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Solidarietà Via Fornace, 23 - 60030 Moie di Maiolati Sp. AN- ITALY tel/fax 0731703327 grusol@grusol.it |
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(indice Voce sul sociale) Gruppo Solidarietà - Il Mosaico - Anffas - Spett.le Comitato Regionale di Controllo Regione Marche9 agosto 2000 Oggetto: Richiesta parere Le scriventi associazioni si erano rivolte in più occasioni alla Amministrazione comunale di Jesi in qualità di Comune capofila di un servizio associato intercomunale riguardante i servizi rivolti a soggetti in situazione di handicap in merito alla possibilità che le stesse amministrazioni possano imporre contributi economici ai parenti di soggetti maggiorenni utenti dei servizi socio assistenziali. Tale richiesta è stata nuovamente riformulata dopo l'approvazione del Dlgs 130/2000. Al quesito esposto non abbiamo ricevuto risposta. Nei giorni scorsi la stessa Amministrazione Comunale ha trasmesso il parere che avete emesso in data 18 luglio 2000 circa l'applicabilità dell'art. 3 comma 4 del Dlgs 130/2000. Considerando che: l'art. 2 comma 6 del Dlgs 130/2000 conferma che non subiscono alcuna modifica le norme del codice civile sugli alimenti (art. 433-438) trovando così piena conferma le indicazioni contenute nella lettera (allegata) inviata dal Capo dell'Ufficio legislativo del Ministro per la solidarietà sociale in data 15 ottobre 1999 all'ANCI che ha confermato la validità del parere espresso dal Ministero dell'Interno in data 8 giugno 1999 (di conferma del precedente parere espresso dallo stesso Ministero in data 27.12.93 e condiviso dal Dipartimento Affari sociali con le note del: 15.4.'94, 28.10.'95 e 29.7.'97) in base al quale le amministrazioni pubbliche non possono imporre contribuzioni a carico dei familiari degli utenti maggiorenni dei servizi socio assistenziali (inclusi quelli tenuti agli alimenti); l'attuale regolamentazione della contribuzione nei servizi per l'handicap a gestione intercomunale prevede l'imposizione di contributi a carico dei familiari degli utenti dei servizi socio assistenziali (inclusi quelli tenuti agli alimenti); con la presente si viene a chiedere se le Pubbliche amministrazioni possono imporre contributi a carico dei familiari degli utenti maggiorenni dei servizi socio assistenziali (inclusi quelli tenuti agli alimenti) e dunque se l'attuale regolamentazione del sistema di contribuzione adottato dal Comune di Jesi e dai Comuni associati è in regola con le norme riguardanti l'obbligazione alimentare. Confidando in un pronto riscontro si ringrazia e si inviano distinti saluti Gruppo Solidarietà - Il Mosaico - Anffas Gruppo Solidarietà - Il Mosaico - Anffas Via S. D'acquisto 7, 60030 Moie di Maiolati (AN) Tel. e fax 0731/703327. E mail grusol@grusol.it - Al Segretario comunale 9 agosto 2000 Oggetto: Normativa riguardante l'obbligazione alimentare. Le nostre associazioni si sono più volte (15.03.99, 20.5.99, 24.01.2000, 23.02.2000, 31.03.2000, 10.04.2000, 31.05.2000) rivolte alla Amministrazione comunale di Jesi in qualità di Comune capofila di un servizio associato intercomunale riguardante i servizi rivolti a soggetti in situazione di handicap in merito alla possibilità che le stesse amministrazioni possano, come attualmente avviene, imporre contributi economici ai parenti di soggetti maggiorenni utenti dei servizi socio assistenziali. Tale richiesta è stata nuovamente riformulata dopo l'approvazione del Dlgs 130/2000. Nessuna risposta è stata data alle nostre sollecitazioni; in data 4 aprile 2000 ci è stato solo comunicato che della materia sono stati investiti gli organismi ministeriali quando gli stessi si erano già espressi in maniera assai chiara ed i cui contenuti sono ben a conoscenza dell'Amministrazione comunale. Successivamente l'art. 2 comma 6 del Dlgs 130/2000 ha confermato che non subiscono alcuna modifica le norme del codice civile sugli alimenti (art. 433-438) trovando così piena conferma le indicazioni contenute nella lettera inviata dal Capo dell'Ufficio legislativo del Ministro per la solidarietà sociale in data 15 ottobre 1999 all'ANCI che ha confermato la validità del parere espresso dal Ministero dell'Interno in data 8 giugno 1999 (di conferma del precedente parere espresso dallo stesso Ministero in data 27.12.93 e condiviso dal Dipartimento Affari sociali con le note del: 15.4.'94, 28.10.'95 e 29.7.'97) in base al quale le amministrazioni pubbliche non possono imporre contribuzioni a carico dei familiari degli utenti maggiorenni dei servizi socio assistenziali (inclusi quelli tenuti agli alimenti). Ciononostante l'amministrazione comunale continua a non voler dare seguito a tali indicazioni continuando ad imporre contributi economici ai parenti degli assistiti maggiorenni. E' evidente che quanto indicato dall'art. 3, comma 4 del Dlgs 130/2000 e per il quale l'amministrazione comunale ha richiesto un parere al CORECO Marche è questione ben diversa da quella riguardante l'obbligazione alimentare, oggetto delle nostre richieste. Si chiede, pertanto, di voler chiarire se tale imposizione, ai sensi della normativa vigente, è legittima. Si resta, anche ai sensi della l. 241/91, in attesa di risposta Distinti saluti Gruppo Solidarietà - Il Mosaico - Anffas |