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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Tipo
  Nazionale: - Regionale (MARCHE):
Parole
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REGIONALE (Marche)

DGR n. 1493 del 27 novembre 2008, LR n. 25/2008 “Assestamento del bilancio 2008”, articolo n. 37 “Fondo regionale per la non autosufficienza” – Attuazione adempimenti (BUR n. 105 del 7.11.2008)
Con questo provvedimento la Regione stabilisce di assegnare per l’anno 2008 i due dodicesimi (2/12) del Fondo annuale per la non autosufficienza alla Azienda Sanitaria Unica Regionale, come indicato nel Protocollo regionale sulla attuazione degli indirizzi nel settore delle politiche sociali e socio – sanitarie (giugno 2008): la quota è pari a 1.083.333,33 euro (sul totale 6.500.000,00 euro del fondo regionale annuale per la non autosufficienza). Viene definita anche la distribuzione dei fondi per Zone Territoriali: 128.188,40 alla ZT 7 di Ancona, 999.407,29 alla ZT 11 di Fermo, 75.861,16 alla ZT 13 di Ascoli, 94.411,48 euro alla ZT 9 di Macerata, 83.8666,58 alla ZT 1 di Pesaro, 74.082,06 euro alla ZT 2 di Urbino, 87.248,28 euro per la ZT 5 di Jesi. I criteri di ripartizione del Fondo annuale per la non autosufficienza: 4.500.000,00 per la residenzialità e 2.000.000,00 per la domiciliarità. La delibera stabilisce inoltre alcuni compiti per il Direttore Generale dell'ASUR: predisporre un Piano attuativo locale (Zona Territoriale) per assegnare le risorse assegnate finalizzate al convenzionamento di Posti Letto aggiuntivi in Residenze Protette e le risorse assegnate finalizzate ad incrementare l'assistenza domiciliare; stabilire un calendario di attuazione del percorso per gli anni 2008/2009 degli adempimenti collegati al Fondo per la non autosufficienza; presentare alla Regione dei Piani attuativi locali per residenzialità e domiciliarità, aggiornamento, a cura dell'Unità Valutativa Integrata, dello stato di bisogno assistenziale dei soggetti ospitati in residenze protette autorizzate al fine di rideterminare l'appropriatezza del livello assistenziale e avviare l'ottemperamento del debito informativo, sottoscrizione delle nuove convenzioni (una per ogni Residenza Protetta convenzionata, entro l'1 marzo 2009); istituzione di Tavoli di monitoraggio (uno regionale e uno per ogni Zona Territoriale) sull'attuazione dell'accordo; coinvolgere le Cabine di Regia per l'Integrazione socio-sanitaria e per l'Assistenza territoriale a produrre il documento base per la modifica delle "Linee guida regionali per le cure domiciliari"; istituire un gruppo di lavoro per la costruzione del sistema tariffario complessivo della residenzialità e semiresidenzialità (anziani, disabilità, salute mentale, dipendenze patologiche) costituito dal Dirigente del Servizio Salute, dal Dirigente del Servizio Politiche Sociali, dal Direttore Generale dell'Agenzia Regionale Sanitaria e da loro collaboratori da essi indicati, affidando ad ogni servizio le competenze specifiche.
Legge regionale n. 31 del 11 novembre 2008, Interventi per la valorizzazione della funzione sociale ed educativa svolta dagli oratori e dagli enti religiosi che svolgono attività similari (BUR n. 108 del 20.11.2008)
Con questa delibera la Regione ha predisposto alcuni interventi per valorizzare il ruolo educativo, formativo, aggregativo e sociale svolto, nella comunità locale delle attività di oratorio o enti religiosi che svolgono azioni similari - parrocchia, dagli altri enti ecclesiastici della Chiesa cattolica, dalle associazioni nazionali cattoliche degli oratori, nonché dagli enti appartenenti ad altre confessioni religiose - attraverso la promozione dei principi di sussidiarietà, cooperazione, partecipazione, per favorire la promozione, l’integrazione, l’interculturalità, lo sviluppo e la crescita armonica dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani ed a prevenire, eliminare o ridurre situazioni di bisogno e di esclusione individuale e familiare (in stretto rapporto con le famiglie). Vengono quindi assegnati finanziamenti ai Comuni associati negli ambiti territoriali sociali, per la concessione di contributi ai soggetti che intendono presentare progetti volti alla valorizzazione della funzione sociale ed educativa svolta dagli oratori e dagli enti religiosi: - la formazione degli operatori; - lo svolgimento di ricerche e sperimentazione di attività e metodologie d’intervento, soprattutto a carattere innovativo; - la realizzazione di percorsi di integrazione e di recupero a favore di soggetti a rischio di emarginazione sociale, di devianza in ambito minorile o giovanile, di disabilità. Si precisa che la Regione, gli Enti locali, le Comunità montane e le Aziende sanitarie delle Marche possono concedere in comodato beni mobili ed immobili a favore dei soggetti che propongono i progetti. Il finanziamento complessivo previsto per il 2008 è di euro 450.000,00.
Legge regionale n. 32 del 11 novembre 2008, Interventi contro la violenza sulle donne (BUR n. 108 del 20.11.2008)
Il provvedimento prevede misure per garantire alle vittime della violenza ed ai loro figli minori un sostegno per consentire loro di recuperare la propria autonoma individualità e di riconquistare la propria libertà nel pieno rispetto della riservatezza e dell’anonimato. Come indicato in premessa al documento, per violenza di genere si intende qualsiasi forma di violenza rivolta contro le donne in ragione della loro identità di genere, indipendentemente dall’orientamento politico, religioso o sessuale delle vittime: sono comprese anche la violenza sessuale e qualsiasi forma di persecuzione o violenza fisica, psicologica ed economica che un uomo esercita su una donna in ambito familiare o lavorativo. Questi gli interventi previsti: promuovere iniziative di prevenzione della violenza sulle donne, anche attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, la diffusione della cultura della legalità e del rispetto dei diritti nella relazione tra i sessi; assicurare alle donne che subiscono atti di violenza, ivi compresa la minaccia di tali atti e le molestie, il diritto ad un sostegno per consentire loro di recuperare e rafforzare la propria autonomia, materiale e psicologica, la propria integrità fisica e dignità; garantire adeguata accoglienza, protezione, solidarietà, sostegno e soccorso alle persone vittime di violenze fisiche, sessuali e psicologiche, di persecuzioni o vittime di minaccia di tali atti, indipendentemente dalla loro cittadinanza; promuovere e sostenere l’attività dei centri antiviolenza; promuovere la formazione specifica di operatori e favorire l’emersione del fenomeno della violenza anche attraverso la pubblicazione dei dati raccolti dall’osservatorio delle politiche sociali. Al fine di coordinare e monitorare tali azioni, viene istituito presso la Regione Marche il Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, con il compito principale di garantire il dialogo e confronto fra le istituzioni e la società in materia di prevenzione e contrasto alle molestie e alla violenza di genere.
DGR n. 1546 del 10 novembre 2008, LR 46/95 - Piano annuale degli interventi di promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani - Indirizzi applicativi per l'anno 2008 e criteri di ripartizione delle risorse finanziarie - Importo euro 407.152,67 cap. 53007127 bilancio 2008 (BUR n. 109 del 21.11.2008)
Con questa delibera viene approvato il Piano annuale degli interventi di promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani per l’anno 2008. Gli interventi sono finalizzati alla promozione e partecipazione sociale ed il benessere individuale die giovani, alla promozione di forme associative ed aggregazioni formali ed informali, alla creazione dei presupposti per l’acquisizione di identità, competenza ed autonomia dei giovani. Sono quindi indicate delle linee generali per i progetti da presentare, individuando gli obiettivi: - promozione e aggregazione giovanile, in forme organizzate, autogestite o spontanee; - sviluppo dei servizi Informagiovani; - promozione della collaborazione sistemica con associazioni ed organizzazioni già presenti nel territorio; - promozione ed integrazione tra soggetti provenienti da diverse estrazioni sociali, diverse culture, diversi Paesi ed etnie. Come precisato nel provvedimento, le amministrazioni provinciali devono svolgere una funzione di supporto e coordinamento alla progettazione autonoma dei giovani, nei programmi di intervento dei Comuni (singoli o associati), delle Comunità montane, degli Ambiti Territoriali, Informagiovani e Centri per l’Impiego. Il finanziamento complessivo è pari a euro 407.152,67, così ripartito: il 90 % tra le Province, proporzionalmente al numero di giovani residenti di età compresa tra i 18 e 29 anni; il 10 % per iniziative e progetti regionali o per il sostegno di attività di rilievo regionale realizzate da altri soggetti pubblici o privati. Ciascuna provincia ripartisce a sua volta tale stanziamento per impegnare i progetti presentati dai Comuni singoli o associati, dalle Comunità montane o dagli Ambiti territoriali (90%) e per progetti proposti o gestiti direttamente dai giovani (10%).
DGR n. 1544 del 10 novembre 2008, Attuazione del Piano sociale 2008 – 2010 – Approvazione dell’accordo circa i criteri di riparto agli enti locali e ambiti territoriali sociali del Fondo unico per le politiche sociali (BUR n. 109 del 21.11.2008)
Il provvedimento definisce i criteri di riparto alle amministrazioni comunali ed agli Ambiti Territoriali Sociali del Fondo Unico Nazionale per le Politiche Sociali per gli interventi socio – assistenziali da assegnare a: amministrazioni comunali, ambiti Territoriali Sociali e una parte da destinare all’utilizzo diretto da parte dell’amministrazione regionale. Vengono indicate quindi le percentuali di ripartizione: per il 2008 il 100% è assegnato alle amministrazioni comunali. Per il 2009: l’85% alle amministrazioni comunali e il 15 % agli Ambiti territoriali Sociali; - per il 2010 il 65 % alle amministrazioni comunali e, il 30 % agli Ambiti Territoriali Sociali e il 5 % agli Ambiti Territoriali Sociali che prevedono (nel biennio 2008 –2010) azioni di rafforzamento istituzionale a livello di programmazione e di gestione associata dei servizi (istituzione Unione Comuni, sottoscrizione di una Convenzione intercomunale, esistenza ed operatività di un Consorzio o di un’Azienda Speciale Consortile o di un’Azienda pubblica di Servizi alla Persona); - per il 2011 il 50 % alle amministrazioni comunali, il 40 % agli Ambiti territoriali Sociali e il 10 % che prevedono azioni di rafforzamento istituzionale a livello di programmazione e di gestione associata dei servizi. Si precisa inoltre che l’importo complessivo annuale delle risorse così ripartite, è dato dalla somma dello stanziamento determinato dalla legge finanziaria annuale per la Legge regionale n. 43 del 1988 (“Norme per il riordino delle funzioni di assistenza sociale di competenza dei comuni, per l'organizzazione del servizio sociale e per la gestione dei relativi interventi nella regione") e da una quota pari almeno al 30 % delle risorse finanziarie trasferite dalla Stato quale Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (come indicato nella Legge n. 328 del 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali").
Legge regionale n. 28 del 13 ottobre 2008, Sistema regionale integrato degli interventi a favore dei soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria ed a favore degli ex detenuti (BUR n. 99 del 23.10.2008)
Con questa legge si intende promuovere interventi a favorire delle persone ristrette negli istituti penitenziari o in esecuzione penale esterna e dei minorenni sottoposti a procedimento penale, al fine di favorire il minor ricorso possibile alle misure privative della libertà, e di garantire il recupero ed il reinserimento sociale. Il servizio di coordinamento, programmazione degli interventi è affidato al Comitato regionale istituito presso la Regione, convocato almeno quattro volte l’anno e composto da: assessore alle politiche sociali, assessore alla salute, un rappresentante dei centri per l’impiego, un rappresentante delle cooperative sociali con competenze specifiche nel settore, un rappresentante della conferenza regionale volontariato giustizia, i coordinatori d’ambito dove si trovano istituti penitenziari, un esperto nel settore degli interventi. Come definito nel documento, la realizzazione e gestione degli interventi spetta invece agli enti locali (gli ambiti territoriali nel cui territorio ha sede un istituto penitenziario), mentre le competenze di tutela della salute sono affidate all’ASUR; tutti i soggetti si impegnano a promuovere il coinvolgimento del terzo settore, in particolare delle organizzazioni di volontariato. Vengono individuate le principali aree di intervento: facilitare l’accoglienza dei nuovi giunti negli istituti e le dimissione dei detenuti per favorire il reinserimento sociale degli ex-detenuti e prevenire la recidiva; tutela della salute garantire l’istruzione formale e informale (educazione culturale, fisica, sanitaria); garantire il diritto al lavoro e alla formazione professionale; realizzare iniziative culturali negli istituti e il sostegno delle biblioteche; supporto alle famiglie; promozione delle misure alternative alla detenzione; programmazione degli interventi a favore dei minorenni sottoposti a procedimento penale, favorendo una politica coordinata e strategie interistituzionali; favorire l’inserimento nelle strutture di tipo comunitario; promozione di attività di mediazione, anche attraverso il centro per la mediazione penale minorile delle Marche.
DGR n. 1311 del 6 ottobre 2008, Approvazione dello schema di protocollo d'intesa per la tutela dei diritti all'istruzione ed al mantenimento delle relazioni affettive ed amicali dei minori ricoverati presso il Presidio Ospedaliero di Alta Specializzazione "G. Salesi" (BUR n. 98 del 17.10.2008)
Con questo provvedimento viene approvato lo schema di protocollo d’intesa tra la Regione Marche, l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, il Presidio Ospedaliero di alta specializzazione G. Salesi, il comune di Ancona, la ditta Aethra Telecomunicazioni, la Ditta Fastnet, la Telecom Italia, l’Associazione patronesse per il bambino Spedalizzato, l’Associazione Italiana Genitori (A. Ge), l’Amblat (Associazione Marchigiana Bambini Affetti da Leucemie o Tumori), l’IRRE Marche, l’Istituto Scolastico Comprensivo Ancona Centro per la tutela dei diritti all’istruzione ed al mantenimento delle relazioni affettivi ed amicali dei minori ricoverati presso il Presidio Ospedaliero di Alta Specializzazione “G. Salesi”. In base a tale convenzione, ogni soggetto firmatario si impegna a confermare i propri compiti e seguire le modalità operative individuate: la Regione si impegna a garantire il finanziamento e favorire e potenziare le condizioni necessarie affinché i bambini ed i ragazzi malati non interrompano i legami con l’ambiente scolastico e trovino occasioni di socializzazione; l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche si impegna a garantire l’attuazione del diritto allo studio dei bambini e preadolescenti ospedalizzati (confermando i posti di scuola materna, primaria e secondaria di I° e II° grado autorizzati nel a.s. 2005/2006), il Presidio Ospedaliero di alta specializzazione G. Salesi definisce un programma di interventi per garantire i locali, le attrezzature, l’utilizzo degli spazi, la collaborazione del personale medico e psico-socio-assistenziale, la fornitura di ogni utile supporto logistico per strumenti telematici e tecnologici…; il comune di Ancona si impegna a riunire almeno tre volte l’anno il Comitato Tecnico Operativo costituito dai soggetti firmatari e a coordinare le attività previste dall’Intesa; la ditta Aethra Telecomunicazioni a fornire prodotti e servizi per la Real Time Comunicatio e per il corretto uso degli apparati per la comunicazione integrata (audio, video, dati); la Ditta Fastnet a fornire servizi e prodotti per l’infrastruttura di rete; la Telecom Italia a fornire consulenza sui servizi di telecomuncazione; l’Associazione patronesse per il bambino Spedalizzato a realizzare interventi integrativi con operatori scolastici, ospedalieri per attività ludiche e ricreative e a favorire il coinvolgimento dei genitori e degli alunni; l’Associazione Italiana Genitori (A. Ge) si impegna a costruire un’alleanza educativa tra genitori e insegnanti per un’offerta collaborativi finalizzata al miglioramento qualitativo dei processi formativi e comportamentali dei ragazzi attraverso un gruppo di educatori volontari; l’Amblat (Associazione Marchigiana Bambini Affetti da Leucemie o Tumori) a diffondere la cultura della tele-didattica; l’IRRE Marche a fornire la consulenza per il monitoraggio e la documentazione dell’attività inerente al Progetto di teledidattica; l’Istituto Scolastico Comprensivo Ancona ad ampliare la propria offerta formativa, attuando interventi personalizzati a favore dei minori ricoverati presso il Presidio Ospedaliero di Alta Specializzazione.
DGR n. 1309 del 6 ottobre, LR 34/01 art.7 – Criteri per l’ammissione e modalità di concessione del contributo regionale per il sostegno alle cooperative sociali – Revoca DGR n. 1210/2007 (BUR n. 98 del 17.10.2008)
La delibera definisce i criteri di ripartizione delle risorse destinate alle cooperative sociali di tipologia “B” iscritte all’albo regionale delle cooperative sociali: sono ammesse a contributo tutte le spese sostenute dalle cooperative per la retribuzione dei soggetti svantaggiati che risultano in organico nell’anno di riferimento. Vengono anche individuati i criteri di priorità degli interventi ammessi a contributo: in via prioritaria: 1) l’assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato di soggetto con patologia psichiatrica; in via secondaria: 2) l’assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato di persona svantaggiata – individuata dalla L. 381/91; 3) l’assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato di soggetto con patologia psichiatrica e infine 4) l’assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato di persona svantaggiata – individuata dalla L. 381/91. Il finanziamento complessivo è pari a 212.909.18 euro: di cui il 70 % per finanziare le richieste prioritarie, e il 30% per finanziarie le altre richieste ammissibili; il contributo regionale assegnabile non può superare la percentuale massima dell’80% della spesa ammissibile (fino al tetto massimo di 30.000,00 euro)..
DGR n. 1399 del 20 ottobre 2008, Attuazione del protocollo d'intesa tra Regione Marche e Ministero della Giustizia in materia penitenziaria e post-penitenziaria - Definizione dei criteri di ripartizione delle risorse per aree d'intervento (BUR n. 102 del 31.10.2008)
Il provvedimento definisce i criteri di ripartizione delle risorse destinate all’assistenza penitenziaria e post – penitenziaria pari a euro 242.582,00. Il finanziamento complessivo è così ripartito: l’85% tra gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) ove si trovano Case Circondariali o Case di Reclusione – attraverso i relativi comuni capofila: di cui il 70% a favore di popolazione detenuta al 30/06/08 e 30% alla popolazione complessiva residente al 01/01/2006; il 15 % all’Ambito Territoriale sociale di Pesaro, a destinazione vincolata, come contributo per il sostegno delle attività di accoglienza residenziale educativa di detenuti ammessi a misure alternative ed ex-detenuti presso strutture di rilievo regionale (il contributo non può comunque superare l’80% del costo annuo complessivo della struttura). Vengono inoltre individuati i progetti e le aree di intervento finanziabili: servizi per detenuti in esecuzione penale esterna, interventi specifici per detenuti stranieri, interventi a favore dei minorenni soggetti a procedimento penale, formazione professionale ed inclusione lavorativa per detenuti ed ex detenuti; rapporti con il mondo esterno ed inclusione sociale. Si precisa che i progetti degli Ambiti Territoriali devono prevedere la collaborazione e l’integrazione degli Enti Locali, dell’Amministrazione della Giustizia e del Terzo Settore e che il Programma complessivo deve essere inviato alla Regione entro il 31 gennaio 2008.
Deliberazione amministrativa n. 105 del 07 ottobre 2008, Linee guida per la programmazione della rete scolastica del sistema scolastico marchigiano per l’anno 2009/2010. Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, articolo 138 (BUR n. 99 del 23.10.2008)
Con questo provvedimento vengono definite le linee guida per la programmazione territoriale dell’offerta formativa ed educativa e per l’organizzazione della rete scolastica per l’anno scolastico 2009/2010 al fine di adeguare l’offerta formativa ed educativa in coerenza con le dotazioni organiche a livello centrale e al fine di non impoverire il sistema scolastico regionale con tagli puramente numerici - in previsione della progressiva diminuzione delle risorse umane e finanziarie previste nel prossimo triennio -. Sono individuati quindi criteri generali e specifici per Province - competenti per scuole secondarie di II grado - e Comuni - competenti per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado – per le richieste di modifica della rete scolastica, intesa sia come dimensionamento delle istituzioni scolastiche che variazione dell’offerta formativa (soppressione e istituzione di nuovi indirizzi di studio); tali operazioni devono in ogni caso essere predisposte tramite un ampio ed efficace sistema di concertazione con le organizzazioni sindacali, con le istituzioni scolastiche interessate all’interno di ciascun ambito funzionale di appartenenza e con gli uffici scolastici provinciali.

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