(indice Voce sul sociale)
Gruppo Solidarietà, Via S. D’acquisto 7, 60030
Moie di Maiolati (AN), Tel. e fax 0731.703327. grusol@grusol.it
Lì, 14 dicembre 2006
- Coordinatore Ambito sociale 9
- Direttore ASUR - Zona territoriale 5
Oggetto: Osservazioni alla bozza di regolamento dell’ Unità Valutativa
Distrettuale Integrata
In riferimento alla bozza di Regolamento della Unità di Valutazione Distrettuale,
il testo inviato riguarda la regolamentazione dell’accesso alla residenzialità
sociale e sociosanitaria (Casa di riposo e residenza protetta) e non,
come dovrebbe, la modalità di funzionamento della UVD.
Non si tratta quindi della definizione della regolamentazione della UVD
che – come specificato dalla normativa regionale – stabilisce le modalità
di funzionamento (composizione, orari, modalità operative, schede utilizzate,
ecc...) compresa la valutazione ai fini dell’accesso ai servizi e alle
prestazioni degli interventi nei vari regimi (domiciliare, diurno, residenziale).
Peraltro la regolamentazione allegata riguarda solo le strutture del sistema
sociale e non anche le strutture sociosanitarie del sistema sanitario
(RSA). Il sistema della residenzialità sociosanitaria è infatti costituito
dalle RSA anziani e dalle Residenze protette
(demenze e non autosufficienza).
Pertanto i punteggi derivanti dall’utilizzo delle schede di valutazione
che definiscono il bisogno assistenziale, determinano anche in quale struttura
sociosanitaria per non autosufficienti (RSA e RP) la risposta può essere
data. La lista di attesa di soggetti malati non autosufficienti riguarda
due tipologie di struttura: RP e RSA. Quando non ci sono posti disponibili
in queste, o più propriamente nelle RP, è ovviamente preferibile il ricovero
in una struttura che eroga più assistenza (la media) delle altre.
Riteniamo, quindi, che, in tale direzione, debba essere modificata la
scheda di valutazione finale.
La nostra richiesta, come sollecitata da ultimo nella nostra lettera del
30 agosto, è di definire un vero Regolamento di funzionamento della UVD,
con chiara indicazione dei percorsi per il cittadino, al quale - come
per ogni altra certificazione - deve essere consegnato l’esito.
Per quanto riguarda i criteri di accesso, indicati nella bozza, ribadiamo
che la formulazione della lista di attesa alle Residenze Protette abbia
come esclusivo riferimento, una volta accertato il requisito, la data
di presentazione della domanda. Ogni altro criterio risulterebbe discriminatorio.
Riguardo infine all’accesso di utenti provenienti da altra Zona, se è
corretta la priorità di accesso per le persone residenti, non è accettabile
che le stesse non possano accedere alle RP una volta assunto l’impegno
di spesa della Zona di residenza.
cordiali saluti
Gruppo Solidarietà
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