Rassegna legislativa
 
 
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NAZIONALE

SANITÀ

Ministero della salute, Decreto 20 dicembre 2007, Individuazione dell’onere a carico del Servizio sanitario nazionale per l’assistenza farmaceutica territoriale, relativo all’anno 2008 (G.U. n. 2 del 03.01.2008)
Il provvedimento definisce la ripartizione della spesa a carico del Servizio sanitario nazionale per l’assistenza farmaceutica territoriale. Il finanziamento complessivo ammonta ad euro 98.541.490.000,00, comprensiva sia della spesa dei farmaci erogati sulla base della disciplina convenzionale, al lordo delle quote di partecipazione alla spesa a carico degli assistiti, sia della distribuzione diretta di medicinali collocati in classe «A» ai fini della rimborsabilità, inclusa la distribuzione per conto e la distribuzione in dimissione ospedaliera. Tali quote sono suddivise per le singole regioni e province autonome ed a livello nazionale come stabilito dalla proposta di riparto del Ministero della salute (15 ottobre 2007). Il decreto stabilisce infine che ciascuna regione e provincia autonoma, nei limiti delle somme di propria pertinenza, deve provvedere ad impartire alle proprie aziende sanitarie le necessarie istruzioni per fare in modo che venga rispettato il tetto di spesa. Alla regione Marche è stata destinata una somma pari a 2.579.602.984 euro per finanziamento per fabbisogno indistinto, 42.114.814 euro per finanziamento per vincolate e obiettivo di piano, 2.621.717.798 euro.
Comitato Interministeriale per la Programmazione economica, Deliberazione n. 114 del 9 novembre 2007, Fondo sanitario nazionale 2007 - Parte corrente - Ripartizione tra le regioni delle risorse accantonate per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale, ai sensi dell'articolo 1, comma 34, legge n.662/1996 (G.U. n. 26 del 31.01.2008)
La delibera definisce le quote del Fondo Nazionale sanitario 2007 assegnate alle Regioni per l’anno 2007 per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale (previsti dal Piano sanitario 2006-2008). Le risorse ammontano complessivamente a 1.199.950.00 euro; alla regione Marche viene destinata la somma di 34.898.504.
Comitato Interministeriale per la Programmazione economica, Deliberazione n. 115 del 9 novembre 2007, Fondo sanitario nazionale 2006 - Parte corrente - Ripartizione tra le regioni delle risorse accantonate per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale, ai sensi dell'articolo 1, comma 34, legge n.662/1996 (G.U. n. 26 del 31.01.2008)
La delibera definisce le quote del Fondo Nazionale sanitario 2006 assegnate alle Regioni per l’anno 2006 per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale (previsti dal Piano sanitario 2006-2008). Le risorse ammontano complessivamente a 1.254.000.00 euro; alla regione Marche viene destinata la somma di 35.565.097,00.
Comitato Interministeriale per la Programmazione economica, Deliberazione n. 113 del 9 novembre 2007, Fondo sanitario nazionale 2006 - Ripartizione tra le regioni delle somme vincolate destinate al Fondo per l'esclusività del rapporto del personale dirigente del ruolo sanitario (G.U. n. 26 del 31.01.2008)
Il provvedimento definisce i criteri per la ripartizione delle risorse destinate al Fondo per l’esclusività del 2006, stabilendo che le quote sono ripartite tra le regioni, sulla base del numero dei dirigenti del ruolo sanitario che hanno optato per la libera professione intramuraria. Il fondo ammonta complessivamente a euro 30.152.000,00; di questi, alla Regione Marche vengono destinati 914.313,00 euro.
Comitato interministeriale per la programmazione economica, Deliberazione n. 97 del 28 settembre 2007, Servizio sanitario nazionale 2007 - Ripartizione delle quote del Fondo sanitario nazionale di parte corrente tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano (Deliberazione n. 97/2007) (G.U. n. 272 del 22.11.2007)
La delibera definisce i criteri di ripartizione delle disponibilità finanziarie del Servizio sanitario nazionale per l’anno 2007; il finanziamento complessivo ammonta a 96.040.000.000 euro. Questi gli importi assegnati: 94.069.320.000 euro da ripartire tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano per il finanziamento indistinto dei livelli essenziali di assistenza di cui: 16.519.181 euro per l’Ospedale Bambino Gesù per la mobilità sanitaria, 33.198.212 per l’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta per la mobilità sanitaria, 478.000.000 euro come concorso alla copertura degli oneri contrattuali (legge n. 350/2003 e legge n. 266/2005); 1.970.680.000 euro a destinazione vincolata, di cui quote assegnate. 10.000.000 di euro per il contratto IZS; 6.840.000 euro per attività di medicina penitenziaria trasferite dal Ministero della Giustizia; 205.000.000 di euro per il finanziamento degli Istituti zooprofilattici sperimentali (decreto legislativo n. 270/1993); 126.5000.000 euro per il concorso al finanziamento della Croce Rossa Italiana; 50.000.000 euro per la Regione Lazio (ospedaliera Bambino Gesù). Da tale riparto resta accantonata la somma di 1.572.340.000 euro di cui: 1.199.950.000 euro per l’attuazione di specifici obiettivi indicati nel Piano sanitario nazionale 2006-2008 e 372.390.000 euro per altre attività a destinazione vincolata. La somma complessiva destinata alla regione Marche è di euro 2.508.000.000 ( di cui 106.000 euro per interventi di medicina penitenziaria).
Comitato interministeriale per la programmazione economica, Deliberazione n. 94 del 28 settembre 2007, Fondo sanitario nazionale 2006 – Parte corrente – Ripartizione tra le regioni della quota accantonata per l’assistenza sanitaria agli stranieri presenti nel territorio nazionale (articolo 33, legge 6 marzo 1998, n. 40) (G.U. n. 273 del 23.11.2007)
La delibera definisce i criteri di ripartizione della somma complessiva di 30.99.000,00, quale quota vincolata del Fondo sanitario nazionale 2006, da destinare all’assistenza sanitaria agli stranieri temporaneamente presenti nel territorio nazionale. Tale ripartizione è determinata sulla base delle istanze di regolarizzazione presentate, sul numero minimo stimato di stranieri non in regola con le norme relative all’ingresso e al soggiorno e sulla spesa per ricoveri per gravidanza, parto e puerperio. Alla regione Marche è stato assegnato un finanziamento di euro 740.292,00.
Comitato interministeriale per la programmazione economica, Deliberazione n. 94 del 28 settembre 2007, Fondo sanitario nazionale 2006- Finanziamento interventi legge 5 giugno 1990, n. 135. (Prevenzione e lotta contro l’AIDS). (Deliberazione), (G.U. n. 273 del 23.11.2007).
La delibera definisce i criteri per l’assegnazione del Fondo sanitario nazionale 2006 delle somme complessive di 49.063.000,00 euro per interventi per la prevenzione e lotta contro l’AIDS. Questi gli interventi previsti e le quote assegnate: 18.076.000,00 per espletamento dei corsi di formazione del personale dei reparti di ricovero per ammalati AIDS e di altre malattie infettive; 30.987.000,00 per l’attivazione di servizi di assistenza a domicilio di soggetti affetti di AIDS. Alla regione Marche è destinata la somma di 992.016,00; di cui 413.266,00 per corsi di formazione 587.750,00 per trattamento domiciliare.
Legge n. 120 del 3 agosto 2007, Disposizioni in materia di attività libero - professionale intramuraria e altre norme in materia sanitaria (G.U. n. 181 del 06.08.07)
Il provvedimento definisce le disposizioni che le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano si impegnano ad assumere per garantire l'esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria, applicando idonee iniziative volte ad assicurare gli interventi di ristrutturazione edilizia, presso le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, le aziende ospedaliere universitarie, i policlinici universitari a gestione diretta e gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) di diritto pubblico, necessari per rendere disponibili i locali destinati a tale attività. Si precisa che l'adozione di tali iniziative deve essere completata entro il termine di diciotto mesi a decorrere dalla data del 31 luglio 2007. Nel medesimo periodo, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano procedono all'individuazione e all'attuazione delle misure dirette ad assicurare, in accordo con le organizzazioni sindacali delle categorie interessate e nel rispetto delle vigenti disposizioni contrattuali, il definitivo passaggio al regime ordinario del sistema dell'attività libero-professionale intramuraria della dirigenza sanitaria, medica e veterinaria del Servizio. Fino alla realizzazione dei locali, e comunque non oltre il 31 gennaio 2009, le aziende sanitarie locali potranno anche convenzionarsi con strutture private in grado di fornire gli spazi idonei all’attività libero professionale. La legge prevede inoltre che le prenotazioni delle prestazioni in regime libero professionale vengono gestite da personale dell’azienda sanitaria e gli onorari riscossi sotto la responsabilità dell’azienda; sono inoltre stabiliti dei controlli periodici sulle liste d’attesa, al fine di assicurare il rispetto dei tempi medi. Le Regioni dovranno varare disposizioni specifiche per evitare conflitto d’interessi o concorrenza sleale tra medici e azienda sanitaria e per adeguare progressivamente i tempi di erogazione delle prestazioni in regime ordinario a quelli in regime libero professionale. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge e` attivato l'Osservatorio nazionale sullo stato di attuazione dei programmi di adeguamento degli ospedali e sul funzionamento dei meccanismi di controllo a livello regionale e aziendale, a cui annualmente le Regioni invieranno un’apposita relazione sulla riduzione dei tempi di attesa; ogni ASL inoltre deve pubblicizzare i volumi delle prestazioni erogate in regime ordinario e libero professionale. Al fine di garantire la regolarizzazione dell’attività intramoenia, le Regioni possono destituire i direttori generali inadempienti e lo stato può sospendere i finanziamenti integrativi verso quelle regioni che non hanno attivato le iniziative previste.
Ministero della salute, Ordinanza 8 maggio 2007, Ordinanza contingibile ed urgente relativa alla tutela delle persone maggiormente suscettibili agli effetti delle ondate di calore (G.U. n. 119 del 24.05.2007)
In considerazione delle attuali particolari condizioni meteorologiche caratterizzate da un anomalo innalzamento delle temperature e dei tassi di umidità, il ministero della salute ha emanato un documento programmatorio per attivare interventi preventivi e assistenziali per prevenire danni alla salute delle categorie più esposte, in particolare delle persone anziane in condizioni di difficoltà o solitudine. Per valutare programmi di emergenza per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore, con particolare riferimento alla organizzazione e gestione delle anagrafi della fragilità e dei sistemi di sorveglianza epidemiologica, l’ordinanza predispone che i comuni trasmettano alla struttura autorizzata da ciascuna regione ed alle aziende unità sanitarie locali gli elenchi anagrafici della popolazione residente aggiornati alla data del 1° aprile ed i successivi aggiornamenti con periodicità definita da ciascuna regione. Il provvedimento stabilisce che tali dati siano utilizzati dalle unità sanitarie locali per intraprendere, in collaborazione con al protezione civile, le iniziative ritenute più opportune per prevenire e monitorare danni gravi a causa delle anomale condizioni climatiche della stagione estiva, in favore di persone più suscettibili agli effetti di ondate di calore per condizioni di età, salute, solitudini e fattori socio ambientali. Si precisa infine che tale ordinanza ha valenza fino al 31 ottobre 2007 (a decorrere dal giorno successivo della pubblicazione della stessa sulla gazzetta ufficiale).
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 4 maggio 2007, Documento programmatico “Guadagnare salute”, G.U. n. 117 del 22.05.2007, supplemento ordinario n. 119)
Il documento presenta finalità, contenuti e linee programmatiche del progetto “Guadagnare salute”; si tratta di una campagna di intervento di educazione e promozione alla salute per rendere facili le scelte salutari, modificando comportamenti inadeguati che favoriscono l’insorgere di malattie degenerative di grande rilevanza epidemiologica. Obiettivo principale è contrastare i fattori di rischio (fumo, alcol, scoretta alimentazione e inattività fisica) determinanti primari delle malattie croniche più diffuse nel nostro paese, con azioni per ridurre l’iniziazione al fumo, per aumentare il consumo di frutta e verdura, per ridurre il consumo di bevande e alimenti troppo calorici, facilitare lo svolgimento dell’attività fisica e consentire ai cittadini di scegliere di essere liberi da dipendenze e fattori di rischio. Con questo programma si intende creare “una piattaforma nazionale della salute” basata sulla sinergia tra più Ministri per assicurare una informazione unica e completa e favorire e favorire la conoscenza dei progetti delle istituzioni coinvolte. Guadagnare salute si articola in quattro programmi specifici: - rendere più facile una dieta più salubre, - rendere più facile essere liberi dal fumo, rendere più facile muoversi e fare attività fisica, - rendere più facile evitare l’abuso di alcool e in un programma trasversale governativo. Trasversale è la campagna informativa per indurre alcuni cambiamenti di opinioni e di comportamenti, esaltando i benefici che la corretta assunzione di alimenti associata all’attività fisica produce (rafforzare la conoscenza dei 4 fattori di rischio, permettere la memorizzazione di alcuni importanti messaggi, ad esempio 5 al giorno riferito alle porzioni di frutta e verdura da consumare ogni giorno. . .); una forma di comunicazione specifica è prevista a scuola, attraverso iniziative studiate per il target giovanile. Il documento descrive inoltre ipotesi di lavoro per realizzare i quattro programmi specifici, puntando sulla scelta di soluzioni specifiche e condivise sul coinvolgimento intersettoriale degli attori (ministeri – salute, politiche agricole, famiglia, pubblica istruzione…-, regioni, ASL, enti locali, produttori e gestori dei servizi).

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