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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Tipo
  Nazionale: - Regionale (MARCHE):
Parole
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REGIONALE (Marche)

DGR n. 318 del 17 febbraio 2010, LR 46/95 – Piano annuale degli interventi di promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani – Indirizzi applicativi per l’anno 2010 e criteri di ripartizione delle risorse finanziarie (BUR n. 23 dl 05.03.2010)
Con questo provvedimento viene approvato il Piano annuale degli interventi di promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani per l’anno 2010 e vengono determinati i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie alle Province; il finanziamento complessivo è di euro 500.000,00. Il documento individua gli indirizzi prioritari per la progettazione: - promuovere l’aggregazione giovanile, in forme organizzate, autogestite o spontanee per favorire l’espressione multiforme della creatività giovanile (inerente attività artistiche, culturali e multimediali); - sviluppare i servizi Informagiovani in modo coordinato e sinergico con i Centri per l’Impiego; - promuovere la collaborazione sistemica con associazioni ed organizzazioni già presenti sul territorio (oppure incentivarne la costituzione); promuovere l’integrazione tra soggetti provenienti da diverse estrazioni sociali, diverse culture e diversi Paesi ed etnie (incentivando la partecipazione dei giovani a scambi interculturali). A tal fine nella delibera si precisa il ruolo delle Amministrazione provinciali: stimolare la progettazione autonoma dei giovani e degli adolescenti; stimolare i Comuni, singoli e associati e le Comunità Montane, alla progettazione in favore dei giovani – dando priorità ai programmi d’intervento proposti dagli Ambiti Territoriali sociali; integrare la progettazione con quella degli Ambiti Territoriali sociali; promuovere opportunità formative e di inserimento lavorativo (attraverso il coordinamento delle attività degli Informagiovani con quelle dei Centri per l’impiego, Orientamento e Formazione). Vengono inoltre definiti i criteri di finanziamento dei progetti (indicando le spese ammissibili e le quote di cofinanziamento dei Comuni e delle Comunità Montane): il 90 % dello stanziamento regionale è destinato alle Province – proporzionalmente al n° di giovani residenti compresi tra 18 e 29 anni- e il restante 10 % è destinato alla realizzazione di iniziative e progetti Regionali; ciascuna provincia a sua volta impiega il 90 % delle risorse per i progetti presentati dai Comuni, dalle Comunità Montane e dagli Ambiti Territoriali e il restante 10 % per progetti proposti e gestiti direttamente da giovani. Il termine di scadenza per la presentazione delle domande alle Amministrazioni Comunali è fissato al 31 dicembre 2010; entro il 15 giugno 2010 invece le Amministrazioni Provinciali devono far pervenire alla Regione (PF Cooperazione Territoriale, Politiche Giovanili e Sport della Regione Marche, una relazione dettagliata sull’utilizzo dei fondi impiegati nell’anno 2009).
DGR n. 242 del 9 febbraio 2010, Approvazione del profilo professionale di base per “Mediatore interculturale” e del relativo standard formativo (BUR n. 20 del 26.02.2010)
Nel provvedimento viene individuato il profilo professionale e formativo del mediatore interculturale. Queste le principali indicazioni: lo standard minimo di durata dei corsi di formazione per il rilascio della qualifica di mediatore interculturale è fissato in 500 ore; l’inserimento nel Tabulato regionale delle qualifiche il codice per identificare il profilo professionale e formativo di base del Mediatore Interculturale; l’attribuzione all’Ente di Formazione della responsabilità del riconoscimento di crediti formativi (in ingresso o di percorso). Nell’allegato A alla delibera viene predisposta una descrizione sintetica del profilo professionale del mediatore interculturale, definito come operatore sociale che funge da tramite tra la popolazione immigrata e i servizi pubblici di primo contatto, per facilitare la comunicazione tra individuo, famiglia e comunità al fine di promuovere l’integrazione sociale dei cittadini immigrati. Sono quindi anche descritte finalità e criteri di accesso al corso di formazione finalizzato alla professionalizzazione di giovani e adulti, immigrati extracomunitari e comunitari in possesso di titolo di studio di scuola secondaria superiore e residente da almeno tre anni in Italia; il percorso prevede attività per acquisizione di competenze volte a: analizzare bisogni e risorse dell’utente immigrato, analizzare il contesto di intervento (informazioni sui servizi territoriali, prevenzione dei conflitti); orientare il cittadino straniero: promuovendo le identità dei singoli nel rispetto delle differenze; progettare iniziative e strumenti di integrazione culturale all’interno dei differenti contesti di vita; mediare tra immigrati e istituzioni (affiancando le équipe sociosanitarie, educative-culturali, formative, partecipando a momenti di raccordo fra servizi e volontariato…).
DGR n. 267 del 9 febbraio 2010, Approvazione dello schema di convenzione tra Regione Marche e Associazione di Volontariato Marche (AVM) per il sostegno alle attività inerenti le organizzazioni di volontariato e i comitati di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute previsti all'art. 24 della LR 13/03 (BUR n. 20 del 26.02.2010)
Con questa delibera viene approvato lo schema di convenzione tra la Regione Marche e l’Associazione di Volontariato Marche (AVM) per il sostegno alle attività inerenti le organizzazioni di volontariato e i comitati di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute. In base a tale accordo, il Centro Servizi per il Volontariato si impegna a collaborare con la struttura regionale competente nella verifica della permanenza dei requisiti delle organizzazioni di volontariato iscritte nel Registro regionale; a raccogliere e trasmettere i dati gestiti dall’Osservatorio Regionale per le Politiche Sociali al fine delle previste rilevazioni periodiche di carattere statistico; a sostenere le attività affidate all’Osservatorio Regionale del volontariato e ai comitati di partecipazione ai cittadini alla tutela della salute, per la programmazione e la pianificazione socio–sanitaria regionale, aziendale e territoriale, lo svolgimento di attività di verifica e di controllo sulla gestione dei servizi sanitari e il monitoraggio delle condizioni di accesso e di fruibilità dei servizi sanitari. La convenzione ha durata sino al 31 dicembre 2010 e viene rinnovata tacitamente di anno in anno, qualora una delle parti non comunichi all’altra la propria diversa volontà in proposito entro i 90 giorni precedenti alla scadenza.
DGR n. 227 del 9 febbraio 2010, Integrazione scolastica degli alunni con disabilità - Approvazione schemi di accordo con programma tra gli Enti competenti e relativa modulistica - Avvio corso di formazione sull'ICF (BUR n. 20 del 26.02.2010)
Con questa delibera è stato approvato uno schema di accordo regionale in merito alle modalità e ai criteri per l’accoglienza e la presa in carico dell’alunno con disabilità; l’accordo prevede un documento da sottoscrivere tra Regione Marche, Direzione Scolastica regionale, l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e l’UPI (Unione delle Province d’Italia) circa le rispettive competenze e ruoli in materia di alunni disabili e un altro da sottoscrivere in ciascuna provincia marchigiana tra provincia, ambiti sociali, zone ASUR e USP (ufficio scolastico provinciale). Le finalità del progetto riguardano la qualificazione e l’adozione di interventi di integrazione scolastica, sociale e sanitaria, validi per tutti i territori coinvolti, riguardo l’organizzazione e il perfezionamento dei percorsi di integrazione della persona disabile sia nel contesto famigliare, che in quello sociale, attraverso la formazione scolastica e professionale. Come disposto negli Allegati la Regione, la Provincia e il Comune, la scuola, gli insegnanti (curriculari e di sostegno), gli operatori e le famiglie agiscono in sinergia secondo ruoli e compiti ben definiti nel rispetto di un progetto comune, per favorire l’integrazione e sviluppare l’autonomia e la crescita della persona disabile, dalla formazione scolastica alla vita professionale. La Regione Marche si impegna nell’incrementare e migliorare i servizi già esistenti (UMEE, UMEA, e D.S.M.), e a fornirne altri (corsi di formazione, ect.); l’ufficio Scolastico Regionale si impegna nel mettere in pratica le direttive regionali con l’incremento degli insegnanti di sostegno e con l’istituzione di un Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale (G.L.I.P.); l’Unione delle Province (UPI) e quella dei Comuni (ANCI), nei rispettivi ambiti di competenza, si impegnano a creare e migliorare le condizioni di intervento per favorire e diramare l’azione di coordinamento e promozione del progetto. Nell’allegato B è contenuto lo schema di Accordo di Programma per le scuole della Provincia, dove vengono specificati le finalità, i destinatari, le modalità di accoglienza degli alunni disabili, in base all’accertamento diagnostico, compresi i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA); è specificato il ruolo e l’intervento degli insegnanti di sostegno e dei collaboratori scolastici; il valore e le finalità del Piano educativo e della programmazione didattica individualizzata, che implica una collaborazione fra scuola, famiglia e enti locali (UMEE e UMEA). Negli Allegati C e D sono contenute schede per l’individuazione e la definizione dell’handicap (diagnosi funzionale e clinica) e in Allegato E il Protocollo di Accoglienza.
DGR n. 229 del 9 febbraio 2010, Proroga sperimentazione di piani personalizzati di 'Vita indipendente' a favore di persone con grave disabilità motoria di cui alla precedente deliberazione n. 831/2007 (BUR n. 20 del 26.02.2010)
La delibera stabilisce la proroga della sperimentazione definita con provvedimento 831/2007 dei piani personalizzati di Vita Indipendente a favore di persone con grave disabilità motoria, precisando che le azioni per gli utenti già individuati dovranno concludersi entro il 30 aprile 2011; viene inoltre predisposta la ripartizione tra i comuni di residenza degli utenti del cofinanziamento regionale pari a 302.242,23 € destinato a alla proroga della sperimentazione.
DGR n. 274 del 9 febbraio 2010, Rete oncologica regionale marchigiana (R.O.RE.M.): obiettivi e linee di indirizzo per la realizzazione della rete oncologica (BUR n. 20 del 26.02.2010)
Il documento fissa obiettivi e metodologia di realizzazione della Rete oncologica regionale marchigiana (R.O.RE.M.), per lo sviluppo di un sistema integrato di rete ospedaliera e territoriale, attraverso la definizione degli assetti organizzativi, tecnologici e informatici. Come previsto dal Piano Sanitario Regionale 2007/2009, sono state raccolte informazioni necessarie per una completa analisi della realtà oncologica regionale (situazione delle prestazioni erogate, assessment organizzativo, tecnologico e strutturale), per l’individuazione delle criticità e punti di forza e conoscere le differenze esistenti tra zona e zona (sia in termini si carenze che di progettualità). I dati statistici riferiti alla popolazione marchigiana indicano che complessivamente su 1.518.780 abitanti si attendono circa 8049 nuovi casi di tumore/anno (5,3/100). Il documento definisce gli obiettivi principali della rete oncologica: garantire una buona qualità di vita al malato e ai familiari, attuare una presa in carico globale, sviluppare la ricerca traslazionale, razionalizzare le risorse finanziarie al fine della sostenibilità economica, coinvolgere direttamente i medici di medicina generale, sviluppare le cure palliative e la terapia del dolore, riconoscere l’importanza della riabilitazione per i malati di cancro, coinvolgere le associazioni di volontariato e no profit. Sono inoltre definite le attività cliniche assistenziali da mettere in rete con lo scopo di uniformare gli interventi nelle singole strutture e nel territorio regionale in merito a: analisi del fabbisogno, individuazione delle competenze e delle tecnologie disponibili e dei presidi chirurgici, valutazione dei percorsi diagnostici terapeutici e garanzia della continuità assistenziale (Hospice/territorio/cure domiciliari); in particolare con questa rete si intende uniformare da subito le procedure diagnostiche (strumentale ed istologica), le strategie terapeutiche chirurgiche, gli interventi per il miglioramento della qualità della vita del paziente oncologico.
DGR n. 2115 del 14 dicembre 2009, Organizzazione dell’anagrafica sanitaria regionale unica per l’identificazione univoca su tutto il territorio regionale del cittadino iscritto al servizio sanitario (BUR n. 122 del 29.12.2009)
Con questo provvedimento vengono definite modalità ed obiettivi dell’istituzione di un’Anagrafe Centralizzata del sistema sanitario regionale, al fine di realizzare una identificazione univoca degli assistiti per tutta la Regione, con riferimento agli interventi del CUP regionale (Centro Unico Prenotazione), le azioni di screening preventivo sulla popolazione, la mobilità (virtuale) conseguente dalla organizzazione di una rete di servizi di assistenza. Tale impianto organizzativo, che si inserisce nell’ambito degli interventi per un’idonea emissione della tessera sanitaria (TS) e dell’aggiornamento del binomio cittadino – informazioni, prevede la collaborazione di molti soggetti: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Giunta Regionale, Servizio Salute della Giunta Regionale, ASUR (Azienda Sanitaria Unica Regionale), ARS (Agenzia Sanitaria Regionale), ZZTT (zone Territoriali), Comuni, A.O. (Aziende Ospedaliere – Ospedali riuniti Ancona e S. Salvatore di Pesaro), INRCA (Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani). Si predispongono due livelli di programmazione operativa: livello regionale (attività di relazione con il Ministero Economia e Finanza e ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali assistenza tecnica e manutenzione degli impianti tecnologici e dei sistemi applicativi necessari alla conduzione della Anagrafica Regionale, predisposizione di una prima fase di formazione degli operatori delle ZZTT) e livello aziendale – zonale (procedura di aggiornamento delle informazioni sanitarie dell’anagrafica dell’assistito nell’ambito del sistema applicativo in uso presso la ZT). Nella delibera vengono descritte infine i flussi informativi per la realizzazione dell’anagrafica – in doppia direzione, da un verso ricevono gli aggiornamenti della basi dati delle ZZTT, li convogliano tramite il sistema ANAG-ASUR, alla regione (ARS) e al MEF; dall’altro verso indirizzano il flusso elaborato a sua volta dal MEF verso le strutture regionali (ARS) e da qui verso le strutture aziendali (ASUR/ZZTT) - ; il nucleo informativo della base dati anagrafica che identifica il soggetto-cittadino (cognome, nome, data di nascita, località di nascita, sesso, codice fiscale): la gestione del flusso delle esenzioni e del flusso delle informazioni relative ai cittadini Stranieri Temporaneamente Presenti).
Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione IPAB, infanzia, famiglia e gestione di Albi e registri sociali n. 107 del 11/12/2009, L.R. 9/03 – contributi agli enti capofila degli ATS per la realizzazione del programma territoriale dei servizi per l’infanzia, l’adolescenza e il sostegno alla genitorialità – Cap. 53007103 e 1.000.000,00 – Bilancio 2009 (BUR n. 121 del 24.12.2009)
Con questo provvedimento la Regione stabilisce il finanziamento complessivo pari a 1.000.000,00 euro da assegnare ai Comuni capofila degli ATS per la realizzazione dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza e il sostegno alla genitorialità, da ripartire sulla base dei seguenti parametri: 40 % del fondo sulla base del numero dei bambini residenti nella fascia d’età 0-12; 30 % del fondo sulla base del numero dei ragazzi residenti nella fascia d’età 13-17; 30 % del fondo sulla base della dimensione territoriale d’ambito (in allegato una tabella che riporta le somme da destinare ai Comuni capofila: Comune di Pesaro € 71.904,37,C.M. del Catria e del Nerone – Cagli € 24.926,24,Comune di Urbino € 39.042,21; C.M. del Montefeltro "Zona B"-; Carpegna € 21.000,30; Comune di Fano € 63.940,13; Comune di Fossombrone € 24.890,95; Comune di Senigallia € 48.964,77; Comune di Jesi € 70.693,52; Comune di Fabriano € 38.749,59; Comune di Ancona € 47.554,81; Comune di Chiaravalle € 37.056,30; Comune di Osimo € 45.115,85; Comune di Civitanova Marche € 69.111,98; Comune di Macerata € 56.250,38; C.M. Monti Azzurri "Zona L"€ 34.725,93; C.M. Alte Valli del Potenza e dell'Esino "Zona H" € 31.834,28;C.M. di Camerino € 29.384,99; Comune di Fermo € 68.033,63; Comune di Porto Sant'Elpidio € 25.860,05; Comune di San Benedetto del Tronto € 59.447,06;Comune di Ascoli Piceno € 51.553,48; Unione dei Comuni Vallata del Tronto € 20.051,19; Comunità Montana dei Sibillini € 19.907,99). Questi gli interventi ammessi a finanziamento: centri per l’infanzia (senza pasto e sonno), spazi per bambini, bambine e famiglie, centri di aggregazione per bambini, bambine e adolescenti; servizi itineranti; servizi domiciliari di sostegno alle funzioni educative familiari, servizi itineranti, servizi domiciliari di sostegno alle funzioni educative familiari; servizi di sostegno alle funzioni genitoriali. Si stabilisce che il coordinatore d’Ambito deve inviare entro e non oltre il 28 febbraio 2010 il programma di attuazione dei servizi, approvato dal Comitato dei Sindaci; entro il 31 luglio 2010 la Relazione di attuazione dei servizi e entro il 31 dicembre 2010 la certificazione delle spese sostenute; ogni Ambito inoltre deve assicurare la compartecipazione alla spesa complessiva per il 30 % del finanziamento. In allegato: la scheda per la redazione del Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e di sostegno alla famiglia, la scheda di monitoraggio, la certificazione di spesa del programma di attuazione.
DGR n. 2064 del 7 dicembre 2009, L.R. 18.12.2001 n. 34 art. 5 - Aggiornamento del tariffario regionale e corrispettivi per l’affidamento dei servizi, da parte delle amministrazioni pubbliche e degli organismi pubblici, alle cooperative sociali e loro consorzi (BUR n. 119 del 18.12.2009)
Il provvedimento definisce l’aggiornamento del Tariffario regionale e dei corrispettivi, che figureranno come base d’asta nelle gare d’appalto per l’affidamento dei servizi alle cooperative sociali e ai consorzi da parte delle amministrazioni pubbliche. In allegato, i tariffario con dati relativi alla variazione economica 2010 dei corrispettivi orari – distinti in base, festivo e con indennità di turno – per le diverse tipologie di operatori, che sono elencati con riferimento a categoria, posizione economica, mansione, tipo di cooperativa; tra questi il corrispettivo per l’educatore professionale è di 22,28 euro (25,62 per l’estivo, 25,54 con indennità di turno) e per l’operatore socio sanitario operante in servizi e strutture sociosanitarie 19,13 euro (22,00 euro per il festivo e 21,93 con indennità di turno). Viene inoltre definito il corrispettivo per il rimborso chilometrico pari a 1/5 del costo della benzina verde da assumere a riferimento delle amministrazioni pubbliche nei casi di servizi territoriali e/o domiciliari. Infine la delibera contiene la tabella relativa al servizio di coordinamento per i servizi territoriali o domiciliari (con riferimento al rispettivo monte ore settimanale di servizio): 5 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio da 150 a 200 ore, 10 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio da 201 a 300 ore, 15 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio da 301 a 400 ore, 20 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio da 401 a 500 ore, 25 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio da 501 a 600 ore, 30 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio da 601 a 700 ore, 38 ore di coordinamento per un monte ore settimanale di servizio di oltre 701 ore.
DGR n. 56 del 18 gennaio 2009, Accordo per l'anno 2009 con le case di cura private monospecialistiche del settore neuro-psichiatrico della Regione Marche (BUR n. 9 del 29.01.2010)
L’accordo disciplina per l’anno 2009 il rapporto con le Case di Cura monospecialistiche del settore neuro-psichiatrico, provvisoriamente accreditate della regione Marche. In base a tale accordo il tetto economico riconosciuto per le prestazioni erogate in regime di mobilità passiva, per il solo 2009 corrisponde al valore delle stesse in base alla TUC (tariffa unica convenzionale) 2009 più l’80% del differenziale tra tariffa Marche e tariffa TUC per l’attività codice 60 (lungodegenza), il 40% dello stesso differenziale per l’attività codice 40 (psichiatria) ed il 30% per l’attività codice 56 (recupero e riabilitazione funzionale); si specifica che tale riconoscimento non determina un automatismo per l’anno 2010, né per gli anni precedenti. Si stabilisce inoltre che per la remunerazione delle prestazioni erogate un regime di mobilità attiva, saranno liquidati gli addebiti fino al 90% del valore della produzione in mobilità attiva extraregionale delle Casa di Cura per l’anno 2008; il saldo fino al 100 % del valore della produzione in mobilità attiva 2008 sarà invece erogato entro il 31/12/2010 e il rimanente importo entro il 30/06/2011. Si precisa che il Servizio Salute e l’Agenzia Regionale Sanitaria e le Zone Territoriali si impegnano a comunicare le contestazioni effettuate dalle altre regioni sia relativamente ai dati anagrafici che ai controlli di appropriatezza previsti dal Testo unico della mobilità sanitaria (sia per le prestazioni erogate in regime di mobilità attiva, che passiva).

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