(indice Voce sul sociale)
C.A.T.
Comitato Associazioni di Tutela |
Associazioni aderenti:
Aism Regionale
Alzheimer Marche
Anffas Jesi
Anglat Marche
Angsa Marche
Ass. Free Woman
Ass. La Crisalide
Ass. La Meridiana
Ass. Libera Mente
Ass. Paraplegici Marche
Centro H
Gruppo Solidarietà
Tribunale della salute Ancona
Uildm Ancona
|
Lì, 13.11.2006
- Sindaco e Assessore ai servizi sociali Comune di Loreto
E p.c. - Presidente Giunta regionale
- Assessore Politiche sociali
- Dirigente Servizio Politiche Sociali
Oggetto: Finanziamento CoSER. Riferimento lettera Comune di Loreto
dell’8.11.2006
Con un certo imbarazzo rispondiamo alla Vostra lettera. Per quanto riguarda
i contenuti delle nostre note non possiamo che rimandarVi alla loro lettura
chiedendovi la pazienza di leggere con attenzione.
Forse riuscireste a capire, voi che siete amministratori e non gestori
di strutture, perché è un grave errore che venga inserita in una delibera
che finanzia delle Comunità un Istituto (ma poteva essere qualsiasi altro)
come quello della Divina Provvidenza. Una comunità e un Istituto, almeno
l’assessore ai servizi sociali dovrebbe saperlo, sono due cose diverse.
Per quanto riguarda invece le Vostre considerazioni di politica sociale
sul ruolo degli Istituti (aggiungendo ai diversi tipi di welfare anche
quello storico), vi preghiamo di essere cauti; dovreste sapere,
cosa ha prodotto la logica istituzionale in Italia. Andate a chiedere
come si viveva nel welfare storico? Negli orfanotrofi, nei manicomi,
nei grandi istituti per persone disabili.
Luoghi che hanno prodotto grande sofferenza nelle persone; che hanno segnato
la vita di molti che vi hanno risieduto.
Il superamento della logica istituzionale, seppur con grande lentezza,
ha accompagnato la legislazione italiana di questi anni; anche la nostra
Regione ha lavorato in questo senso; un lavoro che deve continuare, come
abbiamo cercato di motivare, senza confusioni.
Questo è quello che interessa le associazioni che aderiscono a questo
Comitato. Non altro. Non serve richiamare il lobbismo della nuova imprenditoria
sociale, nè pregiudizi di tipo religioso.
Non dimenticate che questo Comitato è costituito per la gran parte di
associazioni di familiari di persone in difficoltà. Sanno bene in quali
luoghi vorrebbero che i loro figli risiedano quando non potranno più vivere
nella loro casa. Vogliono luoghi che siano il più possibile simili a quelli
in cui hanno abitato i loro figli; di piccole dimensioni e inserite nei
normali contesti abitativi. Luoghi il più possibile normali. Questo è
quello che chiedono e che chiediamo. Avreste dovuto capirlo.
Da parte di amministratori ci saremmo aspettati altri argomenti, è un
peccato che non vi appartengano; state tranquilli non siete sotto assedio.
Alla regione Marche che legge per conoscenza rinnoviamo la richiesta di
modifica della delibera. Per un solo motivo: essa finanzia le comunità,
non gli Istituti.
Le associazioni
|