S F I D A Sindacato Famiglie
Italiane Diverse Abilità Roma lì 29/09/2005 Lettera aperta AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ON. SILVIO BERLUSCONI Oggetto: politica, disabili e ostacoli alla libertà. (torna all'indice informazioni) On. Presidente Il 12 settembre 2005 sul sito www.RedattoreSosiale.it è stato pubblicata la storia di Giuseppina. <<Prigioniera in casa da due anni, perché nella palazzina dove vive non c'è l'ascensore. Sono 58 i gradini che separano dal resto del mondo la signora Giuseppina XXXXX, 45 anni, non vedente dalla nascita, che da due anni appunto è costretta in carrozzina dalla sclerosi laterale amiotrofica .>>. I condomini sono favorevoli all'installazione dell'ascensore ma ci sono problemi economici. Maria è la madre di L., un ragazzo disabile con problemi di motricità, vive al secondo piano di un condominio privo di ascensore. Fino ad ora riusciva a scendere il figlio in braccio, ma adesso che il ragazzo cresce Maria ha difficoltà a scenderlo. Ha fatto richiesta ai condomini per l'installazione dell'ascensore. Vista la spesa e consapevoli che dal 2001 non si hanno nemmeno quei pochi contributi previsti per legge, i condomini non vogliono far installare l'ascensore. La legge prevede che Maria, a proprie spese, possa installare un servoscala o strutture mobili facilmente rimovibili. Maria non ha i soldi necessari per affrontare da sola tale spesa. L. è praticamente agli arresti domiciliari senza aver commesso reato. On. Presidente Mio figlio Giovanni è un disabile motorio e utilizza la sedia a rotelle. Questa estate, ho accompagnato G. ad un torneo di scacchi a Lignano Sabbiadoro. Durante una passeggiata mi ha fatto notare che l'Italia dal Nord al Sud è accomunata nel non rispetto della libertà di movimento dei disabili. Infatti, così come a Lesina Marina (FG), dove viviamo d'estate, anche a Lignano Sabbiadoro (UD) in corrispondenza delle strisce pedonali non sempre i marciapiedi hanno le rampe per i disabili e quindi non è possibile uscire liberamente con una sedia rotelle. Perché chi vive su sedia a rotelle, per uscire di casa, deve aver bisogno sempre dell'accompagnatore e non essere libero di circolare da solo per le vie delle nostre città? On. Presidente Le sembra civile una società attenta alla libertà di movimento dei delinquenti (che in libertà condizionata ammazzano gioiellieri, tabaccai, benzinai .) e che costringe i disabili a stare dentro casa, agli arresti domiciliari, senza aver commesso alcun reato? On. Presidente Il problema non è solo delle rampe ma anche dei bagni, delle aree di parcheggio, dei segnali acustici ai semafori per i non vedenti, delle barriere architettoniche per gli ipovedenti, delle giuste segnalazioni visive per gli audiolesi, dei servoscala che non funzionano quasi mai, degli ascensori, dei treni, delle navi, degli aerei, delle metropolitane, degli autobus . Le disposizioni legislative sull'eliminazione delle barriere architettoniche da sole non risolvono il problema. Le leggi in Italia ci sono e sono molteplici (Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici, n. 4809 del 19.06.1968; Legge 30.3.1971 n. 118; D.P.R. 27.04.1978 n. 384; Legge 09.01.1989 n. 13; Legge 27.02.1989 n. 62; Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 14.06.89 n. 236; Legge 15.01.1991 n.16; Legge 05.02.1992 n. 104; D.P.R. 24.07.1996 n. 503). Ciò che manca sono i finanziamenti e la cultura del rispetto delle esigenze dei disabili. In Italia non c'è ancora la cultura della progettazione e realizzazione di strutture completamente prive di barriere architettoniche. In molti ritengono che basta realizzare qualche rampa per dare libertà di movimento ai disabili e, purtroppo, troppo spesso non si fa nemmeno questo. E' facile trovare lunghi marciapiedi con la rampa solo in un lato e poi. La vita non è una FAVOLA e per eliminare le barriere architettoniche non esistono bacchette magiche. On. Presidente Noi non siamo legislatori e le nostre proposte sicuramente vanno perfezionate. Con la presente, a nome del Sindacato che rappresento, aggiungo un'altra richiesta a quelle precedentemente espresse: 1) Lo Stato e/o le Regioni contribuiscano completamente all'acquisto di ausili indispensabili per la vita quotidiana dei disabili. 2) L'indennità di accompagnamento, di 443,87 euro mensili, per i disabili gravissimi, venga equiparata almeno allo stipendio lordo di una badante che lavora 36 ore settimanali. 3) La pensione di invalidità passi da 233,87 euro a 500,00 euro mensili. 4) Un suo impegno personale per una rapida approvazione della proposta di legge d'iniziativa dei deputati DI GIANDOMENICO, MANINETI, EMERENZIO BARBIERI, LUCCHESE, DORINA BIANCHI, GIUSEPPE DRAGO, ANNA MARIA LEONE, presentata il 29 aprile 2004 relativa a: Modifica all'articolo 42 del testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di prepensionamento di genitori di portatori di handicap in condizioni di gravità. 5) Un impegno del Governo affinché in Italia: 6) Un impegno del governo affinché: a) in tutte le facoltà di ingegneria e architettura vengano inseriti
corsi di studio, obbligatori, per l'eliminazione delle barriere alla libertà
di movimento di tutti i cittadini e corsi di aggiornamento, obbligatori,
per i progettisti liberi professionisti e per i tecnici dipendenti pubblici. Colgo l'occasione per porgerLe distinti saluti. Il Segretario Nazionale ing. Andrea RICCIARDI |