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8 agosto 2005
- Presidente e componenti Comitato Sindaci ambito 9
- Direttore Zona territoriale 5
e p.c. - Componenti Tavolo Concertazione


Oggetto: Riferimento Nota Comitato Strutture assistenziali Ambito 9 del 11.7.2005.


La nota in oggetto segnala e denuncia questioni di estrema importanza riguardanti l’assistenza sociosanitara a soggetti - spesso gravemente malati - ospiti delle strutture assistenziali del nostro territorio.

Non sono temi nuovi (lo stesso Comitato lo scorso anno, vedi nota del 22 giugno, aveva posto tali questioni), più volte sollecitati anche dalla nostra associazione.
Chi conosce minimamente la situazione delle persone ricoverate in gran parte delle strutture sa benissimo lo scarto rilevantissimo tra esigenze e risposte. Il problema - drammatico - è che spesso si tratta di esigenze vitali, data la gravità delle condizioni di molti soggetti ricoverati. Se la regione marche ha fissato standard assistenziali per le Residenze protette (peraltro non elevatissimi), rispetto ai quali (le cifre indicate sono eloquenti) ci sono scarti nel migliore dei casi pari o superiori ai 70-90 minuti al giorno di assistenza e se a ciò si aggiunge che molte di quelle stesse persone, a causa delle gravità delle loro condizioni, avrebbero diritto ad un ricovero in RSA, risulta evidente la distanza da dignitosi livelli di assistenza (che poi significa: alzarsi dal letto quando la struttura può e non quando è necessario, tempi per l’igiene ridottissimi, contenzioni, uso di sedativi, ecc..).
Non si può pertanto che condividere la proposta di elevare da subito lo standard assistenziale (peraltro in questi giorni la regione ha dato attuazione alla delibera 323-05).

Le questioni poste dal Comitato per la gran parte riguardano non solo le persone ricoverate in strutture assistenziali ma tutti gli adulti e anziani non autosufficienti che necessitano di prestazioni, interventi e servizi.
Ritorna il problema della modalità di funzionamento delle UVD, il ruolo e la presenza del geriatra, il problema dei supporti nutrizionali; l’assistenza riabilitativa, quello della prescrizione degli ausili, la presenza dei MMG ecc….; temi e problemi che ritornano e che hanno necessità di essere risolti.
Sono problemi pratici e quotidiani che riguardano sia le persone ricoverate nelle strutture, che quelle assistite in famiglia (segnaliamo inoltre come l’assistenza tutelare viene riconosciuta economicamente alle strutture mentre non viene erogata se la stessa persona è a casa), anzi queste ultime oltre alla gravosità del carico assistenziale si trovano a dover - da sole - far fronte ai problemi evidenziati nella lettera in oggetto.
In questo senso abbiamo chiesto recentemente (nota del 14.7) alla Zona 5 di rendere noti gli orari e la tipologia di prestazioni erogate all’interno del servizio di cure domiciliari.

La lettera del Comitato, suona come ennesima conferma, della necessità di intervenire con urgenza nel dare risposte indispensabili a bisogni largamente insoddisfatti (altri problemi sono ben a conoscenza e non è qui necessario richiamarli); ci auguriamo che ciò avvenga al più presto.

Cordiali saluti


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