Data di pubblicazione: 19/04/2022
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Sorgenti di socialità inclusiva

La cultura manageriale negli ultimi 30 anni ha semplificato il problema con l’idea di sostituire gestioni pubbliche e burocratizzate, ostinatamente focalizzate sulla legittimità e non sull’effettività. Secondo questa visione, sarebbe bastato cambiare il gestore dei servizi di welfare per risolvere i problemi (..) Il problema è stato condensato in una parola ricorrente nella cultura manageriale, «outsourcing», immaginata come «esternalizzazione» delle gestioni, cioè passaggio da responsabilità pubbliche a responsabilità private. Ma il problema di ieri e di oggi non è esternalizzare le responsabilità ma metterle al centro dell’interesse pubblico, cioè di tutti, integrando tutte le capacità necessarie per farlo. Gli enti pubblici sono costitutivamente chiamati a conseguirlo. Per loro è forma e sostanza, per questo non possono delegare la titolarità ma soltanto la sua gestione su particolari materie, continuando ad assumere piena responsabilità nel tutelare i diritti delle persone con i servizi. (..) Molti stanno imparando a distinguere i volumi di prestazioni e i volumi di soluzioni, conseguite da chi sa moltiplicare i talenti. Riescono a farlo armonizzando tre dimensioni: i fattori produttivi, i benefici sociali da conseguire, la capacità inclusiva a vantaggio dei più deboli. Vedi in www.fondazionezancan.it.


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