economicità degli interventi effettuati.
  •  

IV - ADI : CRITERI PER L’AMMISSIONE DEI PAZIENTI

 

Dalla definizione di cui al punto II, scaturiscono i requisiti generali dei pazienti assistibili con l’ADI:

1 – RIDOTTA AUTOSUFFICIENZA

così come evidenziato dall’applicazione di apposite scale di valutazione validate sul piano scientifico internazionale : A.D.L. – I.A.D.L. – PFEIFFER  E LA SCHEDA DI VALUTAZIONE SOCIALE  (Allegato 1).

La valutazione del paziente oncologico dovrà essere completata con la compilazione delle schede di KARNOFSKY – ECOG; limitatamente alle neoplasie della cute e del capo-collo, si ritiene opportuno l’utilizzo, in via sperimentale, della Scheda ESTETICO/SOCIALE (Allegato 2).

 

2 – COMPLESSITA’ ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE

il che significa necessità di assistenza da parte di un’équipe multiprofessionale per interventi assistenziali multidisciplinari, sanitari e sociali.

 

3 – IDONEITA’ DELLE CONDIZIONI SOCIO-AMBIENTALI DELL’ASSISTITO

 

            il che significa sostanzialmente assistibilità a domicilio, vale a dire compresenza di :

  • supporto familiare o, in caso di sua assenza o insufficienza, supporto da parte di personale dei servizi sociali o di volontariato che possa vicariarlo ;
  • alloggio idoneo o comunque reso il più possibile tale con interventi di assistenza abitativa.

 

Tali aspetti andranno rilevati tramite l’applicazione di schede di valutazione sociale che valutino la situazione familiare e di integrazione sociale dell’assistito, la sua situazione assistenziale, la sua situazione abitativa e le sue risorse economiche ( vedi allegato 1 ). I componenti dell’UVD completano e approfondiscono la valutazione con le metodiche proprie dei rispettivi ambiti disciplinari.

 

4 – NECESSITA’ DI ASSISTENZA PRIMARIA ( ambito delle cure primarie )

cioè assenza della necessità di interventi altamente specialistici o di tecnologie complesse che impongono il ricovero ospedaliero.

Per l'ammissione all' ADI, dovranno essere soddisfatti tutti i requisiti generali di cui ai punti 1, 2, 3 e 4 precedentemente esposti. In particolare, la valutazione del grado di autosufficienza con le apposite scale, dovrà essere effettuata in tutti i casi proposti per l'ADI. L’Unità valutativa distrettuale è tenuta a valutare l’autosufficienza attraverso le scale proposte in allegato. Può inoltre completare il processo di valutazione utilizzando strumenti e criteri disciplinari pertinenti al caso e utili alla definizione del programma personalizzato.

La richiesta formale di ammissione alle cure domiciliari compete al medico di medicina generale o all'Ufficio per la Promozione Sociale e va trasmessa alla segreteria organizzativa dell’ADI.

Trascorsi sette giorni, dalla data di presentazione della richiesta formale di ammissione alle cure domiciliari, senza che la stessa abbia ricevuto motivata risposta:

  • la richiesta dovrà ritenersi accolta, in questo caso e nel caso in cui il MMG o l'UPS ritengano talune situazioni compromissorie per la salute ed il benessere psico-fisico della persona, potranno richiedere o disporre interventi urgenti in attesa della valutazione e della definizione del progetto personalizzato da parte dell'UVD.

 

V - ADI : IL “PACCHETTO ASSISTENZIALE” MINIMO

Ogni Distretto ed ogni Ambito Territoriale, dovranno garantire in regime di Assistenza Domiciliare Integrata un "pacchetto assistenziale" costituito almeno dalle prestazioni tipiche e coincidenti con i livelli minimi di prestazione previsti.  Tra questi dovranno comunque essere assicurati:

Assistenza Infermieristica Domiciliare (AID)

Nell’ambito dell’ADI il servizio di assistenza infermieristica domiciliare dovrà assicurare almeno i seguenti standard minimi orario:

 

 dal Lunedì al Venerdì :            - 6 ore di mattina

- 3 ore di pomeriggio

                                               Sabato e prefestivi :                  - 6 ore di mattina

 

                        Per casi individuati dall’Unità di Valutazione del Distretto, in particolare per i pazienti oncologici in fase critica e/o terminale, i pazienti in trattamento antalgico, i pazienti con respiratore automatico e i pazienti in condizioni assimilabili, il servizio di assistenza infermieristica domiciliare dovrà essere garantito nei giorni festivi e prefestivi almeno per interventi programmati o di emergenza.

Le necessità di intervento anche non programmate che eccedano tale pacchetto minimo, possono essere assicurate con gli strumenti della continuità assistenziale.

Dovranno essere garantite tutte le prestazioni infermieristiche.

Al paziente in ADI va garantita la facilitazione all'utilizzo di attività diagnostiche e di laboratorio, nonché alla prestazione specialistica ambulatoriale o domiciliare. Il Direttore di Distretto individua e formalizza corsie preferenziali.

Assistenza medico-generica (AMG) e pediatrica di base (APB) programmate

            L’assistenza da parte del medico di Medicina Generale o del pediatra di libera scelta sarà erogata in riferimento e in osservanza di quanto stabilito dai rispettivi Accordi Collettivi Nazionali integrati dagli accordi regionali.

 

            L’ADI non è possibile e non può essere considerata tale  senza il coinvolgimento del Medico di Medicina Generale  (o del pediatra di libera scelta) che costituisce il responsabile primario dell’assistenza stessa. Il medico di medicina generale, unico referente clinico del proprio paziente, della cui salute ha la responsabilità globale, fa parte sia dell’équipe valutativa che costituisce l’UVD, sia dell’équipe operativa che è chiamato a coordinare in veste di capo-équipe.

 

            L’ADI è una scelta professionale del medico di MG che ne qualifica la figura sia perché ne evidenzia la diversa capacità assistenziale nell’ambito delle Cure Primarie rispetto all’Ospedale,

ambito spesso alternativo a certe forme di ricovero, con indiscutibili vantaggi socio-economici, sia  perché, anche per il ruolo che occupa nella conoscenza globale del paziente, lo pone al centro del processo assistenziale, ruotando intorno a lui le altre figure impegnate nell’assistenza, ciascuna secondo le proprie specifiche e autonome competenze.

 

Assistenza medico-specialistica (AMS)

 

            Ogni ASL dovrà garantire, su richiesta del medico di medicina generale, l’attivazione degli specialisti ospedalieri e poliambulatoriali sul progetto alla persona definito dall’UVD, con consulti a domicilio di tutte le branche specialistiche potenzialmente interessate. Nell’ambito della disponibilità di tutte le discipline specialistiche, poliambulatoriali e ospedaliere, lo standard minimo deve prevedere la possibilità di interventi/consulti specialistici a domicilio almeno per le seguenti branche :

 

  • geriatria
  • fisiatria
  • cardiologia
  • chirurgia
  • algologia/anestesia
  • neurologia
  • oncologia
  • psicologia

 

Assistenza riabilitativa domiciliare ( ARD )

 

Nell’ambito dell’ADI il servizio di assistenza riabilitativa domiciliare dovrà assicurare almeno i seguente standard minimi :

 

  • Consulenze medico-specialistiche fisiatriche a domicilio per :
  • Valutazione fisiatrica delle necessità riabilitative
  • Stesura del piano di trattamento riabilitativo a domicilio
  • Visite di verifica dell’andamento del piano di trattamento riabilitativo
  • Prescrizione di protesi ed ausili

 

  • Prestazioni di riabilitazione e recupero funzionale a domicilio ad opera di tecnici della riabilitazione (fisioterapisti ) con orario:

dal Lunedì al Venerdì : - 6 ore di mattina

                                                                                          - 3 ore di pomeriggio

                                               Sabato e prefestivi :      - 6 ore di mattina

 

 

Le prestazioni del sistema degli interventi e dei servizi sociali

 

L'organizzazione dei servizi domiciliari si ispira al modello della domiciliarizzazione delle prestazioni. Pur riconoscendosi alcune prestazioni di carattere specifico, che richiedono quindi una disponibilità di operatori adeguatamente preparati, il domicilio dell'utente deve essere inteso alla stregua di uno dei regimi in cui si effettuano le prestazioni sociali; per cui occorre offrire agli utenti un ventaglio sufficientemente ampio di opportunità.

 

L'attività al domicilio si iscrive precipuamente nell'area dei servizi di sostegno al nucleo familiare ed alla persona. Le prestazioni organizzate da questo livello, con le necessarie integrazioni da parte di altri comparti della Pubblica Amministrazione, sono:

 

  • Prestazioni professionali di carattere sociale, psicologico, educativo;
  • Visite programmate dell'assistente sociale;
  • Affidamenti familiari di minori, anziani, portatori di handicap, malati, per periodi da definire in base alle esigenze del nucleo familiare. Gli affidamenti sono supportati da una serie di interventi in ambito domiciliare o extra domiciliare.
  • Attività di cura delle persone e della loro abitazione in caso di ridotta o totale non autosufficienza, permanente o temporanea, quale che ne sia la causa.
  • Attività di supporto educativo;
  • Attività amministrative quali certificazioni, denuncia dei redditi, domande di pensione, ecc.
  • Accompagnamento dal domicilio a servizi sociali, sanitari, formativi.
  • Organizzazione dei servizi di trasporto verso servizi, scuola, luoghi di lavoro.
  • Pasti a domicilio
  • Attività di supporto al referente familiare  anche attraverso servizi di sollievo quali accoglienza per periodi determinati presso strutture residenziali e semiresidenziali .

Si accede alle prestazioni domiciliari attraverso l'Ufficio di promozione sociale che individua un assistente sociale referente per il caso. L’assistente sociale individuato fa parte sia del gruppo di valutazione che costituisce l’UVD sia del gruppo operativo.

 

Gli interventi socio-assistenziali ed educativi vengono definiti attraverso l'analisi effettuata utilizzando l'apposita scheda (vedi allegato 1) eventualmente integrata dai componenti dell'UVD.

 

L'organizzazione e l'erogazione di queste prestazioni dovranno essere definite in linea programmatica di concerto tra il Distretto e l'Ambito Territoriale attraverso il Piano di Zona.

 

Fornitura di farmaci e materiale sanitario

 

            Per tutti i pazienti inseriti nell’ambito delle cure domiciliari, dovrà essere prevista la fornitura diretta e/o la somministrazione di prodotti farmaceutici d’uso per l’assistenza infermieristica da utilizzare a domicilio, da parte dei servizi di farmacia dei presidi ospedalieri delle Aziende USL, in conformità con la normativa vigente, e con oneri a totale carico dell’Az. USL stessa. Tale assistenza deve essere adeguatamente documentata nella cartella clinica dei singoli casi. Ai pazienti oncologici dovranno essere garantiti i farmaci per la terapia del dolore compresi quelli in fascia C.

            La prescrizione dei farmaci deve avvenire ad opera dei Medici di Medicina Generale e deve sottostare alla legislazione vigente in materia ( modalità prescrittive, limitazioni, note CUF, attivazione registro USL, ecc. ).

            Ciascuna Az. Usl provvederà a stilare un prontuario  dei farmaci fornibili direttamente ai pazienti in ADI e a regolamentare la fornitura stessa anche in conformità alle linee guida che la regione possa adottare in merito.

            Analogamente, per gli stessi pazienti si dovrà prevedere la fornitura diretta di materiale sanitario per le cure infermieristiche, protesi, ausili e presidi sanitari, attivando procedure snelle e semplificate su richiesta del medico di medicina generale validata dall’UVD. E’ auspicabile che il distretto abbia la disponibilità di un magazzino fornito degli ausili di più largo uso al fine di garantire l’immediata disponibilità.

 

VI ‑ ADI: PROFILO DEL “RESPONSABILE DEL CASO " (O " CASE MANAGER”)

 

Il "Responsabile del caso" è un operatore che si assume la responsabilità del controllo dell'attuazione degli interventi previsti nel programma assistenziale personalizzato (è il garante del piano assistenziale individualizzato). E' colui che ha in mano il controllo della fase operativa dell'ADI, verificando chi ha fatto che cosa, con quale frequenza, in che modo, in che tempi, ecc.. Rappresenta anche il primo riferimento "organizzativo" per l'assistito, la sua famiglia operatori dell'équipe assistenziale. Il responsabile del caso tutela indirettamente l’assistito poiché tutelando il piano assistenziale e individualizzato si fa garante della modalità di lavoro per obbiettivi e quindi del raggiungimento degli obbiettivi assistenziali stessi.

E’  quindi una figura di raccordo al’interno dell’équipe assistenziale, garantendone l’integrazione, tenendo le fila della comunicazione tra i suoi membri e assicurando che gli interventi assistenziali sul singolo caso siano effettuati in maniera coordinata senza sovrapposizioni, intralci reciproci e/o vuoti di assistenza.

Può essere una figura sanitaria o sociale  ( infermiere o assistente sociale ).

Visto l'impegno che tale funzione richiede, il responsabile del caso di regola può seguire un numero limitato di casi.

Non tutti gli assistiti in ADI necessitano di un responsabile del caso ma solo quelli caratterizzati da una maggiore complessità assistenziale e conseguentemente da un piano assistenziale personalizzato articolato e complesso.

Il responsabile del caso  viene individuato quando necessario,dall’unità valutativa distrettuale nella prima riunione di valutazione ed è alla stessa UVD che deve direttamente rispondere del suo operato

Allo scopo di fornire ogni utile elemento di valutazione per il singolo caso ,partecipa anche alle sedute dell’unità valutativa per la verifica e l’eventuale revisione del programma assistenziale personalizzato. Cura inoltre il rapporto con la famiglia dell’utente con il referente familiare fornendo la più ampia informazione sul programma assistenziale che deve essere dalla famiglia pienamente condiviso, al fine di attivare la massima collaborazione e di raccogliere tutte le indicazioni utili e/ le richieste di aiuto e di supporto.

 

VII – ADI: “IL REFERENTE FAMILIARE"

 

Il "Referente familiare" è colui che si prende cura per più tempo dell'assistito, stando più frequentemente in "contatto" con lui.

E' in genere un famigliare o comunque un convivente con l'assistito stesso; in qualche caso può essere un amico o un vicino di casa o un volontario.

Svolge quindi una funzione di assistenza diretta della singola persona, provvedendo ad aiutare l’assistito. E' importante che l'équipe assistenziale e l'unità valutativa ADI individui precocemente la persona che svolge questo ruolo e ne valuti capacità  competenze ed esigenze di supporto in quanto può costituire risorsa operativa preziosa contribuendo alla realizzazione del piano assistenziale individuale.

 

VIII ‑ IL SISTEMA INTEGRATO PER I SERVIZI E INTERVENTI DOMICILIARI: coordinamento, organigramma e funzionigramma

 

L'organizzazione del Sistema delle Cure Domiciliari deve prevedere in ogni Azienda USL:

 

a) - Il Comitato di Coordinamento

b) - Un Medico Responsabile delle cure domiciliari  per ogni distretto

c) - Una Unità Valutativa per ogni Distretto

d) - Un nucleo operativo per le cure domiciliari per ogni distretto

e) - Una Segreteria organizzativa per il Sistema delle Cure   Domiciliari per ogni Distretto.

 

Comitato di Coordinamento delle Cure Domiciliari.

 

Il Comitato di coordinamento ha compiti di indirizzo, monitoraggio e verifica dell’attività e delle risorse impegnate al livello distrettuale.

 

Fanno parte del Comitato di Coordinamento delle Cure Domiciliari:

 

  • Il Direttore sanitario aziendale
  • I Direttori di Distretto (di cui al D.Leg.vo n.229/99) o loro delegati;
  • I coordinatori degli Ambiti Territoriali
  • Il Responsabile del Servizio Infermieristico ( di cui alla L. R. 17/07/96 n. 26 ‑ Art. 19 ‑comma 2 ) o suo delegato ;
  • I Responsabili/Coordinatori delle Unità Valutative;

Un Medico di Medicina Generale in rappresentanza dei MMG

Il Coordinatore dei Servizi Sociali dell'Az. USL, là dove è presente, o suo delegato

I Dirigenti dei Servizi Sociali degli Enti locali capofila degli ambiti territoriali o loro delegati.                        

Detto Comitato potrà avvalersi di volta in volta di professionalità specifiche relative alle problematiche trattate. Il Comitato di Coordinamento si riunirà ogni sei mesi e comunque ogni qualvolta sia richiesto da almeno un terzo dei componenti.

La mancata attivazione del Comitato non preclude l'attivazione del servizio secondo le indicazioni contenute nel presente documento che vanno comunque attuate.

 

Unità valutativa distrettuale (UVD)

 

            L’Unità Valutativa di ogni Distretto è costituita da :

 

  • Il medico responsabile delle cure domiciliari ( coordinatore/responsabile dell’UVD ) ;
  • Il medico di Medicina Generale curante dell’assistito ( Responsabile clinico del paziente) ;
  • Un infermiere professionale ( Responsabile delle cure infermieristiche );
  • L’assistente sociale referente del caso dei Servizi Sociali dell’Ambito Territoriale.

Per la segreteria organizzativa, l’UVD si avvale di un operatore tecnico.

L'Unità Valutativa è integrata di volta in volta da altre figure professionali, sanitarie e sociali, specialiste del settore : medici specialisti, tecnici della riabilitazione, medico ospedaliero in caso di dimissione protetta, psicologo, educatore professionale.

Per i pazienti ultra sessantacinquenni, lo specialista di riferimento è il geriatra.

            L'Unità Valutativa è " ... un'équipe professionale, con competenze multidisciplinari, che sia in grado di leggere le esigenze di pazienti con bisogni sanitari e sociali complessi 3' e con il compito di ‑ ... b) rilevare e classificare le condizioni di bisogno per poter disegnare il percorso ideale di trattamento del paziente (Legge Regionale 34P98 ‑ Piano Sanitario Regionale 1998/2000 ‑paragrafo 4.2.3.3). Costituisce in sostanza il filtro della domanda e ha il compito di identificare per ciascun soggetto la soluzione assistenziale più adatta tra quelle disponibili o indicare altri percorsi assistenziali. Per poter svolgere tali compiti, l'UVD si relaziona costantemente con i servizi territoriali e con gli Uffici di Promozione Sociale presenti nel distretto.

 

      Spettano in particolare all'Unità Valutativa i seguenti compiti:

 

  • Valutazione dell'autosufficienza dei pazienti da ammettere all'ADI;
  • Valutazione Multi Dimensionale (VMD) dei bisogni assistenziali dei pazienti e dei loro nuclei familiari ( il piano assistenziale deve essere condiviso con il paziente e con il nucleo familiare e da essi sottoscritto )
  • Ammissioni e dimissioni relative all'ADI;
  • Definizione del percorso assistenziale dei paziente nel sistema residenziale;
  • Elaborazione dei Piano Assistenziale Individuale Personalizzato comprendente:

 

a)   -    gli obiettivi assistenziali da raggiungere

  1.  -   le modalità di raggiungimento degli obiettivi assistenziali
  2. -    la tipologia degli interventi
  3. -    la frequenza degli accessi dei singoli operatori MMG, infermiere, fisioterapista, operatore socio sanitario, ecc.)
  4. ‑     la durata presumibile degli interventi assistenziali

 

  • Elaborazione del Piano di Lavoro dei singoli componenti dell'équipe operativa assistenziale tempi e luoghi dell'intervento, turni, orari di accesso ecc.
  • Verifica dell’andamento del Piano Assistenziale
  • Discussione in gruppo degli eventuali problemi emersi nel corso dell'assistenza
  • Individuazione del responsabile del caso ("... La UVD al termine di una valutazione multidimensionale individua la figura professionale ‑ responsabile del caso o case manager ‑ che sarà il punto di riferimento del cittadino nel percorso individuato. -Legge Regionale 34/98 ‑ Piano Sanitario Regionale 1998/2000 ‑ paragrafo 4.2.3.3)

 

Gli strumenti di lavoro dell'Unità Valutativa sono:

  • le riunioni di valutazione e di verifica
  • le scale di valutazione dell'autosufficienza
  • la cartella di assistenza domiciliare e in particolare il diario clinico
  • i responsabili del caso
  • il lavoro di gruppo centrato sugli obiettivi
  • i rapporti con la Segreteria organizzativa delle cure domiciliari
  • i rapporti con gli uffici di promozione sociale
  • i rapporti con il nucleo operativo delle cure domiciliari (équipe assistenziale).

 

L'Unità valutativa risponde direttamente al Direttore del Distretto che si raccorda all'Ambito Territoriale attraverso il suo Coordinatore. La riunione dell'Unità Valutativa ha, per il medico di MG che vi partecipa, il valore di un accesso ADI.

 

Nucleo operativo.

 

Il livello organizzativo dell'ADI e di tutto il sistema delle cure domiciliari coincidono con il Distretto e con l’Ambito Territoriale. Perciò in ciascun distretto dovrà prevedersi un nucleo di operatori territoriali, che svolgono la loro attività nel distretto, cui affidare l'erogazione delle prestazioni, comprendente almeno:

 -  FIGURE SANITARIE

  • medici di medicina generale
  • infermieri
  • medici specialisti
  • fisioterapisti
  •  FIGURE  AD INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA ED A RILEVANZA SOCIALE
  • assistenti sociali
  • Educatori
  • Assistenti di Base

 

Del nucleo operativo potrà far parte, a giudizio dell' UVD, qualsiasi altra figura professionale utile alla soluzione dei problemi assistenziali della persona presa in carico, compreso il volontariato, con le modalità e nei limiti stabiliti dalla legislazione vigente.

 

            E’ auspicabile che uno o più operatori facenti parte del Nucleo, si qualifichi nel campo delle cure palliative.

 

Segreteria organizzativa dei servizi e degli interventi Domiciliari.

In ogni Distretto/Ambito si dovrà realizzare una Segreteria organizzativa per i servizi e gli interventi domiciliari, che provvederà:                            

  • alla fornitura a chiunque ne faccia richiesta, anche telefonica, di tutte le informazioni sul Sistema delle Cure Domiciliari offerto dall'Az. USL e dall’Ambito Territoriale sulle modalità di accesso allo stesso
  • all’accoglimento di tutte di tutte le segnalazioni / richieste relative al bisogno di cure/interventi domiciliari ( qualsiasi forma di assistenza domiciliare, dalla più semplice alla più complessa) la segnalazione, che può essere anche solo telefonica, può partire:
  • dal Medico di Medicina Generale del paziente.
  • dalla struttura residenziale in cui il paziente è inserito
  • dagli Ospedali,
  • dalla famiglia,
  • dalla rete del volontariato,
  • dal diretto interessato,
  • da altri servizi territoriali della A.S.L. o dell'Ambito Territoriale;
  • La richiesta / attivazione di Cure Domiciliari deve invece essere effettuata dal­ Medico di Medicina Generale o dall'Ufficio di Promozione Sociale tramite l'apposito modulo di attivazione (Allegato 3).
  • La gestione della domanda, che a seconda dei casi, potrà essere:
  • invio immediato della segnalazione / richiesta al nucleo operativo per l'attivazione di uno specifico intervento domiciliare quando già a livello di Sportello è possibile decidere che la tipologia della prestazione richiesta non è tale da richiedere. una valutazione multidimensionale ( es. : richiesta di prelievi, di sostituzione di catetere vescicale, ecc

 

  • invio della richiesta all'Unità Valutativa competente per quel Distretto in tutti i casi in cui sia prospettabile la necessità di una risposta multiprofessionale contemporaneamente attivazione del nucleo operativo per gli interventi specifici domiciliari che rivestano carattere di urgenza (piano di intervento provvisorio );
  • invio della segnalazione / richiesta ad altro servizio dell'Az. USL o al di fuori dell'Az. USL perché non pertinente al Sistema delle Cure Domiciliari.

La Segreteria organizzativa delle Cure Domiciliari costituisce il riferimento per i pazienti, i familiari, i medici e gli altri operatori. Dovranno essere predisposti dalle Az. USL appositi programmi informativi e formativi per gli operatori che svolgono le funzioni sopra menzionate e previste modalità di informazioni dell'utenza.

Le sedi naturali per la Segreteria organizzativa sono lo Sportello per la salute e l'Ufficio di Promozione sociale

IX - ADI : INTEGRAZIONE DISTRETTO / OSPEDALE

            L’integrazione distretto / ospedale si realizza attraverso :

  1. – la dimissione protetta
  2. – la condivisione di risorse ( ospedaliere e territoriali ) quando utile / necessario / possibile
  3. – la realizzazione di percorsi preferenziali per la diagnostica e le urgenze
  4. – la condivisione di procedure riguardanti il percorso assistenziale
  5. – la comunicazione reciproca
  6. – appositi accordi ( tra Az.USL e Az. Ospedaliera oppure tra Distretto e Presidio Ospedaliero della medesima ASL )

Dimissione protetta.

Obiettivi della dimissione protetta sono :

  • riduzione o eliminazione di ingiustificati prolungamenti della degenza ospedaliera
  • eliminazione di “dimissioni selvagge”
  • riduzione o eliminazione dei ricoveri ripetuti
  • mantenimento della continuità assistenziale
  • integrazione dell’ospedale  con la rete assistenziale territoriale (domiciliare e residenziale)
  • mantenimento / miglioramento della qualità della vita dell’assistito.

Si realizza con la dimissione di pazienti critici non stabilizzati ma comunque con i requisiti di ammissione in ADI  o con quelli di ammissione in strutture residenziali extraospedaliere. La cartella clinica ospedaliera viene chiusa al momento della dimissione e il paziente viene preso totalmente in carico dal sistema delle cure territoriali con il medico di Medicina Generale come unico responsabile clinico del paziente.

I momenti essenziali della stessa, da mettere in atto prima della dimissione, con un anticipo di almeno tre giorni rispetto alla data prevista di dimissione, sono :

 

  • l’esistenza di problemi complessi o la ncecessità di cure palliative
  • l’analisi della capacità della famiglia di prendersi cura del proprio congiunto
  • la programmazione partecipata degli interventi ( piano di assistenza )
  • la predisposizione delle risorse e delle procedure organizzative ( chi fa che cosa , come, con quali mezzi, dove e quando ; chi comanda su chi ; chi è responsabile di che cosa )
  • l’individuazione del/dei medico/i del reparto/divisione ospedaliera referente/i per la dimissione protetta stessa
  • l’individuazione degli specialisti ospedalieri disposti ad effettuare consulenze a domicilio.

 

Il momento fondamentale per la programmazione delle attività da realizzare è costituito dall’incontro/comunicazione tra personale medico e infermieristico di reparto, operatori dell’assistenza domiciliare ed il medico di medicina generale. Ciò può essere realizzato in vario modo :

  • visita dell’infermiere territoriale al reparto ospedaliero per la valutazione infermieristica;
  • accesso del medico di medicina generale al reparto ( l’attuale normativa prevede che il MMG possa accedere in ogni momento al presidio ospedaliero, sia in fase di accettazione che in quella di degenza o di dimissione del proprio paziente. In ogni caso il MMG  nell’interesse del proprio paziente può accedere, qualora lo ritenga opportuno, in tutti gli ospedali pubblici e le case di cura convenzionate o accreditate anche ai fini di evitare dimissioni improprie con il conseguente eccesso di carico assistenziale a livello domiciliare. – Vedi Accordo Collettivo Nazionale per la medicina generale ) ;
  • visita dell’assistente sociale territoriale al reparto ospedaliero per la valutazione sociale ;
  • riunione di valutazione UVD / personale ospedaliero ( a questa riunione possono venire convocati altri soggetti, come ad esempio gli operatori dell’assistenza sociale del comune di residenza del paziente  e i familiari del paziente stesso ; in questo modo, tutti i livelli assistenziali, inclusa la famiglia, possono essere coinvolti )
  • attuazione, da parte del medico ospedaliero referente per la dimissione protetta, di un contatto diretto ( colloquio, convocazione, incontro ) con il medico di medicina generale curante del paziente.(Allegato 4)

X - ADI : PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

I pazienti in regime di ADI non sono soggetti a forme di partecipazione alla spesa sanitaria e per visite specialistiche.

XI - ADI : INDICATORI

  1. Numero medici di medicina generale che fanno ADI / Numero medici di medicina generale totale
  2. Numero pazienti in ADI nell’anno solare (mod. FLS 21 D.M.23.12.96)
  3. Numero pazienti in ADI con età >= 65 anni nell’anno solare
  4. Utenti in lista di attesa
  5. Terapisti riabilitazione/ infermieri professionali/ altri operatori/ totale

      Ore di assistenza erogata               _______                         _______                    ______        ____

       Di cui ad anziani                       _______                         _______                    ______         ____

  1. Numero medici di medicina generale che fanno ADP _______
  2. Numero assistiti in ADP/ popolazione residente >= 65 anni
  3. Numero assistiti ADI di 1°livello(medico di medicina generale ed assistenza infermieristica), escluse le strutture residenziali, ( *100) / popolazione residente >=65 anni
  4. Numero assistiti ADI di 1°livello(medico di medicina generale ed assistenza infermieristica), escluse le strutture residenziali, di età < 65 anni / totale assistiti ADI di 1° livello
  5. Numero assistiti ADI di 2°livello(medico di medicina generale, assistenza infermieristica, medico specialista, servizi sociali,terapisti della riabilitazione), escluse le strutture residenziali / popolazione residente >=65 anni
  6. Numero assistiti ADI di 2°livello(medico di medicina generale, assistenza infermieristica, medico specialista, servizi sociali,terapisti della riabilitazione), escluse le strutture residenziali, di età < 65 anni / totale assistiti ADI di 2° livello
  7. Numero assistiti ADI di 3°livello(integrazione distretto-ospedale per pazienti ad assistenza complessa: oncologici, respirazione assistita, alimentazione parenterale, terapia del dolore), escluse le strutture residenziali, ( *100) / popolazione residente >=65 anni
  8. Numero assistiti ADI di 3°livello(integrazione distretto-ospedale per pazienti ad assistenza complessa: oncologici, respirazione assistita, alimentazione parenterale, terapia del dolore), escluse le strutture residenziali, di età < 65 anni / totale assistiti ADI di 3° livello
  9. Numero assistiti oncologici in ADI sul totale degli assistiti ADI
  10. Numero assistiti in Assistenza Infermieristica semplice/ popolazione residente dell’Azienda
  11. Numero assistiti in Assistenza Riabilitativa semplice/ popolazione residente dell’Azienda
  12. Numero Comuni che hanno stipulato accordi per l’integrazione socio-sanitaria con l’Azienda / totale dei comuni di ciascuna Azienda
  13. Esistenza di accordi con le associazioni di volontariato (allegare copie)
  14. N. Sportelli di accesso o Segreterie organizzative di accesso per i cittadini che necessitano di assistenza domiciliare
  15. Numero ore di formazione annuale per personale ADI
  16. Esistenza di un sistema di misurazione del livello di soddisfazione degli utenti
  17. Numero pazienti assistiti ADI ricoverati in ospedale per patologie croniche, esclusi i ricoveri per eventi acuti, interventi chirurgici, emergenze cliniche /n. assistiti ADI.

 

XII - ADI : FORMAZIONE DEL PERSONALE

L’offerta formativa del personale dedicato alle cure domiciliari, va definita d’intesa  con le Società medico-scientifiche e le OO.SS. di categoria e va considerata parte integrante del Piano annuale regionale della formazione

ALLEGATO 2

 

 

 

SCHEDE DI VALUTAZIONE  TARATE SUL MALATO ONCOLOGICO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A.D.L.

(  Index  of  Indipendence  in  Activities  of  Daily  Living  )[1]

 

 

punteggio

 

 

 

 

(AD1)

FARE  IL

 

 

 

1

[_]  1) - NON  RICEVE  ALCUNA  ASSISTENZA  ( entra  ed  esce  dalla  vasca  autonomamente, nel  caso  che  la  vasca  sia  il  mezzo  abituale  per  fare  il  bagno)

 

[_]  2) - RICEVE  ASSISTENZA  NEL  LAVARE  SOLO  UNA  PARTE  DEL  CORPO ( Es.  la  schiena  o  una  gamba )

BAGNO

 

0

 

[_]  3) - RICEVE  ASSISTENZA  NEL  LAVARE  PIU'  DI  UNA  PARTE  DEL  CORPO ( O  RIMANE  NON  LAVATO )

 

 

 

 

 

(AD2)

 

 

 

1

[_]  1) - PRENDE  GLI  ABITI  E  SI  VESTE  COMPLETAMENTE  SENZA  ASSISTENZA

 

[_]  2) - PRENDE  GLI  ABITI  E  SI  VESTE  COMPLETAMENTE  SENZA  ASSISTENZA, TRANNE  CHE  PER  ALLACCIARE  LE  SCARPE

VESTIRSI

 

0

 

[_]  3) - RICEVE  ASSISTENZA  NEL  PRENDERE  GLI  ABITI  O  NEL  VESTIRSI  OPPURE  RIMANE  PARZIALMENTE  O  COMPLETAMENTE  SVESTITO

 

 

 

(AD3)

 

 

1

[_]  1) - VA  AI  SERVIZI, SI  PULISCE, SI  RIVESTE  SENZA  ASSISTENZA  ( può  usare  supporti  come  il  bastone  o  il  deambulatore  o  la  sedia  a  rotelle, è  in  grado  di

maneggiare  la  padella  o  la  comoda  vuotandola  al  mattino )

USO  DEI  SERVIZI

 

 

0

[_]  2) - RICEVE  ASSISTENZA  NELL' ANDARE  AI  SERVIZI  O  NEL  PULIRSI  O  NEL  RIVESTIRSI  O  NELL'USARE  LA  PADELLA  O  LA  COMODA

 

[_]  3) - NON  VA  AI  SERVIZI  PER  I  BISOGNI  CORPORALI

 

 

 

(AD4)

 

1

[_]  1) - ENTRA  ED  ESCE  DAL  LETTO  COME  PURE  SI  SIEDE  E  SI  ALZA  DALLA  SEDIA  SENZA  ASSISTENZA  (può  usare  supporti  come  il  bastone  o  il  deambulatore)

SPOSTARSI

 

 

0

[_]  2) - ENTRA  ED  ESCE  DAL  LETTO  COME  PURE  SI  SIEDE  E  SI  ALZA  DALLA  SEDIA  CON  ASSISTENZA

 

[_]  3) - NON  SI  ALZA  DAL  LETTO

 

 

 

1

[_]  1) - CONTROLLA  COMPLETAMENTE  DA  SOLO  LA  MINZIONE  O   LA DEFECAZIONE

(AD5)

CONTINEN-ZA

 

 

 

0

[_]  2) - HA  OCCASIONALI  " INCIDENTI "

 

[_]  3) - IL  CONTROLLO  DELLA  MINZIONE  O  DELLA  DEFECAZIONE  E' CONDIZIONATA  DALLA  SORVEGLIANZA ; USA  IL  CATETERE  O  E'

INCONTINENTE

 

 

 

 

 

 

(AD6)

 

 

1

[_]  1) - SI  ALIMENTA  DA  SOLO  SENZA  ASSISTENZA

 

[_]  2) - SI  ALIMENTA  DA  SOLO  ECCETTO  CHE  NECESSITA  DI  ASSISTENZA  PER  TAGLIARE  LA  CARNE  O  PER  SPALMARE  IL  BURRO  SUL  PANE

ALIMENTAR-SI

 

 

0

[_]  3) - RICEVE  ASSISTENZA  NELL'ALIMENTARSI  O  VIENE  ALIMENTATO PARZIALMENTE  O  COMPLETAMENTE  PER  SONDINO  O  PER  VIA ENDOVENOSA

 

 

 

VALUTAZIONE  NUMERICA

 

(AD-TOT)  PUNTEGGIO  TOTALE  A.D.L.  (  range  0 - 6  )  :  __________

 

 

VALUTAZIONE  DESCRITTIVA A.D.L.

 

 

A

 

INDIPENDENTE NELL’ALIMENTARSI, NELLA CONTINENZA, NELLO SPOSTARSI, NELL’USO DEI SERVIZI, NEL VESTIRSI E NEL FARE IL BAGNO

 

 

B

 

INDIPENDENTE IN TUTTE LE SUDDETTE FUNZIONI ECCETTO UNA

 

 

C

 

INDIPENDENTE IN TUTTE LE FUNZIONI ECCETTO CHE NEL FARE IL BAGNO ED IN UN’ALTRA FUNZIONE

 

 

D

 

INDIPENDENTE IN TUTTE LE FUNZIONI ECCETTO CHE NEL FARE IL BAGNO, NEL VESTIRSI ED IN UN’ALTRA FUNZIONE

 

 

E

 

INDIPENDENTE IN TUTTE LE FUNZIONI ECCETTO CHE NEL FARE IL BAGNO, NEL VESTIRSI, NELL’USO DEI SERVIZI ED IN UN’ALTRA FUNZIONE

 

 

F

 

INDIPENDENTE IN TUTTE LE FUNZIONI ECCETTO CHE NEL FARE IL BAGNO, NEL VESTIRSI, NELL’USO DEI SERVIZI, NELLO SPOSTARSI ED IN UN’ALTRA FUNZIONE

 

 

G

 

DIPENDENTE IN TUTTE LE SEI FUNZIONI

 

 

ALTRO

 

DIPENDENTE IN ALMENO DUE FUNZIONI MA NON CLASSIFICABILE COME C , D , E  o  F

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I.A.D.L.           (  Instrumental  Activities  of  Daily  Living  Scale  )[2]

 

 

punti

 

 

( IA1 )

A)  CAPACITA'  DI  USARE

 

 

1

3 [_]  USA  IL  TELEFONO  DI  PROPRIA  INIZIATIVA, ALZA  IL  MICROFONO  E COMPONE  IL  NUMERO

2 [_]  COMPONE  SOLO  ALCUNI  NUMERI  BEN  CONOSCIUTI

1 [_]  E' IN GRADO DI RISPOND. AL TELEFONO, MA NON DI  CHIAMARE

IL TELEFONO

0

0 [_]  NON  E'  CAPACE  DI  USARE  IL  TELEFONO

 

(IA2)

B)

 

1

3 [_]  SI  PRENDE  AUTONOMAMENTE  CURA  DI  TUTTE  LE  NECESSITA'  DI  ACQUISTI  NEI  NEGOZI

MOVIM.  PER  ACQUISTI  NEI  NEGOZI

 

 

0

2 [_]  E'  IN GRADO  DI  EFFETT.  SOLO  PICCOLI  ACQUISTI  NEI NEGOZI

1 [_]  NECESSITA  DI  ESSERE  ACCOMPAGNATO  PER  QUALSIASI  GIRO  DI  ACQUISTI  NEI  NEGOZI

0 [_]  E’ DEL TUTTO INCAPACE DI FARE ACQUISTI NEI NEGOZI

 

 

(IA3)

 

C)

MEZZI  DI 

 

 

1

 

4 [_] SI SPOSTA DA SOLO SUI MEZ. PUBBL. O GUIDA LA PROPRIA AUTO

3 [_]  ORGANIZZA  I  PROPRI  SPOSTAMENTI  CON  TAXI, MA  NON  USA  I MEZZI  PUBBLICI

2 [_]  USA  I  MEZZI  PUBBLICI  SE  ACCOMPAGNATO  DA  QUALCUNO

TRASPORT.

 

0

1 [_]  PUO'  SPOSTARSI  SOLTANTO  CON  TAXI  O  CON  AUTO  CON 

            L' ASSISTENZA  DI  ALTRI

0 [_]  NON  SI  SPOSTA  PER  NIENTE

 

(IA4)

D)  RESPONSA-BILITA' 

 

1

2 [_]  E'  IN  GRADO  DI  ASSUMERE  I  MEDICINALI  NELLE  GIUSTE  DOSI  E  AL  TEMPO  GIUSTO

NELL'USO  DI  FARMACI

 

0

1 [_]  E'  IN  GRADO  DI  ASSUMERE  I  MEDICINALI  SE  PREPARATI  IN

          ANTICIPO  IN  DOSI  SEPARATE

0 [_]  NON  E'  IN  GRADO  DI  ASSUMERE  LE  MEDICINE  DA  SOLO

 

(IA5)

E)  CAPACITA'  DI  GESTIRE  IL 

 

 

1

 

2 [_]  GESTISCE  LE  OPERAZIONI  FINANZIARIE  INDIPENDENTEMENTE

( bilanci, scrive  assegni, paga  affitti, conti, va  in  banca, raccoglie  e  tiene  nota  delle  entrate )

1 [_]  GESTISCE  GLI  ACQUISTI  QUOTIDIANI, MA  NECESSITA  DI  AIUTO PER  LE  OPERAZ.  BANCARIE, GLI  ACQUISTI  MAGGIORI, ECC.

DENARO

0

0 [_]  E'  INCAPACE  DI  MANEGGIARE  IL  DENARO

 

(IA6)

F)

1

[_]  SI PREPARA E SI SERVE I PASTI DA SOLO

CUCINARE

0

[_]  ASSUME CIBO INADEGUATO ANCHE SE PREPARATO DA SOLO O GLI DEVONO ESSERE FORNITI GLI INGREDIENTI

 

(IA7)

G)

ACCUD.

1

[_]  FA LAVORI LEGGERI DA SOLO ANCHE SE NON MANTIENE LA CASA PULITA O VA AIUTATO MA FA TUTTI I LAVORI

LA CASA

0

[_]  NON FA ALCUN LAVORO DOMESTICO

 

(IA8)

H)

1

[_]  LAVA DA SOLO TUTTO O SOLO LA BIANCHERIA

BUCATO

0

[_]  TUTTO IL BUCATO E’ FATTO DA ALTRI

 

(IA-TOT)  PUNTEGGIO  TOTALE  I.A.D.L.   (  range  0 - 8  )  :  _____________________

TEST  DI  PFEIFFER

( SHORT  PORTABLE  MENTAL  STATUS  QUESTIONNAIRE ) (SPMSQ)

 

RISPONDE  CORRETTAMENTE  ALLE  SEGUENTI  DOMANDE   ?

 

Scrivere  0  se  la  risposta  è  esatta  ed  1  se  errata

 

(SP1)   Qual  è  la  data  di  oggi  ( giorno, mese, anno )                                   [_]       (SP2)   Che  giorno  della  settimana                                                           [_] 

(SP3)   In  quale  luogo  ci  troviamo                                                               [_] 

(SP4)   Qual  è  il  suo  numero  di  telefono                                                    [_] 

(SP4a) Qual  è  il  suo  indirizzo                                                                     [_] 

(SP5)   Quanti  anni  ha                                                                                   [_] 

(SP6)   Quando  è  nato   ( giorno, mese, anno )                                                [_] 

(SP7)   Chi  è  il  presidente  della  Repubblica ( o il Papa )                              [_] 

(SP8)   Chi  era  il  presidente  precedente                                                       [_] 

(SP9)   Quale  era  il  cognome  di  sua  madre  da  ragazza                              [_] 

(SP10) Sottragga  3  da  20  e  da  ogni  numero  fino  in  fondo                        [_] 

Porre  le  domande  da  1  a  10  ;

chiedere  la  domanda  4a  solo  se  il  soggetto  non  ha  telefono  ;

sommare  le  risposte  errate, sottraendo  un  errore  se  il  soggetto  ha  frequentato  fino  alle  scuole  elementari  e  aggiungendo  un  errore  se  ha  frequentato  scuole  oltre  le  medie  superiori.

 

(SP-TOT)  PUNTEGGIO  TOTALE  S.P.M.S.Q.  ( range  0 - 10 )  ___________

 

 

VALUTAZIONE  ASPETTI SENSORIALI ([3]) E DI COMUNICAZIONE

 

 

CAPACITA’ VISIVA

1 r

LETTURA RAPIDA SENZA ERRORI

( anche se con occhiali )

( far leggere al paziente il titolo di

2 r

LETTURA LENTA CON ERRORI

un giornale )

3 r

NON RIESCE A LEGGERE

 

 

CAPACITA’ UDITIVA

1 r

SENTE A VOCE NORMALE

( anche se con

protesi acustica )

2 r

SENTE SOLO A VOCE ALTA

( valutare l’ascolto e la ripetizione di frasi )

3 r

NON SENTE AFFATTO

 

 

CAPACITA’ DI

1 r

BUONA - NON HA DIFFICOLTA’ A COMUNICARE/COMPRENDERE

COMUNICAZIONE

 

( capacità verbale e non

2 r

 

MEDIA – PRESENTA DIFFICOLTA’ NEL COMUNICARE/COMPRENDERE

verbale di comunicare )

3 r

NON E’ IN GRADO DI COMUNICARE/COMPRENDERE

 

R I S O R S E    S O C I A L I

QUADRO  A  (QA)

SITUAZIONE  FAMILIARE  E  DI  INTEGRAZIONE  SOCIALE

QUADRO  B  (QB)

SITUAZIONE  ASSISTENZIALE

 

(QA1) - CON  CHI  VIVE  :

1 qSOLO

2 qCON  IL CONIUG.

3 qCON  I  FIGLI

4 qCON  ALTRI

 

(QB1) - TIPO  DI  SOSTEGNO  IN  ATTO

 

 

 

(QA2) - RAPPORTI  CON  I  FAMILIARI  :

 

 

 

 

DA  PARTE  DI  :

TIPOLOGIA  :

FREQUENZA  :

 

grado  di  parentela

quotidiani

frequenti

saltuari

Inesistenti

(indicare il soggetto che eroga l'intervento : familiari, comune, usl, volontariato, ecc.)

 

 

 

 

1)

1 q

2  q

3   q

4   q

 

 

 

 

 

2)

1 q

2  q

3   q

4   q

 

 

 

 

 

3)

1 q

2  q

3   q

4   q

 

 

 

 

 

4)

1 q

2  q

3   q

4   q

 

 

 

 

 

5)

1 q

2  q

3   q

4   q

 

 

 

 

(QA2.a)ESISTENZA  DI  EVENTUALI  SITUAZIONI  CONFLITTUALI  :

 

 

(QB2) - SE  HA  BISOGNO  DI  AIUTO  PUO'  RICORRERE  A  :

 

 

 

 

 

 

1 qCONIUGE

1 qPARENTI

1 qVICINI/AMICI

 

 

 

 

 

 

1 qFIGLI

1 qVOLONTAR.

1 qPERSON.  RETR.

 

 

 

 

 

 

(QB3) – BISOGNI SOCIOASSISTENZIALI RILEVATI  ( specificare ) :

 

 

 

 

 

 

   ASSIST.  DOMICIL.  DOMEST.  (SAD)         

   SOLUZIONE  ABITATIVA

 

(QA3) - RAPPORTI  CON  AMICI  E  VICINATO  :

1

OTTIMI

2

BUONI

3

SUFFIC.

4

CARENTI

5

CONFLITT.

 

   PASTI  A  DOMICILIO

 

   CONTRIBUTO  ECONOMICO

 

(QA4) - COME  TRASCORRE  LA  GIORNATA  ( attività  prevalenti )  :

1 TV

2 PICC.

OCCUP.  FAMILIARI

3

HOBBIES

4

CINEMA  O  TEATRO

5

CIRCOLI  O  BAR

   SERVIZIO  LAVANDERIA

 

   TELECONTROLLO

   SEGRETARIATO  SOCIALE

 

   ALTRO ( SPECIFICARE )

 

 

6

PARROC- CHIA

7

LAVORI  DOMEST.

8

LETTO / POLTRONA

9

ALTRO

10

 

   COMPAGNIA

 

   MENSA

 

 

 

CRITERI  DI  VALUTAZIONE  PER  LA  SINTESI  FINALE  :

 

 

CRITERI  DI  VALUTAZIONE  PER  LA  SINTESI  FINALE  :

 

SITUAZIONE  IDONEA  :  buon  livello  di  accettazione  familiare  e  sociale

SITUAZIONE  IDONEA : convive con i familiari che lo curano - è seguito dai familiari con rapporti

 

PARZIALMENTE  IDONEA  :  -  discreto  livello  di  accettazione  familiare  e  sociale

-  rapporti  saltuari  con  il  clan  familiare  e  sociale

quotidiani  o  frequenti

 

-  rapporti  saltuari  con  il  clan  familiare  e  sufficienti  rapporti  con  la  comunità.

PARZIALMENTE  IDONEA : ha assistenza saltuaria e/o insufficiente dei familiari/vicinato/volontariato

 

NON  IDONEA  :  conflittuali  o  inesistenti  rapporti  con  il  clan  familiare  e  con  la  comunità.

NON  IDONEA : privo di assistenza dai parenti - rapporti con il vicinato e/o con il volontariato nulli

 

                         

 

R I S O R S E    E C O N O M I C H E

QUADRO  C (QC)

SITUAZIONE  ABITATIVA

QUADRO  D (QD)

SITUAZIONE  ECONOMICA

 

(QC1) - TITOLO  DI  GODIMENTO  DELL'ABITAZIONE

1 proprietà

   2 affitto mensile £)

(canone

  3  altro

(specificare)

 

 

 

(QD1) - REDDITO  PERSONALE  :

 

 

 

 

(QC2) -

1 casa isolata

 

2 gruppo di case

 

 

 

 

(QD1a) – PENSIONI

 

 

 

LOCALIZZAZIONE

3 centro storico

 

4 periferia

 

5 frazione

 

 

(QD1b) - ALTRI  REDDITI

 

 

 

 

 

(QC3) -  SERVIZI  DI

 

1a

sufficienti

 

2a insufficienti

 

 

 

(QD1c) - %  INVALIDITA'

 

 

 

TRASPORTO

1b

accessibili

 

2b

non accessib.

 

 

 

(QD1d) - ASSEGNO  DI  ACCOMPAGNAMENTO

 

 

1 si

 

 

2 no

 

 

 

 

 

 

 

(QD2) - REDDITO  DEI  PARENTI  TENUTI  PER  LEGGE  AGLI  ALIMENTI  ( da compilarsi solo se le prestazioni socio assistenziali sono condizionate da limiti di reddito ) :

 

 

 

 

 

 

 

(a) Familiari

(grado  di  parentela)

 

(b) n°  componenti  il  nucleo

 

(c) convivente  con  l'anziano

(d) reddito  complessivo  del  nucleo  (ult.  dichiar.  redditi)

 

(QC4) -  PIANO

0 terra

1 1°

2 2°

3 3°

4 4°

1)

 

 1 si    2 no

 

DELL'ABITAZIONE

5 5°

6 sup.  5°

 

 

 

2)

 

 1 si    2 no

 

 

(QC5) -  ASCENSORE

1 si

2 no

 

 

 

3)

 

 1 si    2 no

 

(QC6) - HA UNA

STANZA PROPRIA ?

1 si

2 no

 

 

 

4)

 

 1 si    2 no

 

 

(QC7) – RISCALDAMENTO

1 termos.

2 stufe

3 altro

2 no

 

5)

 

 1 si    2 no

 

 

(QC8) - SERVIZI  IGIENICI

1 interni con bagno o doccia

2 interni senza bagno- doccia

3 esterni

 

 

 

 

6)

 

 

 1 si    2 no

 

 

 

 

 

 

 

7)

 

 1 si    2 no

 

 

 

 

 

 

 

8)

 

 1 si    2 no

 

 

(QC9) - TELEFONO

1 si

2 no

 

 

 

 

CRITERI  DI  VALUTAZIONE  RIFERITI  AL  REGOLAMENTO  DELL'ENTE  :

 

(QC10) - BARRIERE  ARCHITETTONICHE

(a) INTERNE

1a si

2a no

(b) ESTERNE

1b si

2b no

 

1) - Situazione  economica  dell'assistito

 IDONEA  :  reddito  netto  superiore  a  £ ________________ pro  capite

 

CRITERI  DI  VALUTAZIONE  PER  LA  SINTESI  FINALE  :

  PARZ.  IDONEA  :  reddito  netto  da  £ ________________ a  £ ________________ pro  capite

 

  NON  IDONEA  :  reddito  netto  inferiore  a  £ ________________ pro  capite

SITUAZIONE  IDONEA  :  sana, con  tutti  i  conforts, priva  di  barriere  architettoniche.

2) - Situazione  economica  dei  parenti  dell'assistito

PARZIALMENTE  IDONEA  :  modesto  degrado, riscaldamento  parziale, barriere  architettoniche  facilmente  eliminabili.

  IDONEA  :  buona, in  grado  di  contribuire

  PARZ.  IDONEA  :  sufficiente, in  grado  di  contribuire  parzialmente

NON  IDONEA  :  barriere  architettoniche  non  eliminabili, alto  degrado  dell'ambiente

  NON  IDONEA  :  insufficiente, non  in  grado  di  contribuire

S I N T E S I     D E L L A     V A L U T A Z I O N E     S O C I A L E     E F F E T T U A T A

 

 

 

RISORSE

SOCIALI :

 

 

 

OSSERVAZIONI   SULLA  SITUAZIONE  SOCIOECONOMICA  ATTUALE  DEL  SOGGETTO  E  PROPOSTE  ASSISTENZIALI

 

 

 

 

(QA-TOT) Quadro  A

 

 

 

 

1 SITUAZIONE  IDONEA

2 Errore. Il segnalibro non è definito.  PARZIALMENTE  IDONEA

3 Errore. Il segnalibro non è definito.  NON  IDONEA

 

 

 

 

 

 

 

(QB-TOT) Quadro  B

 

 

 

 

1 SITUAZIONE  IDONEA

2 PARZIALMENTE  IDONEA

3 Errore. Il segnalibro non è definito.  NON  IDONEA

 

 

 

 

 

 

 

RISORSE  ECONOMICHE :

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(QC-TOT) Quadro  C

 

 

 

 

1 SITUAZIONE  IDONEA

2 PARZIALMENTE  IDONEA

3   NON  IDONEA

 

 

 

 

 

 

 

(QD-TOT) Quadro  D

 

 

 

 

1 SITUAZIONE  IDONEA

2 PARZIALMENTE  IDONEA

3 NON  IDONEA

Firma  e qualifica del compilatore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCHEDA DI ATTIVAZIONE DEL SISTEMA DELLE CURE DOMICILIARI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

REGIONE MARCHE - AZIENDA  USL N. |_|_|

 

 

Attivazione sistema delle cure domiciliari

 

 

SEGNALAZIONE / PROPOSTA  DI  ATTIVAZIONE  DA  PARTE  DEL  MEDICO  DI  MED.  GEN.

 

 

Al Direttore del Distretto

 

_____________________________________________

 

 

(si  prega  di  scrivere  in  stampatello  maiuscolo)

SEZIONE  A  -  DATI  ANAGRAFICI

 

 

 

 

 

 

 

 

M q     F  q

COGNOME

 

NOME

 

SESSO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DATA  DI  NASCITA

 

COMUNE  DI  NASCITA

 

COD. SANIT.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

COMUNE  DI  RESIDENZA

 

VIA

 

N°  CIVICO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PERSONA DI RIFERIMENTO

 

N°  TELEF. PERSONA DI RIFERIMENTO

 

N°  TEL. ASSIST

 

 

 

 

 

 

 

necessita  di: q Assistenza  Domiciliare  Integrata              q Assistenza  Infermierist. Domiciliare

                 q Assistenza  Domiciliare  Programmata      q

 

 

SEZIONE  B  -  AUTOSUFFICIENZA ( ADI )

 

q  persona  non  autosufficiente

 

 

 

Punteggio scale VMD

q  persona  parzialmente  autosufficiente

q

 

 

ADL

 

 

temporaneamente

 

 

IADL

 

q  persona  con  limitazione  lieve dell'autosufficienza

 

 

SPMSQ

 

 

permanentemente

 

 

FIM

 

q  persona  autosufficiente  ma  in  situaz.  di rischio socio-sanitario

 

 

 

 

 

SEZIONE  C  -  IMPOSSIBILITA'  A  DEAMBULARE ( ADP ) ( ASSIST. INFERMIERIST. DOMICILIARE )

 

q

 

Impossibilità  permanente  a  deambulare

q

 

Impossibilità  ad  essere  trasportato  in  ambulatorio  con  mezzi  comuni a causa di

 

q  Non  autosufficienza

q  Abitazione  in  piano  alto  e  senza  ascensore

q  Altro  ( specificare ) :

 

 

q

Impossibilità  a  deambulare  per  gravi  patologie  che  necessitino  di  controlli  ravvicinati  sia  in  relazione  alla  situazione  socio-ambientale  che  al  quadro  clinico ( specificare ) :

 

Il  paz.  presenta  la  seguente  situazione  socio-sanitaria (sez. D) e pertanto  necessita  delle  seguenti  prestazioni (sez. E/F) :

 

SEZIONE  D  -  DIAGNOSI  DETTAGLIATA  E  SINTESI  DEI  PROBLEMI  SANITARI E SOCIO-ASSISTENZIALI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SEZIONE  E  -  PRESTAZIONI  SANITARIE

SEZIONE  F - PRESTAZIONI SOCIO-ASSISTENZIALI

 

Data di inizio

Durata presunt

 

Data di inizio

Durata presunt

 

g

m

a

g

m

 

g

m

a

g

m

q  assistenza  medico  generica

 

 

 

 

 

q  assistenza  sociale  e  segretariato  sociale

 

 

 

 

 

q assistenza  infermieristica  domiciliare  (specificare) :

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  1. visita medico-specialistica  domiciliare (specificare) :

 

 

 

 

 

 

 

q  assistenza  domestica  (S.A.D.)

 

 

 

 

 

q  assist.  riabilitat.  e  di  recup.  funz.  a  domicilio

 

 

 

 

 

q  assistenza  abitativa  (compresa  quella  rivolta  alla  eliminazione  delle  barriere  architettoniche)

 

 

 

 

 

q  servizio  di  telesoccorso-telecontrollo

 

 

 

 

 

q  assistenza  economica

 

 

 

 

 

q  fornitura  di  ausili  per  incontinenza  e/o  presidi  sanitari

 

 

 

 

 

q  altro  (specificare):

 

 

 

 

 

 

 

q  assist. OSA per :

 

 

 

 

 

 

 

q  altro  (specificare):

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritengo  necessario  recarmi  a  visitarlo  al  suo  domicilio  con  cadenza :

 

SEZIONE  G  -  CADENZA  DEGLI  ACCESSI  DEL  MEDICO  DI  MEDICINA  GENERALE

 

 

qogni ........ giorni

 

qsettimanale

 

qquindicinale

 

qmensile

 

successive  eventuali  variazioni  :

 

data

 

qogni ........ giorni

 

qsettimanale

 

qquindicinale

 

qmensile

 

 

qogni ........ giorni

 

qsettimanale

 

qquindicinale

 

qmensile

 

                   

 

 

 

Data

 

 

 

 

timbro, codice  regionale  e  firma  del  medico

 

 

 

presentata  al  Distretto  il  ___________________________

 

e  approvata  il  _____________________________________

timbro  e  firma  del  coordinatore  dell’ U.V.D.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALLEGATO 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCHEDE  DI VALUTAZIONE TARATE SUL MALATO ONCOLOGICO

 

 

 

 

[1] S.Katz, T.D. Downs,  H.R. Cash, R.C. Grotz : “Progress in development of the index of ADL”. Gerontologist, 1, 20, 1970, modificata da L.Z. Rubenstein.

[2] M.P. Lawton, E.M. Brody : “Assessment of older people : self-maintaining and instrumental activities of daily living”. Gerontologist, 9, 179, 1969, mod. da L.Z. Rubenstein.

[3] F. Fabris, 1989


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