Gruppo Solidarietà


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Raccolta delle principali normative nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
e delle principali normative della regione Marche pubblicate nel Bollettino Ufficiale a partire dal 15 dicembre 1999
Tipo
  Nazionale: - Regionale (MARCHE):
Parole
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REGIONALE (Marche)

Deliberazione amministrativa n. 132 del 6 luglio 2004, Progetto Obiettivo Tutela della Salute mentale 2004-2006 (B.U.R, n. 77 del 26.7.2004)
Il Progetto obiettivo prevede la realizzazione di 13 Dipartimenti e altrettanti Centri di salute mentale (quante sono le Zone sanitarie), cui si aggiungono 13 servizi psichiatrici di diagnosi e cura ospedalieri, con complessivi 144 posti letto. I servizi sono attivi. Previste inoltre 26 strutture residenziali terapeutico riabilitative, strutture residenziali, chiamate Gruppo Appartamento, 19 centri diurni, 4 Day-Hospital e un minimo di 37 ed un massimo di 67 Punti ambulatoriali. Dai dati forniti dai Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) si può stimare che nelle Marche vengano seguiti circa 30mila malati, con un personale addetto di 896 unità, inferiore alla media nazionale e comunque con differenze significative tra i 13 Dipartimenti di salute mentale. Il POSM si compone di due allegati. Nel primo vengono indicate le “Strutture operative del DSM”, nel secondo le “Strutture residenziali a ciclo continuativo o diurno con caratteristiche prevalentemente sociali”. Il progetto Obiettivo è consultabile nel sito del Gruppo Solidarietà, www.grusol.it
Deliberazione amministrativa n. 129, del 30.6.2004,“Definizione dei criteri e delle modalità di attuazione degli interventi per l’anno 2004 e 2005 ai sensi dell’art. 26 della L.r. 4.6.96 n.. 18 e successive modificazioni” (BUR n. 71 del 15 luglio 2004)
Il Consiglio regionale ha approvato i criteri e le modalità di attuazione del piano degli interventi per il 2004 a favore dei disabili. Il piano, previsto dalla legge regionale n. 18 del ’96, comprende un’ampia gamma di iniziative: assistenza domiciliare domestica ed educativa delle persone con disabilità gravissima, attivazione dei centri socio-educativi riabilitativi diurni, servizi di trasporto, integrazione scolastica e lavorativa. I contributi riguardano anche interventi per l’assistenza domiciliare indiretta ai disabili in situazione di particolare gravità. Altri finanziamenti sono finalizzati a tirocini, borse lavoro, acquisto e installazione degli automatismi di guida, degli ausili tecnici per il trasporto dei portatori di handicap motorio. Previsti, infine, finanziamenti per l’eliminazione delle barriere architettoniche e la realizzazione di iniziative legate a specifiche esigenze. I Comuni, per accedere ai finanziamenti, devono presentare i progetti entro il 30 settembre 2004 (per l’assistenza indiretta entro il 30 novembre). Per l’anno 2005 entro il 31 marzo (per l’assistenza indiretta entro il 31 ottobre).
D.G.R. n. 747 del 29 giugno 2004, Adozione dell’atto di riordino del sistema regionale dei servizi per le dipendenze patologiche (BUR n. 73 del 19.07.04)
L’atto definisce principi e modalità per il riordino del sistema regionale dei servizi per le dipendenze patologiche ed i comportamenti d’abuso e compulsivi. Con questo provvedimento la Regione Marche intende costruire un’azione preventiva, terapeutica e riabilitativa, attuando una rete di interventi che, coinvolgendo soggetti pubblici, del privato sociale accreditato e del terzo settore offrano un ampio ventaglio di risposte al consumo e alla domanda di servizi (in relazione ai quadri diversificati di patologie). Viene descritto il modello organizzativo del sistema integrato di servizi pubblici e privati, analizzando i diversi livelli di governo e di responsabilità - regionale e Dipartimentale -. Compito principale del Dipartimento delle dipendenze patologiche viene individuato nel coordinamento ed integrazione dei progetti, servizi e trattamenti, al fine di consentire accessi differenziati e diretti in un sistema articolato e libero di offerte di assistenza. Vengono inoltre definiti gli interventi i cui si articola l’offerta del Dipartimento, riconducibili a tre macrosettori: prevenzione, cura e riabilitazione, inclusione sociale e lavorativa.
D.G.R. n. 686 del 15 giugno 2004, Approvazione della sperimentazione progetto “Helios”: sistema di cura e modalità per mantenere e tutelare l’anziano a domicilio in caso di emergenza climatica estiva (anno 2004), (BUR n. 66 del 05.07.2004)
La delibera presenta il progetto approvato dalla Regione Marche per la sperimentazione di un piano di prevenzione e di protezione degli “over75” che vivono da soli per tutelare l’anziano a domicilio in caso di emergenza climatica per l’estate 2004. Si chiama “Helios” e prevede un monitoraggio telefonico giornaliero degli anziani che risiedono nei comuni con popolazione superiore a 20 mila abitanti: Ancona, Pesaro, Fano, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Senigallia, Macerata, Jesi, Civitanova Marche, Fermo, Fabriano, Osimo, Falconara Marittima, Porto Sant’Elpidio, Recanati e Tolentino. I servizi sociali dei Comuni e dei distretti sanitari stanno elaborando gli elenchi degli anziani in difficoltà, per trasmetterli al call-center regionale che, quotidianamente, effettuerà chiamate telefoniche per sincerarsi sullo stato di salute, dare consigli su come difendersi dal caldo e allertare le famiglie, il medico di base o la rete dell’emergenza, quando vengano rilevate situazioni di rischio reale. Tutti gli ultra settantacinquenni dei centri interessati, tuttavia, anche quelli esclusi dagli elenchi, possono segnalare il proprio nominativo, per ricevere la telefonata di verifica e sentirsi meno soli. Dopo il censimento degli anziani a rischio, si attiverà un servizio che prevede, nei casi di reale necessità, la consegna dei pasti e dell’acqua, oltre l’espletamento delle piccole incombenze quotidiane: dal ritiro della pensione, alla consegna dei farmaci, alla visita medica (a partire dal 1 luglio e fino al 20 agosto). La protezione civile rileverà l’andamento meteo. La Regione, inoltre, ha pubblicato un opuscolo (50 mila copie) con consigli per proteggersi dall’afa, che sarà distribuito attraverso le farmacie e i centri di aggregazione degli anziani. Il costo del progetto è di 80 mila euro.
D.G.R. n. 642 del 15 giugno 2004, Criteri e modalità per la concessione dei contributi per la realizzazione e gestione dei servizi per l’infanzia, l’adolescenza ed il sorteggio alle funzioni genitoriali di cui alla legge regionale n. 9 del 13 maggio 2003, (BUR n. 66 del 05.07.2004)
Vengono definiti i criteri per la concessione dei contributi e la realizzazione e gestione dei servizi previsti dal programma di attuazione degli interventi a favore dell’infanzia, adolescenza e sostegno alla genitorialità, approvato recentemente dalla giunta regionale. Sono ammessi a finanziamento i servizi: - i nidi d’infanzia e centri per l’infanzia provvisti di pasto e sonno: sono servizi educativi che accolgono bambini da tre mesi a tre anni; - i centri per l’infanzia: sono servizi che accolgono bambini di età compresa tra tre mesi e tre anni e svolgono le funzioni previste per il nido d’infanzia in forma più flessibile ed articolata; - gli spazi per bambini e per famiglie: sono spazi destinati al sostegno di iniziative di prevalente carattere ludico e socio-culturale, aggregazione sociale; - i centri di aggregazione per bambini e adolescenti: sono servizi che svolgono attività extrascolastiche per minori dai 3 ai 17 anni; - i servizi itineranti: destinati a realtà territoriali disagiate, rivolti a bambini e adolescenti ed offrono, spazi d’incontro e di interazione; - i servizi domiciliari di sostegno alle funzioni educative e familiari genitoriali; - i servizi di sostegno alle funzioni genitoriali: sono le attività previste all’art.16 della legge 328/2000 per la valorizzazione e il sostegno delle responsabilità familiari, promosse dai Comuni singoli od associati. Per il 2004, sono disponibili per i servizi ammessi a finanziamento risorse complessive pari a 9 milioni e 850 mila euro, ripartite agli Ambiti territoriali in base alla tipologia dei servizi. Infatti, ai servizi di nidi e centri di infanzia sono stati assegnati oltre 5 milioni e 900 mila euro. A tutti gli altri servizi sono riservati più di 3 milioni e 900 mila euro, di cui 236 mila destinato a specifici progetti sperimentali. Il programma di attuazione dei servizi dovrà coincidere sostanzialmente con il Piano infanzia ed adolescenza del Piano di Zona e con il Programma di attuazione delle attività distrettuali, stabilendo un’integrazione tra i soggetti e tra le progettualità territoriali (scuola, giustizia minorile, volontariato, terzo settore) anche per il necessario cofinanziamento. Per i Comuni la quota di compartecipazione non potrà essere inferiore al 50% dell’assegnazione da parte della Regione.
D.G.R., n. 575 del 28 maggio 2004, Attuazione deliberazione amministrativa n. 97/2003 “Piano sanitario regionale 2003-2006” - Linee di indirizzo per la realizzazione e la gestione di strutture residenziali per anziani (BUR n. 61 del 18.06.2004)
La delibera dopo avere richiamato le indicazioni della normativa regionale vigente in materia di residenze per anziani (Rsa, Residenze protette, Case di riposo), ha indicato alle Zone e agli Ambiti Territoriali alcuni punti dei quali tener conto in fase di programmazione locale. In particolare si invitano i territori a rivedere, sulla base dei criteri indicati, la progettazione residenziale complessiva mirando alla ottimizzazione della spesa di gestione delle stesse, attraverso idonei dimensionamenti e accorpamenti di strutture (moduli all’interno della stessa residenza).
D.G.R. n.530 del 13.05.2004, Presa d’atto dei protocolli d’intesa sottoscritti tra la Regione Marche e le Università degli studi delle Marche per il progetto servizio civile regionale, (BUR n. 55 del 01.06.2004)
Viene deliberata la presa d’atto dei protocolli d’intesa tra la Regione Marche e le Università degli studi delle Marche (Università Politecnica delle Marche di Ancona, Università degli Studi di Camerino, Università degli studi di Urbino, Università degli Studi di Macerata) per il progetto servizio civile. Riconoscendo il valore della proposta del servizio civile volontario ai fini di una formazione complessiva dei giovani, le Università degli Studi delle Marche nel protocollo d’intesa stabiliscono di riconoscere l’esperienza del servizio civile, svolto presso gli enti accreditati, quale parte integrante del percorso formativo dello studente (purchè svolto secondo le modalità amministrative ed operative previste dagli ordinamenti delle facoltà); di attribuire allo svolgimento completo del servizio civile fino a n. 10 crediti formativi e di equiparare lo svolgimento completo del servizio civile al tirocinio.
D.G.R. n. 529 del 13.05.2004, Disposizioni in ordine alla costituzione del dipartimento regionale di medicina trasfusionale, (BUR n. 55 del 01.06.2004)
La delibera stabilisce la costituzione del Dipartimento regionale di Medicina Trasfusionale. Considerata la frammentazione attuale delle strutture autonome trasfusionali della regione e la mancanza di un collegamento strutturale e funzionale, al Dipartimento Regionale di Medicina trasfusionale viene assegnata la funzione di strumento organizzativo e gestionale sotto il profilo tecnico, logistico e amministrativo di tutte le attività trasfusionali. La sede amministrativa e la direzione del Dipartimento sono collocate presso l’Azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Umberto I - G.M. Lancisi - G. Salesi. Il testo analizza in dettaglio le funzioni del dipartimento che si possono riassumere in tre principali azioni di intervento: coordinamento e bilanciamento delle attività regionali sotto il profilo gestionale ed organizzativo per migliorare il livello di autosufficienza raggiunta; programmazione - in accordo con le associazioni di volontariato – del modello organizzativo del sistema trasfusionale per far fronte al compito di supporto trasfusionale in relazione ai fabbisogni e con contenimento dei costi; controllo e garanzia delle modalità operative e di prelievo sul territorio regionale. Viene inoltre definita la struttura del Dipartimento costituito da: Unità Operative Complesse (U.O.), Aree di coordinamento sovranazionale provinciale e Centro regionale di coordinamento e compensazione e per la plasmaproduzione (per ogni struttura vengono precisate le attività svolte). Vengono elencati gli organi decisionali e le modalità di nomina e di durata degli incarichi e i criteri di assegnazione del budget annuale da destinare al dipartimento.
D.G.R., n. 526 del 13 maggio 2004, Attuazione DGR n. 1711 del 25/09/02 - Approvazione dei criteri di ripartizione delle risorse finanziarie destinate al co-finanziamento delle attività di livello regionale in materia di dipendenze patologiche (BUR n. 55 del 01.01.2004)
Vengono approvati i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie destinate al co-finanziamento degli interventi di livello regionale in materia di dipendenze patologiche (consumo di sostanze psico–attive, alcologia, tabagismo). Il totale del finanziamento è di € 1.572.000,00 (riferito ad una singola annualità), da ripartire per ciascuna delle aree di intervento previste (le quote sono variabili in funzione delle richieste ricevute): - continuità delle attività dei Centri Diurni (€ 480.000,00); - continuità e sviluppo dei progetti di rilievo regionale in corso (€ 400,000,00); - attività di prevenzione (€ 70.000,00); - interventi in materia di sicurezza stradale correlata all’uso di sostanze stupefacenti e pscicotrope (€ 40.000,00); - attività che prevedono l’impiego di operatori di strada e unità mobili (€ 367.000,00); - progetti finalizzati alla supervisione degli operatori pubblici e del privato sociale (€ 200.000,00); - contributo aggiuntivo spese straordinarie per la realizzazione del convegno nazionale “Il sistema degli interventi sulle dipendenze” tenutosi a Pesaro nei giorni 11, 12, 13 febbraio 2004 (€ 14.980,00). La delibera stabilisce i requisiti e le finalità degli interventi per ottenere il co- finanziamento. Vengono, inoltre, stabilite le modalità di presentazione dei progetti, i criteri di valutazione dell’apposita Commissione di valutazione e di liquidazione dei contributi.
Legge regionale 28 aprile 2004, n. 9, Norme per la promozione, il riconoscimento e lo sviluppo delle associazioni di promozione sociale (BUR n. 45 del 06.05.2004)
La legge disciplina le modalità per la promozione, il riconoscimento e lo sviluppo delle associazioni di promozione sociale presenti nel territorio della Regione Marche. Viene stabilita l’istituzione del registro regionale delle associazioni di promozione sociale, articolato in due distinte sezioni a seconda della rilevanza regionale o provinciale delle stesse associazioni; l’istituzione dei registri comunali; l’istituzione della Consulta regionale dell’associazionismo di promozione sociale, nuovo organismo di rappresentanza del mondo dell’associazionismo di promozione sociale. Il testo regolamenta le forme di sostegno regionale all’associazionismo di promozione sociale in termini di formazione del personale, di acquisto impianti, di attuazione di programmi innovativi, di sostegno alle spese per l’adeguamento delle sedi. Vengono definite, inoltre, le modalità di stipula delle convenzioni per lo svolgimento di servizi, la possibilità da parte della Regione di concedere alle associazioni beni di sua proprietà e i modi di finanziamento per sostenere, da parte della Regione, attività e investimenti delle associazioni stesse con la finalità di sviluppare la presenza sui territori.

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