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Direttore generale AUSL 5
Direttore sanitario AUSL 5
E p.c. - Componenti "Tavolo Concertazione"
- Assessore regionale alla sanità

3 agosto 2000

Oggetto: Ricoveri di pazienti in post-acuzie ricoverati presso le RSA.

Come più volte discusso sia nelle riunioni del "Tavolo di Concertazione" sia in altre occasioni, le tre RSA presenti nel nostro territorio continuano, nonostante le indicazioni contenute nella lettera inviata ai reparti ospedalieri da parte del direttore sanitario nel gennaio scorso, ad accogliere anche soggetti in post-acuzie e non stabilizzati che richiedono interventi sanitari rilevanti o riabilitazione di tipo intensivo. Soggetti che, sappiamo, dovrebbero afferire presso altre strutture (riabilitazione - lungodegenza, strutture extraospedaliere previste nel PSR).
Pur continuando a batterci perché tali pazienti siano ricoverati presso strutture adeguate; considerato che comunque tale tipologia di pazienti afferisce, seppur impropiamente, alle RSA riteniamo necessario che vengano fatte valere le regole vigenti nelle strutture di riabilitazione intensiva o nelle Residenze Terapeutiche Riabilitative (assimilabili alle lungodegenze) . In particolare, soprattutto ma non solo, per i pazienti con esiti di gravi lesioni cerebrali si crea una situazione particolarmente ingiusta: ricevono un intervento di tipo estensivo (invece di uno intensivo) e a partire dal 91º giorno di degenza devono partecipare al costo del servizio con un contributo giornaliero di circa 50.000 £. Considerato che, impropiamente e illegittimamente, comunque il messaggio che arriva dalle RSA ai ricoverati e ai loro familiari è che si tratta di una degenza a termine (90 giorni) e dunque si tende a programmare la dimissione per quel periodo ci si trova in una duplice situazione:
rientro al domicilio per pazienti che necessiterebbero ancora di intervento riabilitativo in regime residenziale, motivato dal costo della degenza (circa 1.500.000 £ al mese + eventuale assistenza privata) inserimento presso le Case di riposo (in particolare dei pazienti con scarso sostegno familiare) con, spesso, interruzione del trattamento riabilitativo o comunque con eventuale continuazione assolutamente "blanda";
pagamento della quota o trasferimento al domicilio o in casa di riposo (in scadenza del 90º giorno) anche per quei pazienti il cui quadro clinico è assimilabile alla tipologia di utenza delle RST (non autosufficienza, patologia cronica non ancora stabilizzata, assistenza sanitaria alta). Questi pazienti infatti "bruciano" il periodo di ricovero in RST in una RSA con la duplice conseguenza: minore tutela e pagamento della quota alberghiera dopo il 90º giorno che spesso significa passaggio al domicilio o inserimento in casa di riposo.

Al fine di evitare così gravi iniquità si propone pertanto:

di far valere per tutti i pazienti che necessitano di riabilitazione intensiva e che comunque, pur non dovendo, accedono alle RSA almeno le regole delle RSR intensive (degenza media 120 giorni a completo carico del FSN), e comunque prevedere una valutazione specialistica per verificare se anche dopo tale periodo sia necessaria una continuazione dell'intervento con le caratteristiche dell'"intensivo" (considerando anche i maggiori tempi di recupero dovuti ad un trattamento in regime di minore intensività);
per tutti i pazienti destinati alle lungodegenze o alle RST, nel caso di degenza che si prolunga (e non viene interrotta per motivi che non dipendono dalle condizioni cliniche dell'assistito) oltre il 90º giorno, verificare che non siano venuti meno i motivi che avrebbero determinato un ricovero presso una lungodegenza o RST e dunque continuare a considerare la degenza come in una RST.

Ribadiamo che questa nostra proposta non modifica assolutamente la nostra posizione (ovvero il rispetto della legislazione vigente) in merito al ruolo delle RSA, ma vuole soltanto evitare che almeno i soggetti che, impropiamente, vi accedono non debbano subire una duplice ingiustizia: inserimento in un regime inadeguato e previsione anche della partecipazione al costo del servizio.

Disponibili, se ritenuto necessario, per un ulteriore approfondimento, restando in attesa di riscontro, salutiamo cordialmente

Per Coordinamento Volontariato Vallesina
Fabio Ragaini