Data di pubblicazione: 19/02/2010
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Sulla proposta di accordo riallineamento tariffe Residenze protette 2010-2013


Ancona, 19 febbraio 2010

   

- Cgil - Cisl - Uil regionale

- Comitato strutture assistenziali  

- Anaste Marche

 

Oggetto: Regione Marche. Proposta di accordo riallineamento tariffe Residenze protette 2010-2013

         In riferimento alla proposta in oggetto lo scrivente Comitato ha ritenuto non esserci le condizioni per la sottoscrizione di alcun accordo; ciò il linea con le posizioni espresse ed inviatevi a seguito della presentazione della bozza di riallineamento presentata lo scorso luglio. Di seguito le motivazioni.

- Riteniamo del tutto insufficiente la dotazione finanziaria prevista per il 2010 - definita nel protocollo d’intesa con i sindacati del 12 novembre 2011 -. Tale dotazione si è infatti assestata sull’ipotesi minimale indicata nei mesi scorsi; ipotesi formulata nel momento in cui sembrava che i trasferimenti del fondo sanitario nazionale subissero una importante contrazione. Contrazione che invece fortunatamente non si è avuta determinando da parte delle Regioni la firma del patto sulla salute. La virtuosità della politica sanitaria regionale, come propagandata dalla Regione, che ha portato al risanamento del bilancio avrebbe infatti finalmente potuto garantire quell’assistenza sociosanitari adeguata così come previsto dai livelli essenziali di assistenza. Ma a ciò si aggiunge un’altra fondamentale considerazione. A seguito dell’accordo Regione sindacati del novembre 2004 era stato previsto un finanziamento pari a 10 milioni di euro. Di questo ne è stato utilizzato circa il 75%. Ciò significa che prendendo a riferimento 5 anni, la Regione non ha speso, seppur impegnati, almeno 12,5 milioni di euro. Dunque appare ancora più insostenibile una proposta che veda per il 2010 un finanziamento pari a 5 milioni di euro.

- La proposta regionale prevede di arrivare alla garanzia dei 100 minuti di assistenza nel 2013 per i 3400 posti convenzionati. Ammesso e non concesso che la Regione rispetti questo impegno, va ricordato che nessun cenno viene fatto riguardo quei malati non autosufficienti ospiti delle residenze  che non rientrano nei posti convenzionati. Sono malati con gli stessi bisogni e diritti degli altri.

- Siamo in disaccordo sulle modalità di utilizzo del fondo che prevede un aumento di 12 minuti per i posti convenzionati lasciando così inalterata l’offerta a 100 minuti di assistenza; ciò significa che si continuerà a non avere alcun ulteriore posto con il minutaggio previsto dallo standard regionale.

- Nessuna indicazione viene data circa l’offerta di posti a 120 minuti (RP demenze). Ciò appare assai grave in quanto sappiamo che ad oggi nella nostra Regione si hanno non più di qualche decina di posti di posti con standard adeguati per i soggetti con demenza (in questo caso senza rilevanti disturbi cognitivi).

- Infine, ma non meno importante, la proposta sancisce la legittimità di richiedere agli utenti compartecipazioni superiori a 33 euro più 25%.  Previsione in contrasto con la normativa regionale vigente.

 

Cordiali saluti

Il Comitato


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