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17 settembre 2004

Sindaco Comune Jesi
Assessore allo sport
Assessore servizi sociali Comuni di Jesi
E p. c. - Società sportiva marche Nuoto
- Difensore civico comunale


La scrivente associazione ha più volte posto l’attenzione sulla inaccessibilitità della piscina sita in via Del Molino gestita dalla società Marche nuoto.

Nella struttura comunale vengono svolte da circa 6 anni attività educative per soggetti con handicap psicofisico grave (servizio comunale in convenzione con cooperativa Cooss Marche); dal 2000 esiste in seno alla Società sportiva una sezione di nuoto agonistico per soggetti con disabilià fisica, psichica e sensoriale, con allenamenti bisettimali e trisettimanali.

Ricordiamo che la nostra associazione, promotrice dell’avviamento della sezione disabili FISD:
- nel 2000 ha richiesto un parcheggio riservato per persone disabili, successivamente realizzato,
- ha più volte sollecitato la Società sportiva e l’amministrazione comunale a rendere accessibile l’interno (bagni, spogliatoi, docce, asciugacapelli, maniglie, accesso al piano vasca). Numerosi sono stati i sopralluoghi tecnici da parte del Comune, numerose le promesse da parte della società.
- nel 2003, a proprie spese, ha fatto costruire una pedana per rendere possibile l’accesso al piano vasca da una carrozzina autonomamente. Altri piccoli accorgimenti di poco costo (maniglie negli spogliatoi e nelle docce, un asciugacapelli ad altezza di carrozzina) non sono stati possibili, sempre in attesa dei famosi lavori di ristrutturazione.

Confidavamo che con la ripresa dell’attività di settembre finalmente i lavori fossero stati realizzati. Invece nulla ad oggi è cambiato.

Riteniamo che questa situazione non sia più accettabile. Chiediamo, pertanto, che entro il 2004 la struttura venga messa a norma, nel rispetto della normativa vigente e della convenzione recentemente stipulata con il Comune di Jesi (vedi art. 8 e art. 17 e successivo allegato A). Abbiamo un solo interesse: che la struttura abbia piena accessibilità per permettere a tutti i disabili di fare sport come gli altri cittadini nella massima autonomia.
Non si tratta ne di una concessione, ne di un regalo, ma di adempiere ad un dovere al fine di garantire un diritto.

Distinti saluti

Il Presidente