Gruppo Solidarietà
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(indice Voce sul sociale)

C.A.T.
Comitato Associazioni di Tutela

Associazioni aderenti:

Aism Regionale
Alzheimer Marche
Anffas Jesi
Anglat Marche
Angsa Marche
Ass. Free Woman
Ass. Libera Mente
Ass. Paraplegici Marche
Centro H
Gruppo Solidarietà
Tribunale della salute Ancona
Uildm Ancona





Ancona, 19 maggio 2005

- Direttore Generale ASUR
e p.c. - Direttori Zone territoriali
- Assessore alla sanità Regione Marche



Oggetto: Funzionamento Unità Valutative Distrettuali.


Con la presente intendiamo segnalare il tema o più spesso il problema del funzionamento delle Unità Valutative Distrettuali a livello regionale.
Giungono dalle associazioni aderenti al Comitato notizie circa un diffuso malfunzionamento delle UVD; in particolare viene segnalato come spesso le funzioni previste vengano ridotte a mere certificazioni di invio verso i servizi presenti nel territorio. Spesso accade che nessuna valutazione avvenga e che tale valutazione si traduca in una semplice pratica amministrativa.

Oltre ad una violazione delle norme vigenti, tale situazione determina uno stravolgimento dei percorsi assistenziali. In mancanza di una effettiva valutazione del bisogno, si mina in partenza l’identificazione del percorso più appropriato alle esigenze della persona.
Paradossalmente in tutte le situazioni nelle quali le UVD non funzionano secondo le indicazioni della normativa esse diventano il maggior freno alla definizione di percorsi che portino alla appropiatezza delle risposte, ma anche impediscono che le persone ricevano i servizi e le prestazioni di cui hanno diritto.

Come può essere possibile che soggetti gravemente malati con valutazione della non autosufficienza che impedirebbero anche il ricovero presso residenze protette possano essere inviati in case di Riposo? come è possibile che a fronte di una offerta di pochissimi posti di residenze protette/NAR rispetto al fabbisogno nelle stesse di fatto non sia presente lista di attesa (nel solo territorio della Zona 5 a fronte di circa 400 persone non autosufficienti ricoverati nelle case di riposo e con soli 70 posti funzionanti come RP, ci sono non più di 3-4 persone in lista di attesa)?

Si chiede pertanto all’ASUR di voler verificare le modalità di funzionamento delle stesse nelle singole Zone Territoriali; alla regione Marche di richiamare le Zone al rispetto della normativa vigente.


Cordiali saluti

il Comitato