La FISH sulla riforma della scuola
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On. Letizia Moratti
Ministro dell'Istruzione
On. Valentina Aprea
Sottosegretario di Stato Ministero dell'Istruzione
Dir. Gen. Pasquale Capo
Capo Dipartimento per la Qualità dell'Istruzione
Dr.ssa Mariolina Moioli
Dirigente Generale per gli Studenti
Ai Sindacati Scuola CGIL, CISL, UIL, SNALS, COBAS, GILDA
Loro Sedi
Oggetto: Invisibilità degli alunni con disabilità nei provvedimenti applicativi
della riforma della scuola approvata con Legge n. 53/03
Le associazioni aderenti alla Fish, al termine del Consiglio Direttivo nazionale
del 27 marzo 2004, comunicano quanto segue:
La Federazione ha precedentemente protestato contro sporadici provvedimenti,
quali una Circolare della Regione Veneto che esclude, sulla base di una convenzione
con l'Ufficio scolastico regionale, gli alunni con disabilità privi del diploma
di licenza media dalla frequenza anche dei corsi di formazione professionale
ed il Progetto-Pilota 3 del MIUR sulla valutazione degli apprendimenti, che
egualmente esclude tali alunni dal monitoraggio finale.
Però, dopo il Suo comunicato-stampa del 25 marzo u.s. che esalta l'approvazione
preliminare del Governo del decreto delegato sulla valutazione del sistema d'istruzione
e dopo la verifica di molte Intese fra MIUR e le Regioni, nelle quali tutte
si afferma il divieto per gli alunni con disabilità di poter adempiere l'obbligo
formativo se sprovvisti del diploma di licenza media, le nostre preoccupazioni
divengono certezza della Sua scelta politica di invisibilità degli alunni con
disabilità.
Infatti nel comunicato-stampa si afferma che le sperimentazioni di valutazione
degli apprendimenti fin qui realizzate dall'INVALSI (con l'esclusione degli
alunni con disabilità intellettiva) verranno generalizzate con l'applicazione
obbligatoria del decreto a tutte le scuole.
Le Intese fra MIUR e regioni mostrano palesemente come il Ministero da Lei retto,
dopo un'apparente mantenimento della precedente normativa sull'integrazione
scolastica, ha ormai posto in essere le condizioni perché tali alunni vengano
definitivamente e formalmente cancellati dal novero dei coetanei, con buona
pace del principio di "pari opportunità e non discriminazione", sancito dalla
Carta costituzionale e dalle Direttive dell'Unione europea.
Ciò rende ancora più attendibili le preoccupazioni sollevate da più parti (e
da noi sino ad oggi non pienamente condivise) circa i danni che dalla Sua riforma,
basata sull'aziendalizzazione e la selezione, deriveranno al pluridecennale
processo di qualità dell'integrazione scolastica.
Se a ciò si aggiunge che l'approvazione della proposta di modifica della costituzione
trasferirà totalmente alle Regioni la materia della scuola, eliminando l'argine
di tutela dei diritti degli alunni con disabilità sino ad oggi assicurato dal
Governo dalla "fissazione dei livelli essenziali di istruzione e delle norme
generali", allora dobbiamo constatare che per gli alunni con disabilità è miseramente
finita l'era dei diritti di inclusione scolastica che hanno fatto sì che il
nostro Paese fosse al primo posto nel mondo.
Pertanto nella pressante ed indilazionabile richiesta di convocazione dell'Osservatorio
permanente del MIUR sull'integrazione scolastica, in modo che le associazioni
possano rappresentare le proprie richieste per rendere visibile e valutabile
la qualità dell'integrazione scolastica nel quadro della qualità dell'intero
sistema d'istruzione. Il MIUR sta , con fatti concreti, dimostrando di non ritenere
compatibili questi due processi, mentre, sulla base delle esperienze maturate,
noi possiamo documentare che ciò, non solo sia possibile, ma anche vantaggioso
per tutta la scuola.
L'impossibilità di un tale dialogo, ormai da Lei interrotto da un anno, ci impedisce
di poter discutere con pacatezza di tutti i problemi aperti (tra i quali numerosi
impegni assunti pubblicamente , a Suo nome, dal Sottosegretario Valentina Aprea,
ivi compresi quelli dei tagli alle ore di sostegno ripristinate da numerose
recenti decisioni giurisdizionali), e ci respinge nel numero, sempre crescente,
dei contestatori della Sua riforma, non in modo acritico, ma sulla base degli
argomenti sopra indicati.
Si rimane pertanto in attesa di un cortese cenno di riscontro, in mancanza del
quale, il mondo dell'associazionismo dovrà prendere atto delle scelte politiche
di esclusione, definitivamente emerse con chiarezza in questi ultimi tempi e
si porgono distinti saluti.
Il Presidente
Pietro Vittorio Barbieri
Roma 29 marzo 2004.
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