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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Tipo
  Nazionale: - Regionale (MARCHE):
Parole
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REGIONALE (Marche)

DGR n. 825 del 23 luglio 2007, Approvazione schema di protocollo di intesa tra l'ufficio scolastico regionale per le Marche e la Regione Marche per la promozione di progetti ed attività di educazione alla sicurezza, di informazione sull'autoprotezione e la protezione civile, rivolti al personale e agli utenti della scuola (BUR n. 71 del 3.08.07)
Con questa delibera viene approvato lo schema di protocollo d’intesa fra l’ufficio scolastico regionale Marche, la regione Marche per la collaborazione per la realizzazione di interventi di promozione di progetti ed attività di educazione alla sicurezza, di informazione sull'autoprotezione e la protezione civile, rivolti al personale e agli utenti della scuola. L’intesa prevede la realizzazione di attività: di informazione ed educazione anche rilanciando le iniziative già in corso (scuola sicura, tana salvi tutti, progetto Alcesti); attività conoscitive del panorama di informazione nelle scuole sulle tematiche della protezione civile, attraverso un censimento e un monitoraggio delle iniziative realizzate o in corso di svolgimento nell’ultimo biennio nelle istituzioni scolastiche; raccolta delle migliori pratiche delle scuole su questi argomenti per costruire un repertorio disponibile su tutto il territorio regionale; istituzione di un centro permanente di documentazione sulle attività svolte dalle scuole nelle tematiche della protezione civile; attivazione di iniziative di sensibilizzazione ed educazione presso le scuole attraverso concorsi di idee, scambi e partnership con istituzioni scolastiche di altre regioni e di altri paesi europei; collaborazione in attività di formazione del personale della scuola sulle tematiche della sicurezza e della protezione civile. Un Comitato Tecnico composto da 2 membri dell’ufficio scolastico regionale Marche e due membri designati dalla Regione si occuperà dell’attuazione del protocollo, definendo in dettaglio il programma. Il protocollo di intesa ha validità di cinque anni.
DGR n. 770 del 16 luglio 2007, L.R. n. 18/96 art. 29 comma 3 – Individuazione quota finanziamento regionale 2007 per funzionamento centro regionale ricerca e documentazione sulle disabilità e cofinanziamento province e criteri di riparto (BUR n. 68 del 30.07.2007)
Il provvedimento stabilisce un finanziamento di euro 276.865,81 (pari al 2,6 % della quota del fondo regionale della L.R. 18/96) per il funzionamento del Centro regionale di ricerca e documentazione sulla disabilità (240.000,00 euro) e per il cofinanziamento alle province delle spese per il funzionamento dei Coordinamenti provinciali e dei Coordinamenti d’ambito per la tutela delle persone disabili (36.865,81 euro). Si precisa che il finanziamento viene erogato alla Lega del filo d’Oro di Osimo, quale ente gestore del Centro regionale di ricerca e documentazione sulla disabilità, mentre la quota destinata al funzionamento dei coordinamenti d’ambito e provinciali per la tutela delle persone disabili è ripartita in parti uguali tra le quattro amministrazioni provinciali.
DGR n. 767 del 16 luglio 2007, LR n. 7/94: Criteri e modalità di ripartizione delle risorse finanziarie regionali destinate ai Comuni che assicurano i servizi socio – educativi assistenziali residenziali per la tutela dei minori in situazioni familiari mulitproblematiche, a rischio di disadattamento e devianza ed ai minori stranieri non accompagnati (BUR n. 68 del 30.07.07)
La delibera definisce i criteri di ripartizione del fondo regionale destinato ai comuni che assicurano i servizi socio – educativi assistenziali residenziali per la protezione e la tutela dei minori in situazioni familiari multiproblematiche, a rischio di disadattamento e devianza ed ai minori stranieri non accompagnati. Gli interventi socio-educativi assistenziali ammessi a finanziamento sono: affido a parenti entro il 4° grado, affido etero-familiare continuativo, accoglienza in comunità - a minori residenti nel territorio comunale di qualsiasi etnia o nazionalità in situazioni familiari multiproblematiche e a rischio e - a minori non aventi cittadinanza italiana o di altri stati dell’Unione Europea che, non avendo presentato domanda di asilo, si trovano per qualsiasi causa nel territorio comunale privi di assistenza e rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti. Nel provvedimento si stabilisce inoltre che il Comune si assume l’onere per le soluzioni residenziali (sostegno economico alla famiglia affidataria e pagamento della retta per l’inserimento in comunità, mantenimento e protezione sino al rimpatrio assistito nei casi di minori stranieri non accompagnati) e che tali interventi non possono superare la durata di ventiquattro mesi (prorogabili dal Tribunale per in minorenni). La domanda di contributo deve essere presentata dai Comuni entro il 12 ottobre 2007 alla Giunta Regionale, e entro il 28 febbraio 2008 deve essere trasmessa l’attestazione dell’ammontare delle spese sostenute. Il finanziamento complessivo ammonta a euro 1.490.365,23: per i Comuni con popolazione fino a 5000 abitanti è garantito un contributo pari al 59 % della spesa sostenuta; la restante quota del fondo viene ripartita tra i Comuni al di sopra dei 5.000 abitanti fino alla concorrenza dello stanziamento disponibile.
DGR n. 751 del 2 luglio 2007, Accordo integrativo regionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale in attuazione dell'accordo collettivo nazionale sancito con intesa Stato-Regioni n. 2272/2005: Presa d'atto ed approvazione (BUR n. 67 del 26.0707)
Con questa delibera la Regione ha approvato l’accordo integrativo per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale in attuazione dell’accordo collettivo nazionale sancito con Intesa Stato – Regioni (n. 27272 del 2005). Il documento, al fine di cogliere le specificità e novità a livello locale sul piano dell’organizzazione delle cure territoriali e consentire, al contempo, il conseguimento di uniformi livelli essenziali di assistenza in tutto il territorio nazionale, definisce la riorganizzazione dei comitato aziendale, del comitato regionale, la programmazione e monitoraggio delle attività, appropriatezza delle cure e dell’uso delle risorse, l’assistenza ai turisti, la copertura degli ambiti territoriali carenti di assistenza primaria, le sostituzioni, gli incarichi provvisori, il fondo a riparto per la qualità dell’assistenza, l’assistenza domiciliare integrata, le forme associative dell’assistenza primaria. Gli Accordi regionali individuano inoltre i compiti e doveri e le attività svolte dai medici di medicina generale in forma aggiuntiva rispetto a quanto previsto dell’accordo collettivo nazionale e in forma associata e complessa; prevedendo l’erogazione di prestazioni aggiuntive per una migliore integrazione tra interventi sanitari e sociali (età anziana, assistenza ai tossicodipendenti, patologie sociali, telemedicina) e linee guida per iniziative di educazione sanitaria e promozione alla salute. Il documento regolamenta anche il rispetto dei livelli di spesa programmati, al fine di perseguire l’appropriatezza e la razionalizzazione dell’impiego delle risorse, nonché la forma, le modalità di erogazione e l’ammontare dei compensi che sono corrisposti, in rapporto al tipo di attività svolta dal medico convenzionato, anche in forma associata.
DGR n. 720 del 28 giugno 2007, Consolidamento e sviluppo della integrazione socio-sanitaria della Regione Marche - Primi indirizzi per le strutture organizzative regionali e territoriali (BUR n. 62 del 12.07.2007)
Al fine di dare consolidamento e sviluppo alle politiche e ai servizi di integrazione socio-sanitaria, la Regione ha definito degli orientamenti e linee guida per le strutture organizzative regionali e territoriali impegnate nell’integrazione socio-sanitaria. Gli indirizzi definiti nella delibera riguardano l’assetto organizzativo e le relazioni tra le strutture regionali e territoriali con la descrizione del modello marchigiano di governo delle politiche sociali e sanitarie (schema di riferimento per l’articolazione tra i diversi soggetti dell’integrazione socio -sanitaria a livello di Distretto/Ambito territoriale sociale e la composizione e le attività della cabina di regia regionale con il compito di coordinare e raccordare tutte le attività e le priorità in tema di integrazione socio-sanitaria. Il documento stabilisce inoltre il piano di lavoro e le priorità da sviluppare in sinergia con l’approvazione e l’avvio del Piano Sanitario Regionale e del Piano Sociale Regionale al fine consolidare e sviluppare il sistema integrato della rete dei servizi alla Persona di competenza sociale e di competenza sanitaria.
Consiglio regionale, Deliberazione amministrativa n. 59 del 26 giugno 2007, Piano regionale triennale per un sistema di interventi di cooperazione e di solidarietà internazionale anni 2007/2009, articolo 9. Legge regionale 18 giugno 2002, n.9 e successive modificazioni (BUR n. 62 del 12.07.2007)
La delibera definisce indirizzi ed iniziative previste dal piano regionale triennale per un sistema di interventi di cooperazione e solidarietà internazionale per il periodo 2007/2009. Il documento si apre con una valutazione dei risultati del precedente periodo di programmazione (2004/2006) con una sintetica esposizione dei risultati raggiunti e delle criticità emerse al fine di meglio inquadrare e definire gli obiettivi e le prospettive per il prossimo triennio. Il piano contiene gli obiettivi generali delle attività di cooperazione per il triennio 2007-2009: promozione nel corso del triennio della piena valorizzazione delle competenze ed esperienze maturate dai soggetti del territorio in direzione del consolidamento di un Sistema Regionale della Cooperazione decentrata; diffusione e consolidamento delle buone pratiche maturate nella Regione Marche riguardo al funzionamento di un sistema di governance del territorio policentrico e multilivello; costruzione di un sistema di monitoraggio e valutazione affidabile per fornire informazioni complete circa le attività in corso, i risultati ottenuti e gli impatti generali attraverso le attività realizzate; raccordo con le altre regioni. Nel piano vengono individuate le aree di intervento: area Balcani occidentali ed Europa centro orientale, mediterraneo e medio Oriente, Africa (Eritrea, Etiopia, Africa sub sahariana), America Latina (Argentina, Brasile, Cile, Ecuador, Perù), America Centrale (Nicaragua, Guatemala, San Salvador, Cuba) e i settori di intervento: rafforzamento democratico e istituzionale e promozione e tutela dei diritti umani, sviluppo locale (sostegno allo sviluppo del settore delle micro imprese), cooperazione nella gestione dei servizi pubblici locali, dei servizi sociali e sanitari, nel settore dell’ambiente; educazione formale ed informale e formazione professionale, cooperazione a sostegno della parità di genere. Il finanziamento complessivo previsto è pari a euro 2.524.211,89, così suddiviso: 828.122,62 per l’anno 2007, 815.371,68 per l’anno 2008, 815.371,68 euro per l’anno 2009.
DGR n. 658 del 15 giugno 2007, Recepimento da parte della Regione Marche dell'accordo del 29 marzo 2007, ai sensi dell'articolo 4 del D.Lgs. n. 281/1997, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l'attuazione del piano sanitario nazionale 2006-2008 (BUR n. 57 del 27.06.2007)
Con questo documento la Regione accoglie gli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l’attuazione del piano sanitario nazionale, come definiti nell’accordo tra il Governo, le regioni e le province autonome (marzo 2007). Questi le linee progettuali per l’utilizzo dei fondi da parte delle regioni: garanzia dei LEA – erogazione dei livelli essenziali di assistenza efficace, appropriata ed omogenea sul territorio nazionale; riorganizzazione delle cure primarie attraverso un lavoro di rete tra medico di medicina generale, gli altri specialisti territoriali e le istituzioni si asociali che sanitarie per facilitare la continuità assistenziale tra i diversi livelli; razionalizzazione della spesa ospedaliera; potenziamento degli interventi di prevenzione; diminuzione delle lista d’attesa, promuovendo la capacità di individuare il reale bisogno di prestazioni appropriate ed eliminando l’eccesso di domanda generata dall’inappropriatezza.; implementazione del modello dipartimentale per affrontare le problematiche inerenti alla tutela della salute mentale; umanizzazione dell’evento nascita, tutelando il diritto di ogni donna di scegliere di partorire senza dolore, usufruendo delle procedure analgesiche disponibili.
DGR n. 620 del 11 giugno 2007, LR n. 11/2002: "Sistema integrato per le politiche di sicurezza e di educazione alla legalità" - Linee guida per lo svolgimento delle attività e degli interventi previsti per l'anno 2007 (BUR n. 56 del 22.06.2007)
La delibera definisce le linee guida per lo svolgimento delle attività e degli interventi previsti per la realizzazione di un sistema integrato per le politiche di sicurezza e di educazione alla legalità. Sono previste: attività di ricerca e documentazione, con la realizzazione del 4° compendio statistico relativo alla criminalità nella Regione Marche (anni 2005/2006); attività di comunicazione e di informazione: implementazione del sito web “marchesicure”, implementazione del sistema che consentirà di disporre di una banca dati relativa alle notizie pubblicate dalla stampa locale attinenti le tematiche della sicurezza; prosieguo dell’attività del Forum regionale sull’informazione e sulla comunicazione; organizzazione di seminari, convegni, iniziative. In base al rinnovo del protocollo d’intesa con il Ministero dell’Interno, la Regione si impegna alla realizzazione del Sistema Informativo Comune (SIC) - per favorire lo scambio di informazioni sui fenomeni criminali -, alla partecipazione di un programma di aggiornamento professionale congiunto tra le Forze di Polizia e quelle dei Corpi e dei Servizi di Polizia Locale e al sostegno alla progettazione degli interventi degli enti locali, singoli o associati e all’attuazione di progetti sperimentali; è inoltre stabilita la partecipazione alle attività del Forum Europeo per la sicurezza Urbana e al Forum Italiano per la Sicurezza Urbana. Il finanziamento complessivo previsto è pari a euro 238.946,58.
Deliberazione n. 635 del 11 giugno 2007, Criteri e modalità per la concessione di finanziamenti per progetti internazionalizzazione delle cooperative marchigiane (BUR n. 65 del 19.07.2007)
La delibera definisce i criteri e le modalità per la concessione di contributi alle cooperative, ai consorzi per progetti a sostegno alle attività di internazionalizzazione delle cooperative marchigiane. Il documento individua le finalità delle iniziative che possono essere ammesse a finanziamento (articolate su una o due annualità): sostegno ad iniziative promosse dalla cooperazione marchigiana nell’aiuto allo sviluppo e nella promozione del modello cooperativo a livello internazionale; sostegno ad attività di internazionalizzazione promosse dalle cooperative marchigiane; sostegno alla partecipazione dei cooperatori marchigiani allo sviluppo della cooperazione europea transnazionale ed alla costituzione di cooperative. Il finanziamento complessivo è pari a euro 140.498,80 euro; un comitato tecnico si occupa della valutazione tecnico - finanziaria dei progetti presentati in base ai criteri di priorità definiti e alla verifica del mantenimento dei requisiti per l’erogazione dei contributi. Le domande devono essere presentate a mezzo raccomandata entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente atto, inviandole alla Regione Marche – Servizio Industria, Artigianato ed Energia.
DGR n. 581 del 4 giugno 2007, Criteri di compartecipazione alla spesa, tra gli enti e soggetti interessati, per la gestione di comunità socio - educative - riabilitative residenziali per disabili gravi - Anno 2007 (BUR n. 54 del 18.06.2007)
Il provvedimento definisce i criteri di compartecipazione alla spesa, tra gli enti e i soggetti interessati per la gestione di comunità socio–educative–riabilitative residenziali per disabili gravi. Queste le quote di compartecipazione individuate: il 50 per cento del costo complessivo della struttura viene coperto dal cofinanziamento regionale, con un tetto massimo di € 200.000,00; il 25 per cento viene coperto dalle zone territoriali ASUR di appartenenza dei disabili ospiti, sulla base della retta concordata a livello territoriale; - il 25 per cento viene coperto dai comuni di residenza dei disabili ospiti, sulla base della retta concordata a livello territoriale, dedotta la compartecipazione degli ospiti, calcolata sul reddito personale. Si specifica che per le strutture multiple, derivanti da trasformazione degli istituti tradizionali, il contributo regionale complessivo non può superare i 400.000,00 €. Per quanto riguarda il cofinanziamento ci sono inoltre alcune precisazioni: non può essere superiore alla differenza tra il costo complessivo della struttura e le entrate derivanti dal pagamento delle spettanze a carico delle zone territoriali ASUR e dei comuni, dedotta la compartecipazione degli ospiti; nel caso in cui la struttura ospiti persone autistiche - affiancate da operatori formati tramite corsi organizzati dalla Regione -, il cofinanziamento regionale viene integrato di un’ulteriore quota annua di 15.000,00 euro. Nella delibera viene inoltre stabilito che la compartecipazione dell’utente deve essere calcolata esclusivamente sulla base dei redditi dell’utente stesso (compresa l’indennità di accompagnamento) e che deve rimanere a disposizione dell’utente una cifra non inferiore a 238 euro mensili. Nei casi di rientri programmati in famiglia, la retta giornaliera viene ridotta in misura non superiore al 25 per cento a partire dal quindicesimo giorno di assenza consecutiva, mentre nei casi di ricovero ospedaliero la retta rimane invariata, con l’obbligo da parte della comunità, di garantire il servizio e il supporto al disabile e alla famiglia durante la degenza. Il finanziamento complessivo della regione è pari a euro 1.800.000,00.

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