|   Privacy e disabili 
 Mauro Paissan, ex parlamentare, è oggi uno dei componenti 
  dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Più volte il Garante 
  è intervenuto nel suo mandato istituzionale a tutela della privacy delle persone 
  disabili soprattutto in ambito pubblico.  di Mauro Paissan  (torna all'indice informazioni)
 http://www.superabile.it/cgi-bin/Superabile.dll/home.jsp
 La legge sulla privacy tutela in modo particolare i dati sullo stato di salute 
  e il Garante per la privacy è intervenuto più volte, sin dall'inizio della propria 
  attività, su diversi aspetti concernenti il trattamento delle informazioni sulle 
  persone disabili. Sotto tiro, in particolare, il comportamento disattento di 
  molti soggetti pubblici. Un primo gruppo di pronunce riguarda il contenuto del 
  contrassegno da esporre sui veicoli utilizzati da persone disabili che consente, 
  ad esempio, l'accesso in zone a traffico limitato o il parcheggio riservato 
  in luogo vicino all'abitazione o al posto di lavoro. L'Autorità garante ha osservato 
  che è illegittimo indicare sul lato visibile del contrassegno le generalità 
  del titolare. E' sufficiente a controllare la genuinità e la validità del contrassegno l'indicazione 
  del comune competente, il numero dell'autorizzazione o del permesso ed il numero 
  di targa apponendo eventualmente sul lato posteriore anche le generalità dell'interessato 
  in caso di richiesta di controllo. Passando alla scuola, su ricorso di un insegnante, 
  il Garante poco tempo fa ha giudicato illecita la dicitura 'portatore di handicap', 
  posta accanto al nome inserito in un elenco di lavoratori trasferiti affisso 
  in bacheca, e ha invitato il Ministero dell'istruzione a usare diciture generiche 
  o codici numerici. Tale accortezza deve essere osservata non solo relativamente 
  ad elenchi affissi in locali aperti al pubblico ma anche nelle graduatorie ad 
  uso interno o nella compilazione di altri atti amministrativi. Nello stesso 
  senso, già nel 1998, è stata richiesta l'adozione di particolari cautele a tutela 
  della riservatezza delle informazioni contenute nei cosiddetti cedolini dello 
  stipendio, che possono avere ad oggetto (oltre ad altri dati sensibili) dati 
  riguardanti lo stato di salute del dipendente. Misure a tutela della privacy 
  devono essere adottate anche nei moduli per l'autocertificazione predisposti 
  dalle università, per il regime di pubblicità delle delibere dei comuni (nel 
  caso in cui si disponga lo stanziamento di fondi destinati alla assistenza di 
  disabili), per le modalità di gestione dell'archivio delle tasse automobilistiche 
  (in caso di riduzioni o esenzioni disposte a favore di persone disabili). Sempre 
  quest'anno il Garante ha dovuto pronunciarsi su un episodio particolarmente 
  grave: i dati di alcuni alunni disabili (con indicazione della specifica patologia 
  sofferta) sono stati diffusi nella rete Internet. In questo caso il Garante 
  è intervenuto con fermezza e severità disponendo il blocco dei dati ed alcuni 
  accertamenti in loco.
 
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