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(indice Voce sul sociale) - Direttore Generale AUSL Jesi - Direttore Sanitario AUSL Jesi - Componenti "Tavolo Concertazione" 15 marzo 2000 L'invio della nuova formulazione del Piano Strategico con la conclusione della fase della concertazione sollecita alcune riflessioni e osservazioni su temi che ci vede impegnati da tempo e rispetto ai quali non continuiamo a vedere gli auspicati cambiamenti. Tutto questo purtroppo determina ricadute negative soprattutto su alcuni "clienti", quelli in maggiore situazione di debolezza. Elenchiamo di seguito, schematicamente, alcuni aspetti. Alzheimer. Non una parola è stata inserita all'interno del Piano riguardo la risposta ai problemi che nelle diverse fasi della malattia si pongono a questi malati e alle loro famiglie. RSA. Se si esclude il positivo aumento del personale OTA; nulla è cambiato rispetto ai problemi (tipologia di utenza, modello organizzativo, ecc..) che innumerevoli volte abbiamo posto. E' inutile dire che le RSA non possono essere trasformate in RSM se poi nei fatti gestiscono sostanzialmente l'utenza di questo tipo di residenze. Continua a non essere per nulla chiaro il ruolo della UVD sia nell'ammissione che nella dimissione (Viene data attuazione a quanto stabilito in proposito nella nota del Direttore sanitario dello scorso gennaio?). D'altra parte il solo fatto che le RSA siano di fatto gestite da medici di guardia è di per se indicatore eloquente della situazione che contraddistingue queste strutture. Continuare a considerare qualunque struttura assistenziale come il luogo deputato all'accoglienza permanente di soggetti malati e non autosufficienti rimane, a nostro avviso, molto grave. Il tema della risposta residenziale a persone non curabili a domicilio non può continuare da essere rimandato; a tale proposito sollecitiamo la realizzazione del Progetto anziani. Ribadiamo infine la richiesta di voler al più presto dare attuazione a quanto previsto dal Piano Strategico (p. 33) con l'individuazione della figura del geriatra con responsabilità dell'assistenza nelle RSA. ADI. Vogliamo soltanto mettere l'accento su un aspetto che più volte abbiamo posto all'attenzione: quello relativo all'igiene alla persona. Questo servizio attualmente non viene erogato dalla AUSL 5 (competente ai sensi della del. 105/96 quando l'intervento sia motivato da cause patologiche o prepatologiche a rischio). Ribadiamo a questo proposito la necessità che i Comuni, anche in forma associata, attivino il SAD (attualmente presente solo a Maiolati e Jesi). Altri aspetti riguardano le problematiche della malattia mentale e più in generale di tutti gli interventi nei quali è stretta la connessione tra sociale e sanitario (minori, handicap). Ci si augura che la prevista costituzione di gruppi di lavoro (p. 35) tra Comuni e AUSL porti alla costruzione di percorsi volti ad una maggiore tutela dei soggetti più deboli. Cordiali saluti Coordinamento Volontariato Vallesina |