Gruppo Solidarietà
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(indice Voce sul sociale)

C.A.T.
Comitato Associazioni di Tutela

Associazioni aderenti:

Aism Regionale
Alzheimer Marche
Anffas Jesi
Anglat Marche
Angsa Marche
Ass. Free Woman
Ass. Libera Mente
Ass. Paraplegici Marche
Centro H
Gruppo Solidarietà
Tribunale della salute Ancona
Uildm Ancona



Ancona, 6 gennaio 2005


Ai Membri del Consiglio regionale
Ai Gruppi Consiliari


Oggetto: Proposte di modifica alla pdl 261. Norme regionali per l’occupazione la tutela e la qualità del lavoro


Si riportano le proposte di modifica alla pdl in oggetto. Confidando nell’accoglienza delle stesse si inviano
cordiali saluti


il Comitato




Art. 6 - (Commissione regionale per il lavoro)
Comma 3, punto m), così riscritto: due rappresentanti delle associazioni di cui alle legge 24/85 nominati dalla Consulta regionale delle persone disabili di cui alla legge regionale 18/96 e successive modificazioni

Motivazione: Se l’obiettivo è quello di dare rappresentanza alle associazioni, si ritiene opportuno che queste esprimano i propri rappresentanti. Si segnala inoltre che il Coordinamento regionale per la tutela delle persone disabili è composto anche - in prevalenza - da operatori e politici.

Art. 8 - (Commissioni provinciali per il lavoro).
Comma 4, punto f), così riscritto: due rappresentanti delle associazioni di cui alle legge 24/85 nominati dalla Consulta regionale delle persone disabili di cui alla legge regionale 18/96 e successive modificazioni

Stessa motivazione punto precedente.


Art. 25 - (Promozione dell’integrazione lavorativa delle persone disabili).
Il comma 4 e 5 sono così riscritti: Comma 4. La programmazione regionale promuove e sostiene sia le azioni di avvio al lavoro e primo inserimento che quelle di accompagnamento ad una positiva e stabile integrazione nell’ambiente di lavoro. Comma 5. La Regione individua i requisiti professionali dei tutori aziendali, degli operatori della mediazione e incentiva e sostiene appositi corsi di formazione.

- del comma 6 (La Regione promuove e sostiene l’istituzione della figura del difensore civico dei disabili), si chiede l’abrogazione

Motivazione. Per il comma 4; si ritiene che la programmazione regionale non debba limitarsi a “favorire”, ma debba impegnarsi fattivamente in un opera di promozione e sostegno. Per il comma 5; si ritiene di fondamentale importanza ai fini del collocamento al lavoro la figura dell’operatore della mediazione che necessita anch’essa della definizione del requisito professionale. Quanto al comma 6, si giudica del tutto negativa e l’istituzione di un difensore civico dei disabili. Spetta al difensore civico regionale intervenire in difesa dei diritti di tutte e persone, disabili compresi.







Art. 27 - (Commissione paritetica per il collocamento dei disabili).
Comma 2, punto f), dopo “tre rappresentanti delle associazioni rappresentative dei disabili di cui alla l.r. 30 aprile 1985, n. 24 (Interventi per favorire il funzionamento degli organi e delle strutture delle associazioni che perseguono la tutela e la promozione sociale dei cittadini invalidi, mutilati e handicappati) aggiungere “eletti all’interno della Consulta regionale di cui all’art. 6 della legge regionale 18/1996 e successive modificazioni”.

Si chiede inoltre di aggiungere: g) due rappresentanti delle cooperative sociali di tipo b, iscritte all’albo regionale e da queste eletti.

Motivazione: per il punto f); si ritiene sia competenza della Consulta regionale - costituita dalle associazioni di cui alle legge 24 - la nomina dei rappresentanti; l’aggiunta del punto g), ha il significato di riconoscere anche alle cooperative sociali di tipo b) una funzione importante ai fini del collocamento delle persone disabili.

Art. 28 - (Criteri per la validazione delle convenzioni)
Al comma 1, così modificato : La Giunta regionale, sentite le associazioni dei datori di lavoro, dei lavoratori, dei disabili e della cooperazione sociale comparativamente più rappresentative, al fine di …..”


Motivazione: Si ritiene che sia l’associazionismo dei disabili che la cooperazione sociale debbano essere consultate al pari delle altre organizzazioni.