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Sostegno, il rispetto delle leggi ha i minuti contati
(indice informazioni)
Il 31 agosto è il termine ultimo per sdoppiare le classi
nelle quali siano stati iscritti alunni con disabilità e per nominare
insegnanti di sostegno in deroga. Se il Ministero non provvederà a monitorare
la situazione nelle
scuole italiane, si rischia di arrivare al suono della campanella sotto
una bufera di proteste e ricorsi.
di Salvatore Nocera
Negli ultimi giorni di agosto, mentre ad Atene si è cercato di conquistare
le ultime medaglie, si è provveduto in tutta Italia, alle nomine di incarichi
annuali, fra le quali quelle per gli insegnanti in deroga per il
sostegno. E a questo proposito mi stanno pervenendo sempre più frequenti
segnalazioni disperate di paurosi tagli. Le prime segnalazioni mi sono
pervenute dalla Sicilia, in cui sembra che i posti di sostegno siano stati
dimezzati rispetto all'anno scorso. Addirittura a Siracusa le famiglie
disperate hanno chiesto e ottenuto un incontro col Prefetto per trovare
una soluzione razionale. Anche in provincia di Messina pare sia stato
sollevato lo stesso problema. Ma segnalazioni mi sono pervenute pure dalle
Marche, dove risulta che i tagli si aggirino intorno al 33%, dal Lazio
dove i tagli sarebbero intorno al 25% e da altre regioni.
Il guaio è che, oltre al taglio indiscriminato dei posti di sostegno,
anche gli enti locali avrebbero drasticamente ridotto le nomine o le conferme
per gli assistenti all'autonomia e la comunicazione, a causa delle paurose
riduzioni ai loro bilanci sociali e per l'istruzione.
Da più parti inoltre le famiglie, sfiduciate dalle carenze degli enti
pubblici, che devono per legge fornire sostegno didattico e organizzativo
all'integrazione scolastica, si stanno raggruppando in comitati per adire
la
magistratura al fine di ottenere provvedimenti di urgenza che, come è
già avvenuto lo scorso anno, assicurino le ore di sostegno e di assistenza
educativa necessarie a garantire un accettabile livello di qualità del
diritto allo studio.
Per scongiurare il contenzioso giurisdizionale, sempre sconsigliabile
nei rapporti fra scuola e famiglia (che il Ministro dice di volere sempre
più amichevoli), le amministrazioni interessate, scolastiche e locali,
dovrebbero essere messe in condizioni finanziarie di rispettare le leggi
sull'integrazione. Infatti sino al 31 agosto c'era tempo per sdoppiare
le prime classi dove siano presenti più di 25 alunni in presenza di un
compagno con disabilità e più di 20 in presenza di due, secondo quanto
stabilito dal decreto ministeriale n. 141/99 Inoltre entro la stessa data
il direttore scolastico regionale può procedere, in via ordinaria, alle
nomine di insegnanti di sostegno in deroga, purché le richieste, avanzate
dai Dirigenti scolastici, siano state documentate in base a quanto stabilito
dall'art 41 del decreto ministeriale n. 331/98. Per gli enti locali non
vi
sono scadenze nel rispetto dell'art 13 comma 3 L.n. 104/92, se non quelle
di un corretto avvio dell'anno scolastico. Dopo tale data sicuramente,
in concomitanza con l'apertura della caccia, si sentiranno crepitare le
schioppettate dei numerosissimi ricorsi d'urgenza che scaricheranno su
scuole ed enti locali un alluvione di ordinanze e sentenze per le nomine
ridotte o mancate.
Da tempo sostengo che l'amministrazione scolastica ha, in astratto, ragione
a dire che l'integrazione scolastica non può farsi solo col massimo numero
di ore di sostegno. Ho però pure ripetuto sino alla nausea, che, sino
a quando il Ministero dell'istruzione non organizzerà, d'intesa coi sindacati,
piani organici e ricorrenti di aggiornamento per gli insegnanti curricolari,
in modo che essi prendano in carico il progetto d'integrazione scolastica,
i genitori continueranno giustamente a chiedere più ore di sostegno, giacché
oggi , tranne rarissime eccezioni, sono solo gli insegnanti per il sostegno
a farsi carico dell'integrazione.
Il Ministero faccia un monitoraggio per verificare se sia vero, come dicono
i genitori di tutta Italia, che quest'anno, rispetto ad un aumento di
certificazioni di disabilità, vi sia stato un grave calo nelle ore di
sostegno rispetto allo scorso anno. Al termine del monitoraggio, che può
essere fatto in meno di una giornata (giacché gli uffici scolastici regionali
hanno ormai tutti i dati a disposizione), faccia rigidamente
rispettare la propria circolare n. 54/04 che conferma le norme sugli sdoppiamenti
e sulle deroghe.
Siamo ormai in "zona Cesarini"; dopo non ci saranno tempi supplementari,
ma solo una grave e gelida sconfitta della scuola sepolta da una triste
nevicata di carte bollate.
(31 agosto 2004)
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