Rassegna legislativa
 
 
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NAZIONALE

SANITÀ

C.I.P.E., Deliberazione 22 marzo 2006, Fondo sanitario nazionale 2005. Ripartizione tra le regioni delle somme vincolate destinate al Fondo per l’esclusività del rapporto del personale dirigente del ruolo sanitario (Deliberazione n. 30/06) (G.U. n. 132 del 09.06.2006)
La delibera stabilisce la ripartizione tra le regioni delle somme destinate al Fondo per l’esclusività del rapporto del personale dirigente del ruolo sanitario per l’anno 2005, sulla base del numero dei dirigenti del ruolo sanitario che hanno optato per l’esercizio della libera professione intramuraria. La somma complessiva è pari a 36.152.000,00 euro; alla regione Marche sono stati assegnati 1.055,484,00 euro.

SANITÀ

C.I.P.E., Deliberazione 22 marzo 2006, Fondo sanitario nazionale 2005 – parte corrente – Ripartizione tra le regioni delle risorse accantonate per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale, ai sensi dell’articolo 1, comma 34, della legge n. 662/1996 (Deliberazione n. 34/2006) (G.U. n. 133 del 10.06.2006)
Viene stabilita la ripartizione della somma di 1.228.848.000,00 euro assegnata alle regioni per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale previsti dal Piano sanitario nazionale 2003 – 2005 (sviluppo della politica dei livelli essenziali di assistenza, Cure primarie, Rete integrata dei servizi sanitari e sociali per la non autosufficienza, potenziamento dei Centri di eccellenza; promozione della Comunicazione istituzionale) (definiti con l’accordo Stato – Regioni del 24 luglio 2003). La somma assegnata alla Regione Marche è di euro 34.846.860,00.

SANITÀ - CARCERE

Comitato interministeriale per la programmazione economica, Deliberazione n.7 del 13 maggio 2010, fondo sanitario nazionale 2009 – Ripartizione della quota destinata al finanziamento della medicina penitenziaria tra le regione e le province autonome di Trento e Bolzano (G.U. n. 208 del 6.09.2010)
La deliberazione stabilisce che la somma di 162.800.000 euro del fondo sanitario nazionale (relativa all'anno 2009) è destinata al finanziamento della medicina penitenziaria. Le risorse finanziarie sono così divise: - l'importo di 135.452.148,82 euro e' ripartito tra le regioni a statuto ordinario per il finanziamento delle spese sostenute dalle Aziende sanitarie locali secondo l'allegata tabella che fa parte integrante della presente delibera; - la somma di 25.137.034,56 euro è destinata per il finanziamento delle spese sostenute dal Ministero della giustizia dal 1° gennaio 2009; - la somma di 2.210.816,62 euro resta accantonata a favore delle regioni a statuto speciale e delle province autonome in attesa che le medesime adottino i regolamenti di attuazione, secondo quanto previsto dall'art. 8 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 aprile 2008 “ Modalità e criteri per il trasferimento al Servizio sanitario nazionale delle funzioni sanitarie dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in materia di sanità penitenziaria”. Nella tabella allegata al provvedimento viene definita la ripartizione delle risorse tra le regioni e le province autonome: alla regione Marche sono destinati 2.507.829,47 euro.

SANITA’

Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, Provvedimento 9 febbraio 2006, Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, per un Piano nazionale di preparazione e risposta per una pandemia influenzale (G.U. n. 77 del 01.04.2006, supplemento n. 81)
Valutato il rischio concreto di una pandemia influenzale in conseguenza della diffusione di focolai endemici di influenza aviaria da virus A/H5N1 nell’area estremo orientale e della comparsa di infezioni gravi anche negli uomini, l’OMS ha raccomandato a tutti i Paesi di mettere a punto un Piano Pandemico e di aggiornarlo costantemente. Il Ministero della Salute, con questo provvedimento, intende aggiornare e sostituire il precedente Piano Italiano Multifase per una Pandemia Influenzale – pubblicato nel 2002, individuando il riferimento nazionale in base al quale saranno messi a punto i Piani operativi regionali, al fine di concordare con le Regioni le attività sanitarie sia di tipo è preventivo che assistenziale. Questi alcuni degli obiettivi principali del Piano per rafforzare la preparazione alla pandemia: identificare rapidamente casi di influenza causati da nuovi sottotipi virali attraverso una maggiore sorveglianza epidemologica e virologica, - minimizzare il rischio di trasmissione attuando misure di prevenzione e controllo (sanità pubblica, profilassi con antivirali, vaccinazione), - garantire il trattamento e l’assistenza dei casi (assicurando un’adeguata formazione del personale), - garantire informazioni aggiornate e tempestive per operatori sanitari i media e il pubblico. Come previsto dalle linee guida dell’OMS, il provvedimento si sviluppa secondo sei fasi pandemiche (periodo interpandemico – fase1 e 2 -, periodo di allerta – fasi 3,4 e 5 – periodo pandemico – fase 6 -, periodo postpandemico) prevedendo per ogni fase e livello, obiettivi, azioni e aspetti fondamentali della gestione e del coordinamento.
Delibera amministrativa n. 6 del 15 novembre 2005, Criteri di ripartizione dei progetti speciali di competenza regionale. Fondo sanitario anni 2004 e 2005 spesa di parte corrente (BUR n. 106 del 1.12.2005)
La delibera stabilisce i criteri di ripartizione del fondo sanitario regionale (anni 2004 e 2005) per i progetti speciali di competenza regionale; per l’anno 2004 viene confermata la spesa complessiva di euro 11.362.052,00, mentre per l’anno 2005 è previsto un onere complessivo di euro 10.500.000,00. Il provvedimento indica per ciascun progetto – nell’allegato - la valenza temporale e l’importo con il limite massimo di spesa da assegnare, impegnare e pagare. Questi alcuni dei progetti speciali finanziati: - attività ispettive, - interventi didattici e spese di gestione delle aziende ospedaliere, delle zone territoriali e dell’INRCA di Ancona, - borse di studio delle scuole di specializzazione post – laurea, - corsi per operatori socio – sanitari, - interventi straordinari di alta specializzazione a favore dei cittadini extracomunitari appartenenti a famigli economicamente svantaggiate, - potenziamento delle attività di prelievo o di trapianto di organi e tessuti, - progetto regionale di educazione terapeutica per bambini ed adolescenti, - acquisto e fornitura di ricettari unici e standardizzati, - progetto di vita per soggetti autistici, - sistema informativo regionale per la riduzione degli infortuni domestici, sul lavoro e malattie professionali, - piano degli interventi per il monitoraggio della spesa farmaceutica, - assistenza integrata a soggetti affetti da malattie rare o con particolari condizioni morbose ad elevato impatto socio sanitario.
Legge 21 ottobre 2005, n. 249, Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati (G.U. n. 251 del 27.10.2005)
Il provvedimento delinea i princìpi fondamentali in materia di attività trasfusionali allo scopo di: - raggiungere l’autosufficienza regionale e nazionale di sangue, emocomponenti e farmaci emoderivati; - tutelare la salute dei cittadini attraverso il conseguimento dei più alti livelli di sicurezza raggiungibili nell’ambito di tutto il processo finalizzato alla donazione ed alla trasfusione del sangue; - garantire condizioni uniformi del servizio trasfusionale su tutto il territorio nazionale; promuovere lo sviluppo della medicina trasfusionale, del buon uso del sangue e di specifici programmi di diagnosi e cura che si realizzano in particolare nell’ambito dell’assistenza a pazienti ematologici ed oncologici, del sistema urgenza-emergenza e dei trapianti. Le disposizioni della legge riguardano: - i livelli essenziali di assistenza sanitaria del servizio trasfusionale; - i princìpi generali per l’organizzazione, autorizzazione ed accreditamento delle strutture trasfusionali; - le attività delle associazioni e federazioni dei donatori di sangue e di cellule staminali emopoietiche, nonché delle associazioni e federazioni delle donatrici di sangue da cordone ombelicale; - le misure per la programmazione e il coordinamento del settore; - le misure per il raggiungimento dell’autosufficienza; - le norme per la qualità e la sicurezza del sangue e dei suoi prodotti.
Legge 4 luglio 2005, n. 123, Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia (G.U. n. 156 del 07.07.2005)
Il provvedimento, dopo aver riconosciuto la malattia celiaca (o celiachia) – intolleranza permanente al glutine – come malattia sociale, definisce degli interventi per favorire il normale inserimento nella vita sociale dei soggetti affetti da celiachia, affrontando alcuni dei problemi pratici e psicologici che i celiaci e le loro famiglie hanno dovuto finora affrontare. La legge prevede che le regioni e le province autonome i Trento e di Bolzano predispongano, nell’ambito dei rispettivi piani sanitari, progetti obiettivo, azioni programmatiche e altre iniziative dirette a fronteggiare la malattia. Vengono definiti gli obiettivi principali cui sono rivolti gli interventi: - effettuare la diagnosi precoce e della prevenzione delle complicanze della malattia celiaca e della dermatite erpetiforme; - migliorare le modalità di cura dei cittadini celiaci; - erogare i prodotti senza glutine: al fine di garantire un’alimentazione equilibrata, ai soggetti celiaci è riconosciuto il diritto all’erogazione gratuita dei prodotti dietoterapeutici senza glutine, secondo i limiti di spesa fissati dal Ministero della Salute- agevolare l’inserimento dei celiaci nelle attività scolastiche, sportive e lavorative attraverso un accesso equo e sicuro ai servizi di ristorazione collettiva: nelle mense scolastiche e ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche devono essere somministrati, previa richiesta degli interessati, anche pasti senza glutine; - migliorare l’educazione sanitaria del cittadino celiaco e della sua famiglia; - preparare aggiornamenti professionali del personale sanitario (il foglietto illustrativo dei prodotti farmaceutici deve indicare con chiarezza se il prodotto può essere assunto senza rischio dai soggetti affetti da celiachia).
C.I.P.E, Deliberazione 27 maggio 2005, Servizio sanitario nazionale 2005 – Ripartizione quota di parte corrente (Deliberazione n. 47/05) (G.U. n. 261 del 09.11.05)
La delibera individua le quote di riparto del Fondo sanitario nazionale per l’anno 2005, sulla base della disponibilità finanziaria complessiva ammontante a 88.195.000.000 euro. Questi le risorse assegnate: -85.972930.000 euro tra le regioni per il finanziamento dei livelli essenziali di assistenza; - 32.763.760 euro per l’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta; - 168.353.902 euro per l’ospedale Bambino Gesù; - 275.000.000 euro per il concorso alla copertura degli oneri contrattuali; - 6.840.000 euro per la medicina penitenziaria; - 163.200.000 euro per gli Istituti zooprofilattici sperimentali; - 116.350.000 euro per la Croce Rossa Italiana; - 50.000.000 euro (ulteriore somma) per l’ospedale Bambino Gesù. Restano accantonati, in attesa di proposte del Ministero della salute): 1.228.848.00 euro per i programmi speciali e 381.832.000 euro per attività a destinazione vincolata. La somma assegnata alla Regione Marche è di 2.246.249.132 euro .
C.I.P.E, Deliberazione 27 maggio 2005, Fondo sanitario nazionale 2004 - Parte corrente – Ripartizione tra le regioni dell’accantonamento per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale ai sensi dell’articolo 1, commi 34 e 34-bis, della legge n. 622/1996 (Deliberazione n. 48/05) (G.U. n. 261 del 9.11.2005).
Viene stabilita la ripartizione delle risorse del Fondo sanitario nazionale 2004 da assegnare alle regioni e alle province autonome per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale previsti dal Piano sanitario nazionale 2003 - 2005. La somma assegnata alle regioni è di 1.108.976.000 euro (le quote sono vincolate agli obiettivi di piano per l’anno 2004). La somma assegnata alla regione Marche è di 30.720.687 euro.
C.I.P.E, Deliberazione 27 maggio 2005, Fondo sanitario nazionale 2004 - Parte corrente – Ripartizione tra le regioni delle somme destinate al Fondo per l’esclusività del rapporto per il personale dirigente del ruolo sanitario (Deliberazione n. 49/05) (G.U. n. 261 del 9.11.2005).
Il Fondo riguarda la quota da assegnare alle regioni per la corresponsione della indennità di esclusività del rapporto per il personale dirigente del ruolo sanitario; la ripartizione viene realizzata in base al numero dei dirigenti sanitari che hanno optato per la libera professione intramuraria nell’anno 2002. La somma assegnata alle regioni è di 36.152.000 euro. La somma assegnata alla regione Marche è di 1.093.054 euro .

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