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(indice Voce sul sociale)

C.A.T.
Comitato Associazioni di Tutela

Associazioni aderenti:

Aism Regionale
Alzheimer Marche
Anffas Jesi
Anglat Marche
Angsa Marche
Ass. Free Woman
Ass. Libera Mente
Ass. Paraplegici Marche
Centro H
Gruppo Solidarietà
Tribunale della salute Ancona
Uildm Ancona



Ancona, 10 febbraio 2005


- Assessore alla sanità Regione Marche
- Assessore Servizi Sociali Regione Marche
e p.c. - CGIL - CISL - UIL regionale
- ANCI Regionale


Oggetto: Criteri tariffari RSA anziani e applicazione ISEE


In merito alla discussione in oggetto aperta con i sindacati regionali e con l’ANCI, questo Comitato ribadisce la richiesta di essere ascoltato prima della definizione di ogni provvedimento.

In particolare riteniamo come altre volte affermato che il “riordino tariffario” delle RSA, non possa prescindere dalla definizione di altri aspetti: tra tutti quello della definizione dell’utenza della struttura e dello standard assistenziale della stessa. Ribadiamo quindi che la ridefinizione della partecipazione alla spesa da parte dell’utente (quanto e da quando) debba essere normata all’interno di apposite Linee Guida che devono regolamentare molti altri aspetti. Va ricordato peraltro che già oggi strutture classificate come RSA anziani prevedono tariffe diverse (quanto e da quando), e utenza differenziata. Si veda ad es. quelle derivanti dalla disattivazione ospedaliera del 1992 dalle altre. Inoltre non pare pensabile una “ridefinizione” della quota alberghiera senza un contestuale riordino delle norme riguardanti tali strutture (DGR 3240-92, l. 36-95, Manuale di autorizzazione). Riteniamo pertanto del tutto urgente la ridefinizione normativa delle RSA Anziani, che ovviamente comprende anche l’aspetto tariffario; valutiamo invece del tutto sbagliato affrontare il solo aspetto della cosiddetta partecipazione alberghiera che rischia di produrre ulteriore ingiustizie (vedi utilizzo RSA per funzioni di lungodegenza ma con le regole delle RSA). Ci auguriamo pertanto e su questo offriamo la nostra massima disponibilità che si lavori - con l’urgenza che la situazione richiede - ad una complessiva omogeneizzazione normativa senza interventi che riguardano singoli aspetti che rischiano di apportare ulteriori elementi di frammentazione quand’anche di confusione.

Sulla questione dell’ISEE, questo Comitato, costituito per la gran parte da associazioni di utenti, non può che ribadire la richiesta di applicazione dell’attuale normativa sull’ISEE ed in particolare le norme contenute nel D. lgs 130/2000 in merito alla partecipazione ai costi del servizio - per alcune categorie di utenti (handicap grave e ultrasessantacinquenni certificati dalle Aziende sanitarie) - sul solo richiedente la prestazione.

In ogni caso prioritaria dovrebbe essere - nei servizi sociosanitari che prevede la compartecipazione economica del settore sanitario e di quello sociale - la definizione delle rispettive quote di competenza e all’interno di quella sociale la parte a carico dell’utente.

Ribadendo la richiesta di essere ascoltati si coglie l’occasione per inviare cordiali saluti




il Comitato