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COMUNICATO STAMPA

IL MINISTERO SI OCCUPA D’INTEGRAZIONE SCOLASTICA ANCHE D’ESTATE; MA NESSUNO LO SA

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Sono venuto fortunosamente a conoscenza che la Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell’Istruzione ha diramato agli Uffici Scolastici Regionali il 27 Luglio la Nota prot. n. 4798 con la quale si invitavano i Direttori Generali a sollecitare le scuole autonome statali e paritarie a porre in essere una serie di iniziative per una migliore qualità dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, in vista del prossimo anno scolastico.
La Nota è interessante perché corregge il tiro di due precedenti circolari simili, la Nota Ministeriale prot. 4088/02 e la c.m.n. 78/03, diramate entrambe sullo stesso argomento. La novità dell’attuale circolare però consiste nel fatto che qui non si fa più leva su brevi corsi di aggiornamento dei docenti curricolari, ma sulla “ programmazione” del progetto d’integrazione che deve essere compito ineludibile di tutto il consiglio di classe e non può essere delegata al solo docente per il sostegno. Infatti le precedenti circolari avevano ottenuto uno scarso seguito, dal momento che l’aggiornamento è previsto dal CCNL come un “diritto” e non pure come un “dovere”.
La programmazione didattica è invece un dovere fondamentale di tutti i docenti, in forza del CCNL del 2003. La nota prot. 4798/05 suggerisce che i Consigli di classe svolgano tale programmazione progettuale all’inizio dell’anno scolastico prima dell’inizio delle lezioni. Ricorda che a tale programmazione progettuale debbono partecipare gli operatori degli enti locali e la famiglia, secondo quanto espressamente previsto dall’art 12 comma 5 L.n. 104/92. Fa presente che è necessario il coinvolgimento pure dei docenti dell’anno precedente per i casi di nuove iscrizioni.
Ribadisce la necessità di documentare l’attività di programmazione, anche ai fini della valutazione e verifica. Chiarisce una volta per tutte che la famiglia, oltre a partecipare all’attività programmatoria, ha diritto di prendere visione della documentazione riguardante il proprio congiunto. Invita i Direttori regionali ad avviare o rinnovare la stipula di accordi di programma con gli Enti locali , le AASSLL e le altre realtà istituzionali presenti sul territorio,come garanzia di coordinamento dei diversi interventi istituzionali dovuti per legge.
Si chiude richiamando una precedente nota ministeriale concernente interventi a favore di alunni con difficoltà specifiche di apprendimento.
Da una lettura frettolosa si potrebbe trarre l’impressione che trattasi di cose sapute e risapute. Però così non è, perché è la prima volta che il Ministero, dopo l’avvio dell’autonomia scolastica ed il decentramento realizzato, insiste sul dovere di programmazione dell’integrazione da parte di tutti i consigli di classe, fondando la richiesta su un preciso dovere contrattuale che non può essere disatteso da nessun docente, né può essere trascurato da nessun Dirigente scolastico o Direttore regionale.
Questa nuova ed innovativa Nota ministeriale avrà più successo delle due precedenti citate? Ne dubito seriamente, non perché essa possa essere contestata, ma molto più semplicemente perché non la conosce nessuna scuola né famiglia o associazione. Infatti non è concepibile che nell’era della globalizzazione dell’informazione, una nota così importante ( e tardiva dovendo essere organizzativamente attuata dal 1° Settembre), sia stata inviata quasi in segreto via i canali interni, senza darne notizie alle associazioni, che pure da tempo richiedevano una tale circolare ed alla stampa. Normalmente il Ministero viene giustamente criticato perché non fa ciò che dovrebbe. Stavolta, che ha preso un’iniziativa molto utile, sarà criticato perché non ne ha dato la necessaria diffusione, riducendo enormemente, se non addirittura vanificando, la positiva iniziativa amministrativa. Nella speranza che le famiglie e le loro associazioni possano supplire alla carenza informativa del ministero, si riporta qui di seguito il testo della nota ministeriale, affinché possa essere raggiunto il suo scopo di coinvolgere tutti i docenti della classe fin dall’inizio dell’anno scolastico.


Roma 25 agosto 2005



Il Vicepresidente FISH
Salvatore Nocera

























Prot. n° 4798 / A4a Roma, 27/07/05


AI DIRETTORI GENERALIDEGLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI
LORO SEDI


OGGETTO: Attività di programmazione dell’integrazione scolastica degli alunni disabili da parte delle Istituzioni scolastiche. - Anno scolastico 2005-2006.


Il processo di integrazione scolastica degli alunni con disabilità si fonda sulla assunzione da parte di tutti i docenti della classe del progetto di integrazione.
In tale prospettiva ed in una logica di qualità del sistema di istruzione, il successo dell’integrazione rappresenta un aspetto caratterizzante dell’ordinaria programmazione didattica, oggetto di verifica e valutazione. Sulla base di quanto precede, si pregano le SS. LL. di richiamare l’attenzione dei dirigenti scolastici delle scuole statali e paritarie, affinché promuovano, nell’ambito della programmazione di inizio anno scolastico, una serie di incontri per tutti i docenti, curricolari e di sostegno, allo scopo di migliorare la qualità dell’integrazione nelle singole classi e nella comunità scolastica.
Partendo da un’analisi collegiale della diagnosi funzionale, al fine di rendere il progetto educativo individualizzato (PEI) funzionale alle effettive esigenze dell’alunno, tale attività ha lo scopo di coinvolgere nella stesura e nella realizzazione del PEI tutto il gruppo dei docenti della classe frequentata dall’alunno disabile. È appena il caso di ricordare che, per gli alunni nuovi iscritti, vanno programmati incontri con la scuola di provenienza, perché possa realizzarsi una effettiva azione di continuità didattica.
Oltre ai contatti con la scuola di provenienza, in appositi incontri, saranno sentiti, specie per gli alunni che per la prima volta iniziano la frequenza scolastica, i genitori, che potranno fornire utili informazioni sul progetto educativo, riabilitativo e di socializzazione, attuato in ambito extrascolastico, in modo da consentire che le attività scolastiche ed extrascolastiche siano opportunamente coordinate.
È noto che alle riunioni di cui trattasi (Gruppo di Lavoro sul singolo caso) devono partecipare anche i rappresentanti degli EE.LL. e delle A.S.L., che forniscono informazioni e suggerimenti per la parte di rispettiva competenza, ma – anche nel caso la partecipazione del predetto personale fosse carente – ciò non esime la scuola dal dovere di adoprarsi, in particolare per realizzare una fattiva collaborazione con la famiglia, per la predisposizione di un progetto educativo e didattico, rispondente agli effettivi bisogni dell’alunno, che preveda anche l’articolazione dell’orario delle attività scolastiche, in relazione al progetto d’integrazione. Si ritiene utile sottolineare la doverosa collaborazione tra scuola e famiglia, perché da alcuni esposti in possesso di questa Direzione si evince, prima di ogni altra carenza eventualmente imputabile all’istituzione, la mancanza di positivi rapporti di collaborazione tra scuola e famiglia.Si ricorda inoltre l’obbligo della documentazione dell’attività di programmazione e di verifica dell’attività svolta e la costante registrazione dell’attività didattica, che costituisce strumento per la verifica collegiale (da compiere, nei consigli di classe e interclasse e di cui riferire nel Collegio dei docenti, secondo le competenze di ciascun organismo), utilizzando schede di verifica o altri strumenti strutturati, di cui la scuola avrà stabilito di dotarsi. La predetta documentazione, consultabile anche da parte dei genitori che ne facciano richiesta, sarà comunque illustrata nel corso delle riunioni periodiche programmate. Le iniziative, che le singole scuole vorranno adottare, saranno certamente una risposta alle richieste di qualità, rappresentate dalle famiglie e dalle Associazioni dei disabili.
Si coglie l’occasione per richiamare l’attenzione sui disturbi specifici d’apprendimento, in relazione ai quali possono essere utilizzati strumenti compensativi e dispensativi, come da nota di questa Direzione n. 4099/A/4a, del 05.10.2004.
È noto, tuttavia, che la scuola non può da sola far fronte a tutte le esigenze degli alunni con disabilità e che per predisporre gli strumenti necessari all’integrazione scolastica è indispensabile la collaborazione degli EE. LL. A tal fine può risultare utile l’attività svolta da codesti Uffici Scolastici Regionali, che, mediante accordi di programma o intese, possono coordinare l’erogazione di servizi, quali mense, trasporti, assistenza scolastica ed extrascolastica.
Si ringraziano le SS. LL. per la consueta collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE
F.to M. Moioli