Data di pubblicazione: 08/12/2022
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Difendere la dignità da indebite intrusioni

La promozione onesta della dignità richiede anzitutto la rinuncia a concepirla come un esercizio di potere su un’altra persona. In secondo luogo esige che i comportamenti siano collocati nel contesto ampio – e non di rado contraddittorio – in cui la vita reale ci viene incontro. Dobbiamo riconoscere che il movimento della bioetica è ampiamente riuscito a introdurre l’attenzione a questi aspetti nell’ambito della cura. Ha definitivamente esautorato il paternalismo che autorizzava a definire il bene dell’altro, identificato come tale da qualcun altro, senza ascoltare la persona interessata. La buona cura non può prescindere dal coinvolgimento di chi la riceve: è il principio cardine dell’autodeterminazione. Ricevere la cura in modo passivo – a meno che questa non sia un’esplicita opzione della persona stessa – è contrario alla dignità di chi è curato. Leggi in salute internazionale.

Dello stesso autore,  La palliazione auspicabile. Puoi vedere il VIDEO DELLA PRESENTAZIONE del libro, UNA DIVERSA FIDUCIA. Per un nuovo rapporto nelle relazioni di cura di Sandro Spinsanti in occasione dell'incontro promosso dal Gruppo Solidarietà lo scorso 24 novembre. Gli altri  VIDEO dei precedenti incontri

Altri materiali nella sezione documentazione politiche sociali.

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