Regionalismo differenziato: tra bulimia di autonomia e rischi di ingovernabilitą

Il dibattito sul regionalismo differenziato sembra aver ripreso il suo cammino con nuova lena dopo la pandemia. Eppure, le criticità e le incognite che presenta questo percorso dovrebbero suggerirne un sostanziale ripensamento: il rischio che si assista ad una “bulimia” di autonomia da parte delle regioni ordinarie potrebbe portare, senza adeguati correttivi, all’ingovernabilità del Sistema-Paese. Sommario: 1. Heri dicebamus... 2. Cui prodest? 3. La norma “neutra” e la “fluidità” dei suoi effetti: la bulimia dell’autonomia. 4. Il “diritto” delle regioni a forme più ampie di autonomia. 5. Il ruolo del Parlamento: l’interlocuzione con il Governo funzionale all’approvazione della legge rinforzata. 6. La potenzialità espansiva della potestà legislativa regionale e i suoi limiti. Dalla bulimia di autonomia alla bulimia normativa. 7. Il vaglio della Consulta tra i molteplici riferimenti costituzionali e il pericolo di una crescita esponenziale del contenzioso. 8. La necessità di una “clausola di salvaguardia” a tutela dell’interesse nazionale e a garanzia del raggiungimento degli obiettivi del PNRR. 9. La necessità di individuare un “luogo di compensazione” preventivo dei conflitti Stato – regioni: il ruolo del “Senato delle autonomie” ed il rinnovato ruolo dell’esecutivo. 10. Conclusioni: la necessità di un ritorno alle ragioni “autentiche” della richiesta di maggiori spazi di autonomia, funzionale ad uno sviluppo complessivo ed armonico dell’intero territorio nazionale. Approfondisci in federalismi.it.



Data di pubblicazione: 28/07/2022
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