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(indice Voce sul sociale)

C.A.T.
Comitato Associazioni di Tutela

Associazioni aderenti:

Aism Regionale
Alzheimer Marche
Anffas Jesi
Anglat Marche
Angsa Marche
Ass. Free Woman
Ass. Libera Mente
Ass. Paraplegici Marche
Centro H
Gruppo Solidarietà
Tribunale della salute Ancona
Uildm Ancona




Ancona, 6 marzo 2005

Presidente della giunta regionale
Componenti Giunta regionale
Assessore alla sanità
Assessore ai servizi sociali


Oggetto: Delibera regionale 323/2005. Accordo con organizzazioni sindacali su Riqualificazione residenza socio sanitarie per anziani.



Con grande sconcerto e massima amarezza questo Comitato è venuto a conoscenza dell’emanazione della delibera in oggetto senza che - come chiedevamo da mesi formalmente e informalmente - fossimo ascoltati sui contenuti della stessa.

Ricordiamo che nel documento del maggio scorso presentato e discusso con gli assessori alla sanità e ai servizi sociali - nel quale chiedevamo l’avvio di un confronto - del tutto prioritari sono sempre stati proprio i contenuti poi oggetto della DGR 1322-2004 (Protocollo d’intesa regionale sulla non autosufficienza) e ora della DGR 323-2005.

Tutto appare ancora più grave perché, successivamente, un confronto formale - che per la verità tra continui rinvii e assenze non è mai decollato e troppo spesso è apparso o si è trasformato come un contentino cui non ci si poteva sottrarre - dal maggio scorso è stato aperto con i funzionari del Dipartimento servizi alla persona ai quali continuamente abbiamo posto la necessità e l’urgenza di un confronto su questi temi. Mai c’è stata data una risposta. Mai è stata accordata la possibilità di un confronto, mai la possibilità di un ascolto delle nostre posizioni.

Vi ricordiamo - se fosse sfuggito - che questi accordi interessano prima di tutto gli utenti dei servizi e che questo Comitato è costituito da 14 organizzazioni delle quali 5 federazioni regionali; che questi temi sono del tutto prioritari nell’attività delle associazioni aderenti. E proprio in ragione della delicatezza dei temi trattati abbiamo chiesto insistentemente che chi vive quotidianamente questi problemi nei territori fosse ascoltato. Ripetiamo: ascoltati.


Denunciamo, con tutta la forza che abbiamo, un comportamento che riteniamo gravemente scorretto; ancora una volta - purtroppo c’è da constatare - che le istituzioni continuano a voler scegliere se, quando, su che cosa e come confrontarsi con le organizzazioni sociali. Ed è proprio il confronto serio sui contenuti - per quanto se ne dica - che pare improponibile a questa amministrazione regionale.

Distinti saluti


Il Comitato