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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Tipo
  Nazionale: - Regionale (MARCHE):
Parole
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REGIONALE (Marche)

Legge regionale n.10 del 27 luglio 2010, “Modifica alla legge regionale 10 agosto 1998, n. 30 “Interventi a favore della famiglia” e disposizioni riguardanti la trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) (BUR n. 68 del 30.07.2010)
Il provvedimento prevede alcune modifiche alla legge regionale 30/1998 "Interventi a favore della famiglia", stabilendo l'ampliamento della composizione della consulta al fine di garantire il massimo coinvolgimento e partecipazione di tutte le associazioni che si occupano di famiglia sul territorio - comprese quelle del cosiddetto terzo settore -, adeguando la rappresentanza della Consulta al nuovo contesto sociale. Come indicato nel testo della legge, la modifica estende la partecipazione all'interno della Consulta a tutte quelle associazioni o soggetti giuridici operanti nel territorio regionale i cui fini statutari sono rivolti esplicitamente a favore della famiglia ovvero che svolgono la loro attività prevalentemente sulla famiglia. Si ricorda inoltre che l'organo è composto dall’assessore competente e ai rappresentanti del Consiglio regionale, da tre rappresentanti degli enti locali (dei quali due in rappresentanza dei Comuni e uno delle province, designati rispettivamente dall'ANCI e dall'UPI regionali), da un rappresentante dell'Ufficio scolastico regionale, da uno del Coordinamento degli Atenei marchigiani socio-sanitari, uno dei consultori pubblici, da uno della Confederazione dei consultori privati e un rappresentante di ciascuna delle Consulte provinciali per la famiglia. Il nuovo testo prevede anche la possibilità per la Consulta di avvalersi di apposite commissioni per lo studio di specifiche questioni. Il documento contiene inoltre alcune nuove disposizioni riguardanti la trasformazione delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB): viene prorogato al 30 giugno 2011 (già precedentemente prorogato al 30 giugno 2010) il termine per consentire di trasformarsi in aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP) o in persone giuridiche di diritto privato.
Deliberazione amministrativa n. 10 del 27 luglio 2010, Criteri di ripartizione dei progetti speciali di competenza regionale. Fondo sanitario regionale 2009 – Spesa di parte corrente (BUR n. 72 del 12.08.2010)
Con questo provvedimento la regione ha approvato i criteri di ripartizione dei progetti speciali di competenza regionale – Fondo sanitario regionale 2009 – con la definizione della spesa di parte corrente per l’attuazione dei progetti; la copertura finanziaria complessiva è pari a euro 1.302.500,00. Questi i progetti già avviati ammessi a finanziamento: fisiologia clinica dell’esercizio fisico (finanziamento 167.00,00 euro); “HCV – Screening” Valenza temporale: triennale (150.000,00 euro); “Medicina di genere”, valenza temporale biennale. Scadenza anno 2009 (108.000,00 euro); “Cardiologia riabilitativa e prevenzione recidive vascolari”, valenza temporale: biennale. Scadenza anno 2009 (100.000,00 euro); “Registri regionali sindromi coronariche acute ed ictus” Valenza temporale: biennale. Scadenza anno 2010 (140.000,00 euro); “Rete regionale per la ipovisione” Valenza temporale: triennale. Scadenza anno 2010 (70.000,00 euro); “Sorveglianza ChiKungunya e lotta alla Zanzara Tigre” prevista: € 120.000,00 –Valenza temporale: triennale. Scadenza anno 2010 (120.000,00 euro); “Assistenza sanitaria agli studenti fuori sede delle Università e delle AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) della Regione Marche”. Valenza temporale: biennale, scadenza anno 2010 (80.000,00 euro). Sono inoltre elencati i nuovi progetti ammessi a finanziamento: - prevenzione: Identificazione dei soggetti con elevato rischio, su base genetica, di ammalare di tumore maligno; attuazione di programmi di prevenzione e diagnosi precoce (12.500,00 euro); - Ragazzi con ragazzi – Nella strada il rischio, nella strada la cura- Prevenzione Primaria ai comportamenti a rischio nell’adolescenza (17.500,00 euro); Da “NEW TRIBES” alla Rete per la Promozione della Salute (33.750,00 euro). - Liste d'attesa: Sperimentazione di un modello organizzativo relativo all'implementazione di un Servizio di patologia vascolare finalizzato al miglioramento dell'offerta di prestazioni di ecodoppler mediante sistemi di accesso basati su criteri di appropriatezza per identificare priorità cliniche e percorsi differenziati al fine di dare all'utenza la risposta giusta al momento giusto. - Fragilità: Unità Operativa Virtuale per le Cure dell'Anziano Fragile (22.500,00) Tempo alle Famiglie - Sperimentazione di un modello di Rete di Servizi di Sollievo nella malattia di Alzheimer. (72.500,00), Sperimentazione di protocolli di attività fisica su soggetti affetti da diabete tipo II (25.000,00); Percorso di telesorveglianza sanitaria domiciliare per pazienti in nutrizione artificiale domiciliare (10.000,00); Modificazioni bio-molecolari nei disordini dell'umore e loro classificazione biochimico-clinica (65.500,00), Assistenza domiciliare integrata ad alta intensità rivolta a pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica (20.000,00 Euro).
DGR n. 1212 del 26 luglio 2010, Approvazione del “Programma degli interventi per il sostegno e la promozione del commercio equo e solidale per l’anno 2010” di cui alla LR n. 8/2008 – artt. 6 e 7. Modalità e criteri per la concessione dei contributi (BUR n. 70 del 6.08.2010)
La delibera definisce il programma degli interventi per il sostegno e la promozione del commercio equo e solidale per il 2010. Sono previsti quattro tipi di intervento: – sostegno alle iniziative di divulgazione e sensibilizzazione: al fine di accrescere nei consumatori la consapevolezza degli effetti delle proprie scelte di consumo, vengono sostenuti progetti che si propongono non solo di far conoscere i prodotti del commercio equo e solidale ma anche di spiegare ai consumatori il funzionamento di un modello commerciale alternativo, attento agli effetti sociali ed ambientali della produzione e commercializzazione dei prodotti, nonché alle condizioni di lavoro nei paesi di origine e alle modalità con cui si definisce il prezzo di vendita; possono presentare domanda di contributo tutti i soggetti iscritti nel Registro Regionale del commercio Equo e Solidale (RRCES). Si specifica che i soggetti ammessi a finanziamento devono ultimare i progetti entro 6 mesi dall’assegnazione del contributo. – Secondo intervento riguarda specifiche azioni educative nelle scuole: vengono promosse e sostenute le azioni finalizzate a far conoscere ed avvicinare gli studenti alla realtà del commercio equo e solidale, al fine di renderli consapevoli di quanto le scelte di consumo possono influenzare le condizioni di persone che vivono in Paesi svantaggiati. Anche per questa tipologia possono presentare domanda di finanziamento i soggetti iscritti nel Registro del Commercio Equo e solidale; i progetti educativi ammessi a finanziamento devono essere ultimati entro 12 mesi dall’assegnazione del contributo. – Altra azione riguarda la concessione di contributi per progetti inerenti le attività dei soggetti iscritti nel registro regionale del Commercio Equo e solidale, con il sostegno quindi a quelle imprese ed organizzazioni che senza fini di lucro operano in forma stabile e continuativa nel territorio regionale e svolgono la propri attività nel rispetto della Carta italiana dei Criteri del commercio Equo e solidale; sono ammissibili spese per l’apertura di nuove botteghe, l’ammodernamento e adeguamento di botteghe già esistenti, spese per l’apertura di nuove relazioni con produttori del sud del mondo, iniziative di diffusione di libri e/o promozione di attività editoriali legate al consumo critico….- Infine è previsto un finanziamento per l’organizzazione della “Giornata e conferenza del commercio equo e solidale”, celebrata annualmente (realizzata nel corso della manifestazione Eco and Equo) e organizzata dalla Regione in collaborazione e organizzazione tecnica e logistica delle associazioni iscritte nel registro regionale RRCES.
DGR n. 1109 del 12 luglio 2010, LR n. 1/2009 – Contributi per l’eliminazione ed il superamento delle barriere architettoniche negli edifici residenziali privati – Criteri di riparto tra i Comuni dei fondi regionali stanziati nel bilancio di previsione 2010 – capitolo 42604404 importo euro 1.500.000,00 (BUR n. 68 del 30.07.2010)
Con questo provvedimento la Regione Marche assegna ai Comuni 1 milione e 500 mila euro per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici residenziali privati. I fondi sono quelli stanziati dal bilancio regionale 2010; in base ai criteri definiti, le risorse verranno ripartite tra le amministrazioni comunali sulla base del fabbisogno comunicato (compreso quello insoddisfatto), proporzionalmente alle richieste segnalate. Sono ammesse a contributo le nuove domande presentate entro il primo marzo 2010 e quelle inviate in precedenza, ma non completamente finanziate.
Decreto del Dirigente del Servizio politiche sociali n. 38 del 12 aprile 2010, L.R. 28/2008 - Attuazione DGR n. 983/2009 - Approvazione dell'elenco regionale dei mediatori penali minorili (BUR n. 52 del 17.06.2010)
Con questo provvedimento la Regione ha approvato l’elenco regionale dei mediatori penali minorili: in complessivo sono attualmente iscritti 15 mediatori nell’Albo (come specificato nella tabella in allegato che riporta data anagrafici e titolo di studio degli interessati). Come indicato nel decreto, le domande di iscrizione all’elenco regionale rimangono aperte in via continuativa e potranno essere effettuate cancellazioni nel caso in cui decadano i requisiti necessari o su richiesta dell’interessato; gli aggiornamenti dell’elenco sul BUR e nel sito istituzionale della Regione Marche saranno realizzati semestralmente al 30 Giugno e al 30 Dicembre di ogni anno. Si precisa che in riferimento alle procedure di selezione dei mediatori, la Regione al fine di soddisfare il fabbisogno di operatori presso il Centro regionale per la mediazione penale regionale, a parità di titoli - i requisiti per l'iscrizione al predetto Albo e lo schema di Domanda sono contenuti nella delibera 983/2009 – si è basata sul numero di anni di esperienza professionale specifica.
DGR n. 982 del 21 giugno 2010, LR n. 11/2002: “Sistema integrato per le politiche di sicurezza e di educazione alla legalità”- linee guida per lo svolgimento delle attività e degli interventi previsti per l’anno 2010 (BUR n. 57 del 02.07.2010)
Nella delibera vengono individuati i criteri per la programmazione ed attuazione delle attività riguardanti il sistema integrato per le politiche di sicurezza e di educazione alla legalità. Queste le principali azioni previste: - realizzazione di un compendio statistico relativo alla criminalità nella Regione Marche (in collaborazione con il Sistema Informativo Statistico); implementazione del sito web www.marchesicure.it dedicato alle politiche integrate di sicurezza promosse dalla e nella regione; convocazione della 5° conferenza regionale sulla sicurezza; sostegno alla progettazione degli interventi degli enti locali, singoli o associati e attuazione di progetti sperimentali (si precisa che verranno definiti successivamente i criteri e le modalità per il finanziamento agli enti locali); partecipazione alle attività e alle iniziative del Forum Europeo per la Sicurezza Urbana; costituzione di un Osservatorio Regionale per le Politiche Integrate di Sicurezza. Il provvedimento prevede un finanziamento complessivo di euro 348.393,40.
DGR n. 940 del 7 giugno 2010, Legge n. 296/2006 - presentazione dei progetti per l'accesso al fondo al cofinanziamento alle Regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano per l'anno 2009 dei progetti attuativi del piano sanitario nazionale (BUR n. 53 del 18.06.2010)
Con questo provvedimento vengono definiti ed approvati i progetti attuativi del piano sanitario nazionale 2009 per l’accesso al fondo di cofinanziamento alle Regioni e alle Province autonome (legge n. 296/2006); la Regione Marche ha chiesto complessivamente allo Stato un cofinanziamento di 14 milioni e 147 mila euro per realizzare sei progetti attuativi mentre la Regione metterà a disposizione 1 milione e 418 mila euro per concretizzare gli interventi. Questi alcuni criteri per l’individuazione dei progetti: - rendere concreta la garanzia costituzionale del diritto alla Salute, nel pieno rispetto degli obiettivi indicati nelle linee guida ministeriali; - continuità all'azione promossa dalla Regione Marche negli anni precedenti; - miglioramento delle reti assistenziali su tutto il territorio, con un preferenza per i progetti già avviati che necessitano di ulteriori risorse, in continuità con le indicazioni del Piano sanitario regionale. Il primo progetto denominato “Riduzione degli accessi al Pronto Soccorso e miglioramento della rete assistenziale” punta a costruire percorsi clinici e sanitari più appropriati per le prestazioni indicate con il codice bianco (quelle non gravi, normalmente trattabili dal medico di famiglia); allo Stato viene chiesto un contributo di 12 milioni di euro, la quota finanziata dalla Regione è pari a euro 600.000,00. Il secondo progetto “Malattie rare”, riguarda la cura delle malattie rare (reti assistenziali per la presa in carico, sviluppo e utilizzo dei percorsi diagnostico-terapeutici, attivazione di un registro regionale), per il quale si chiede una compartecipazione di 257 mila euro e si prevede un finanziamento regionale di 66.000,00 euro. Il terzo progetto ha come obiettivo l’Implementazione della rete Unità Spinale unipolare: viene richiesto un cofinanziamento di 1.600.000 euro con una quota regionale di 472.000,00. Nell’ambito dell’attuazione del programma per la sicurezza nei luoghi di lavoro si inserisce il quarto progetto: “Sostegno al patto per la salute dei luoghi di lavoro”: cofinanziamento richiesto pari ad euro 400.000,00 e 170.000,00 euro messi a disposizione dalla Regione. Per assicurare la promozione di attività di integrazione tra dipartimenti di salute mentale e ospedali psichiatrici giudiziari, è stato presentato un progetto di “Interventi di riabilitazione e reinserimento sociale nelle aree di origine, per persone dimesse ed internate in proroga dall’OPG (ospedale psichiatrico giudiziario)”; cofinanziamento atteso di 150.000,00 euro, finanziamento regionale di 30.000,00 euro. Infine il sesto progetto, “Guadagnare Salute nelle Marche: linee regionali di indirizzo per il sostegno dei programmi di prevenzione e promozione della salute”: richiesti 240.000,00 euro e stanziati 80.000,00 euro.
DGR n. 823 del 17 maggio 2010, Art. 22, commi 1 e 3, LR n. 37/2008 - Nulla osta regionale per il rilascio delle autorizzazioni al funzionamento delle strutture sociali residenziali e semiresidenziali di cui alla LR n. 20/2002 (BUR n. 48 del 04.06.2010)
Con questo provvedimento viene stabilita l’istituzione di una Commissione tecnico – consultiva regionale per il rilascio del nulla osta delle autorizzazioni al funzionamento delle strutture sociali residenziali e semiresidenziali, nel caso in cui venga assicurata la funzionalità ed adeguatezza del servizio. Nella delibera vengono anche individuati i componenti della commissione: Dirigente PF Programmazione sociale e integrazione socio – sanitaria, o suo delegato (in qualità di presidente), funzionari regionali esperti in autorizzazioni al funzionamento delle strutture sociali, di edilizia, di impiantistica e urbanistica; esperti in organizzazione di strutture socio- assistenziali e socio - educative per minori; esperti in organizzazione di strutture socio – assistenziali per disabili, anziani e per adulti in difficoltà; un medico esperto in materia di prevenzione – designato dall’ASUR; infine le funzioni di segreteria sono assicurate da un dipendente del servizio Politiche Sociali. Vengono quindi descritti dettagliatamente i passaggi per il rilascio del nulla osta regionale: il soggetto interessato deve trasmettere al comune un’istanza corredata da una analitica relazione, nella quale vengono evidenziate anche le motivazioni per le quali richiede il nulla- osta; in seguito il Comune, dopo aver accertato la mancanza dei requisiti minimi richiesti dalla normativa vigente regionale, trasmette la documentazione alla Regione (atto di diniego dell’autorizzazione, accompagnato dal parere sulla concedibilità o meno del nulla – osta). A questo punto la Commissione tecnico – consultiva regionale, sulla base delle informazioni raccolte, decide se effettuare apposito sopralluogo sulla struttura e formalizza il parere in un apposito verbale che viene trasmesso al dirigente del Servizio politiche Sociali (entro 120 giorni dall’avvio della procedura da parte del Comune). Come stabilito nella delibera, il dirigente del Servizio Politiche Sociali provvede al rilascio o al diniego del nulla – osta regionale entro 30 giorni, comunicando la decisione anche al soggetto interessato.
DGR n. 448 del 15 marzo 2010, Modifica ed integrazione precedente DGR n. 403/2009 concernente: 'Prosecuzione triennale servizi di sollievo in favore di persone con problemi di salute mentale e delle loro famiglie - Criteri e modalità per la valutazione dei progetti e l'assegnazione delle risorse (BUR n. 28 del 26.03.2010)
Con questo provvedimento la Regione integra la precedente delibera n. 403/2009 riguardante la “prosecuzione triennale dei Servizi di sollievo in favore di persone con problemi di salute mentale e delle loro famiglie – Criteri e modalità per la valutazione dei progetti e l’assegnazione delle risorse”. Queste le modifiche introdotte: - in merito alle modalità di ripartizione del fondo regionale, limitatamente all’anno 2010 si mantiene la modalità di ripartizione del fondo tra le quattro province, specificando che la provincia di Ascoli Piceno fisserà in accordo con la provincia di Fermo, la suddivisione del cofinanziamento (sulla base delle attività svolte in ciascun territorio provinciale); per quanto concerne le modalità di presentazione dei progetti e dell’istruttoria, limitatamente all’anno 2010 si stabilisce che la provincia di Ascoli si faccia carico degli adempimenti previsti nella precedente delibera anche per il territorio di Fermo - in attesa che la provincia di Fermo posso adempiere autonomamente alla gestione del progetto a partire dal 2011. Infine si stabilisce che le nuove modalità di riparto dello stanziamento regionale – che saranno utilizzate a partire dal 2011 – verranno fissate nel corso del 2010.
DGR n. 449 del 15 marzo 2010, “Gestione di Comunità socio – educative – riabilitative residenziali per disabili gravi – Criteri e disposizioni attuative (BUR n. 28 del 26.03.2010)
Il provvedimento indica criteri e disposizioni attuative riguardanti la gestione delle Comunità socio-educative-riabilitative residenziali per disabili gravi, (COSER). In particolare nella delibera vengono fissati: - la retta giornaliera di degenza presso le COSER per ogni utente residente nella Regione Marche è stabilita a 115,00 € ed i criteri di compartecipazione tra gli enti. Il cofinanziamento regionale è pari al 50 per cento della spesa, mentre il restante è così suddiviso: il 25 % viene coperto dai comuni di residenza dei disabili ospiti dedotta la compartecipazione degli ospiti (calcolata sul reddito personale) e il 25 % viene coperto dalle Zone ASUR di appartenenza dei disabili ospiti. L’atto individua inoltre il fabbisogno di una COSER ogni 50 mila abitanti. E’ possibile derogare oltre il tetto dei 50 mila abitanti per le comunità residenziali per disabili finanziate entro il 31.12.2008, con fondi di investimento della Regione, dello Stato dell’UE. Il termine massimo per l’avvio delle comunità già programmate e non ancora attivate alla data di adozione della delibera è fissato al 31 dicembre 2010: decorso tale termine perderanno il diritto al contributo regionale e verranno depennate dall’elenco individuato nel decreto 107/09, lasciando la possibilità di subentro ad eventuali altre strutture. Il finanziamento complessivo previsto per questo intervento è pari a 2.900.000,00 euro.

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