Rassegna legislativa
 
 
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REGIONALE (Marche)

ANZIANI

DGR n. 323 del 02 marzo 2005, Accordo con le organizzazioni sindacali sulle residenze sociali e adozione degli atti relativi alla riqualificazione delle residenze socio-sanitarie per anziani non autosufficienti. Cap. 52801181 Bilancio di previsione 2005 - 10.000.000,00 euro (BUR n. 28 del 22.03.2005)
La delibera da applicazione al “Protocollo d’intesa regionale sulla non autosufficienza” (DGR n. 1322 del 9.11.2004) che prevedeva un finanziamento di 10.000.000 di € per il biennio 2004-2005 a sostegno degli interventi residenziali rivolti ad anziani non autosufficienti ricoverati presso strutture assistenziali. Nella delibera in oggetto, in particolare, vengono adottati i “criteri tariffari” relativi alla compartecipazione alberghiera e ai criteri di esenzione dalla stessa in Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e alla componente sanitaria e alberghiera delle Residenza Protette (RP) (allegato “B”); lo “schema di convenzione da sottoscrivere con gli enti gestori ” (allegato “C”); il “Percorso di concertazione (allegato “D”). Viene inoltre dato mandato al Servizio Politiche sociali ed integrazione socio-sanitaria e al Servizio assistenza territoriale ed integrazione socio-sanitaria a predisporre, con atto congiunto, la ripartizione dei posti letto in RSA e RP suddivisi per area vasta, la ripartizione per area vasta dei posti letto in strutture residenziali e la relativa ipotesi di allocazione delle risorse aggiuntive.
D.G.R. n. 1566 del 14 dicembre 2004, Approvazione atto di indirizzo concernente: “Sistema dei servizi degli anziani della Regione Marche: Sviluppo programmatico e organizzativo – prevenire, contrastare, ridurre ed accompagnare la non autosufficienza”, (BUR n. 3 del 10.01.2005)
La delibera definisce le linee guida di un progetto di rinnovamento e riqualificazione del welfare marchigiano in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti al fine di assicurare ai cittadini in età anziana la massima qualità della vita. Per rispondere ai bisogni della popolazione anziana non autosufficiente si intende realizzare un sistema di servizi appropriati e sostenibile, per gestire un trattamento dinamico, multidimensionale, diversificato e personalizzato, che non offra solo prestazioni sociali, sanitarie e abitative, ma riconosca anche l’importanza dei fattori relazionali, psicologici e ambientali, accompagnando la storia naturale dell’anziano. Viene precisato che lo sviluppo di una rinnovata politica per gli anziani deve tenere di alcune priorità strategiche: - l’inserimento delle politiche di settore in una più ampia programmazione sociale territoriale, finalizzata alla elaborazione di Piani comunitari della salute da parte degli enti locali e delle zone territoriali; - la definizione dei contenuti di un intervento che individua nell’anziano una risorsa in quanto cittadino che a tutti gli effetti partecipa alla vita della comunità locale. Il provvedimento propone indicazioni metodologiche per definire un modello organizzativo a favore degli anziani semplice, responsabile (nei confronti dell’utente), integrato (in modo da coordinare le diverse risorse presenti). Accesso unico alla rete di servizi sociali e sanitari del territorio (attraverso una programmazione locale); - definizione dei percorsi assistenziali dopo una valutazione della complessità delle condizioni dell’anziano; - rafforzamento e riqualificazione dei servizi residenziali (trasformazione in nuclei abitatici protetti, evoluzione in strutture modulari ad intensità differenziata) e semiresidenziali.

AUTONOMIE LOCALI

Deliberazione n. 652 del 09/05/2011, Criteri e modalità di riparto dei contributi a sostegno della gestione associata intercomunale di funzioni e servizi ai sensi dell’art. 21 LR 18/2008 (BUr n. 46 del 27.05.2011)
Nel provvedimento vengono descritti i criteri per la suddivisione dei contributi a sostegno della gestione associata intercomunale di funzioni e servizi comunali: alle Unioni di Comuni viene riservata la quota di € 389.115,32; alle Comunità montane la quota di € 262.976, 33 e agli enti subentranti alle Comunità montane soppresse e non ricostituite la quota di € 150.000,00. Per quanto riguarda le Unioni di Comuni, questi sono i criteri per il riparto: per il 50 per cento in proporzione al costo di ciascun servizio, rilevato dal rendiconto dell’esercizio precedente; per il 20 per cento in proporzione inversa alla densità demografica della forma associativa al 31 dicembre dell’anno precedente, da calcolare per ogni singolo comune; per il 20 per cento in proporzione diretta alla popolazione servita, con limitazione a 10.000 per la popolazione di ogni singolo comune e calcolo al 50 per cento della stessa popolazione compresa tra i 3.000 e i 10.000 abitanti, al 31 dicembre dell’anno precedente; per il 10 per cento in proporzione diretta al numero dei Comuni appartenenti a ciascuna Unione. Questi i criteri per il riparto del fondo per le Comunità montane: per il 50 per cento in proporzione al costo di ciascun servizio, rilevato dal rendiconto dell’esercizio precedente; per il 25 per cento in proporzione inversa alla densità demografica determinata per ciascuna forma associativa; per il 25 per cento in proporzione diretta alla popolazione servita, con limitazione a 10.000 per la popolazione di ogni singolo comune e calcolo al 50 per cento della stessa popolazione compresa tra 3.000 e 10.000 abitanti, al 31 dicembre dell’anno precedente.
Deliberazione amministrativa n. 35 del 12 dicembre 2006, Criteri e modalità per l'erogazione di contributi a sostegno della gestione associata intercomunale di funzioni e servizi (BUR n. 2 del 04.01.2007)
La delibera definisce i criteri e le modalità per l’erogazione di contributi a sostegno della gestione associata intercomunale di funzioni e servizi, per incentivare e promuovere tale forma di gestione attraverso la concessione di contributi annuali per investimenti infrastrutturali (370.134,33 euro), contributi ordinari annuali per spese correnti (288.756,32 euro), contributi alle Unioni di Comuni (201.720,88 euro) e contributi alle Unioni di comuni e alle Comunità montane su fondi trasferiti dallo stato (1.391.870,00 euro). Si precisa che per servizio in forma associata si intende un reparto organizzativo semplice o complesso composto di persone e mezzi per la gestione integrata e associata di servizi ai cittadini (esclusi quelli a rilevanza industriale). Questi i criteri per l’assegnazione dei fondi disponibili: per il 25 per cento in proporzione al costo di ciascun servizio, rilevato dal rendiconto dell’anno precedente; per il 25 per cento in proporzione inversa alla densità demografica della forma associativa al 31 dicembre dell’anno precedente; per il 25 per cento in proporzione all’indice di invecchiamento; - per il 25 per cento in proporzione diretta alla popolazione servita.
Delibera amministrativa n. 9 del 14 dicembre 2005, Criteri e modalità per la concessione per l’anno 2005 di incentivi alla gestione associata intercomunale di funzioni e servizi di contribuzioni alle unioni di comuni legge regionale 4 febbraio 2003, n. 2 (BUR n. 118 del 29.12.2005)
Al fine di incentivare e promuovere lo sviluppo della gestione associata intercomunale di funzioni e servizi la delibera prevede lo stanziamento della somma complessiva di euro 1.050.149,56 così ripartiti: - euro 451.384,00 per contributi ordinari annuali per investimenti infrastrutturali e euro 352.142,51 per spese correnti (calcolando il 70 per cento in parti uguali tra tutti i Comuni interessati, il 15 per cento in proporzione alla superficie del territorio comunale e il restante 15 per cento in proporzione inversa al numero di abitanti di ciascun Comune -secondo i dati dell’ultimo censimento 2001 - ); euro 246.623,05 per contributi a favore delle Unioni di comuni (il 60 per cento in proporzione al numero e al costo dei servizi, il 30 per cento in proporzione alla popolazione delle singole Unioni e il 10 per cento in proporzione al numero dei Comuni dell’Unione con popolazione non superiore a 3.000 abitanti). Il provvedimento precisa che sono beneficiari dei contributi per l’anno 2005 le Unioni dei Comuni esistenti nella regione Marche il cui territorio non ricade nel territorio di una comunità montana.

BANCHE DEL TEMPO

DGR n. 1287 del 19 novembre 2007, LR n. 27/2001: Contributi ai Comuni per l'elaborazione e l'adozione del piano territoriale degli orari e per la costituzione, la promozione e il sostegno delle banche dei tempi. Formazione delle graduatorie per l'assegnazione dei fondi. Bilancio 2007, cap. 53007117, euro 42.582,03 (BUR n. 105 del 30.11.2007)
La delibera definisce i criteri per la formazione delle graduatorie per l’assegnazione dei fondi per l’elaborazione e l’adozione del piano territoriale di coordinamento per la costituzione, il sostegno delle banche dei tempi, nell’ambito degli interventi per la promozione dell’uso del tempo per fini di solidarietà sociale. Viene riservata precedenza ai progetti presentati dagli Ambiti territoriali socio assistenziali che coinvolgono tutti i Comuni dell’Ambito, con riferimento anche alla popolazione: 6 punti per popolazione fino a 30.000 abitanti, 5 punti per popolazione da 30.001 abitanti a 60.000 abitanti; 4 punti per popolazione superiore a 60.000 abitanti e all’estensione territoriale di riferimento: 2 punti per ambiti con superfici fino a 30.000 Hmq, punti 1 per ambiti con superfici oltre i 30.000 Hmq (inoltre 3 punti per i comuni confinati che singolarmente hanno una popolazione inferiore ai 30.00 abitanti e che presi in forma aggregata hanno una popolazione superiore ai 15.000 abitanti, più 1 punto per ogni comune che si è aggregato). Si precisa inoltre che la mancata realizzazione del progetto entro il secondo anno successivo comporta la restituzione integrale delle somme erogate e che non sono ammissibili progetti presentati da comuni singoli o associati la cui popolazione complessiva è inferiore a 15.000 abitanti. I contributi sono erogati per: affitto dei locali, quota di ammortamento dei beni strumentali, attività di promozione e informazione, formazione dei soggetti aderenti alle associazioni banche dei tempi, progetti presentati. Il finanziamento complessivo ammonta a 42.582,03 euro.

CARCERE

Deliberazione n. 1485 del 7 novembre 2011, Attuazione della L.R. 28/08 – Criteri di ripartizione delle risorse per interventi a favore di soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria (BUR n. 98 del 22.11.2011)
Con questa delibera la Regione ha approvato un progetto per promuovere un percorso di formazione finalizzata al reinserimento lavorativo delle persone ristrette negli istituti penitenziari o in esecuzione penale esterna (sia adulti che minorenni). Attraverso l’acquisizione di una formazione teorico/pratica in azienda della durata di sei mesi, si intende infatti favorire l’acquisizione o il recupero di competenze ed abilità professionali, riducendo ogni forma di discriminazione ed emarginazione nel mondo del lavoro e riducendo il rischio di recidiva penale. Nella definizione del progetto sperimentale, in allegato alla delibera, vengono descritti dettagliatamente i soggetti beneficiari: persone prioritariamente residenti nella Marche, detenuti in Istituto penitenziario, o in esecuzione penale di sicurezza, o di misure penali alternative. I soggetti considerati idonei verranno segnalati dalle direzioni degli Istituti penitenziari o dalle direzioni dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna, e la presa i carico sarà aggiudicata da un Ente gestore intermediario (identificato anche in un ente Capofila di Ambito Territoriale Sociale e Ambito Territoriale Integrato). Ad ogni soggetto beneficiario, viene assegnato un Tutor individuale che, dopo un percorso di orientamento, definisce il progetto formativo ritenuto idoneo in base alle precedenti esperienze lavorative, educative e garantisce verifiche periodiche durante la fase di formazione in azienda. Per quanto riguarda i soggetti ospitanti, il progetto stabilisce che i datori di lavoro, devono avere una sede legale sul territorio della regione Marche; durante il progetto dovranno garantire al soggetto beneficiario l’acquisizione delle competenze teorico-pratiche, come definito; a ciascun soggetto beneficiario l’azienda corrisponde un ‘indennità oraria pari ad 5.00 euro e non superiore a 650,00 euro. Alla fine dei sei mesi inoltre, le aziende ospitanti potranno godere di un bonus incentivante (7.000,00 euro per assunzione a tempo indeterminato e 5.000,00 per assunzione con contratto a tempo determinato) se entro trenta giorni dal termine della formazione, decideranno di assumere il soggetto. Il finanziamento per la realizzazione del progetto di inclusione lavorativa è pari a 250.000,00 euro, e rientra nel complessivo contributo di 800.000,00 euro a favore di soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.
DGR n. 1534 del 25 ottobre 2010, Attuazione della LR 28/08 – Criteri di ripartizione delle risorse per interventi a favore di soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria (BUR n. 98 del 05.11.2010)
La delibera definisce criteri di ripartizione delle risorse complessive pari ad € 442.515,00 euro a favore di soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziari. I criteri adottati per il finanziamento complessivo di ero 242.515,00 euro per gli interventi degli Ambiti Territoriali Sociali sono uguali a quelli relativi all’anno 2009, ovvero: l’85% pari a 206.194,72 euro, tra gli Ambiti territoriali Sociali ove si trovano Case Circondariali o Case di reclusione; il 15 % all’Ambito Territoriale Sociale di Pesaro come contributo al sostegno delle attività di accoglienza residenziale educativa di detenuti ammessi a misure alternative ed ex-detenuto, presso una struttura di rilievo regionale con comprovata esperienza nel settore specifico. Come stabilito nel Protocollo d’Intesa tra Regione Marche e Ministero della Giustizia, gli Ambiti devono destinare le risorse per progetti finalizzati alla promozione, al sostegno o alla continuità di progetti inerenti: servizi per detenuti in esecuzione esterna; interventi specifici per detenuti stranieri; interventi a favore dei minorenni soggetti a procedure penali; rapporti con il mondo esterno ed inclusione sociale. La restante somma, pari a 200.000,00 euro è destinata all’Amministrazione della Giustizia per interventi specifici: inclusione socio – lavorativa dei detenuti; implementazione del servizio di supporto psicologico e/o educativo finalizzato all’inclusione socio lavorativa di minorenni autori di reato, sostegno alla genitorialità, prevenzione del disagio minorile e implementazione del servizio di supporto psicologico e/o educativo di detenuti in esecuzione esterna.
DGR n. 1728 del 26 ottobre 2009, Attuazione della LR 28/08 - criteri di ripartizione delle risorse per interventi a favore di soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria (BUR n. 104 del 6.11.09)
Nella delibera si stabiliscono che i criteri della ripartizione delle risorse per gli interventi a favore di soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria sono gli stessi dell’anno 2008: 250.000,00 € destinati all’Amministrazione della Giustizia per interventi sperimentali; 190.000,00 € all’Amministrazione penitenziaria delle Marche; 60.000 € all’Amministrazione della Giustizia minorile delle Marche. La somma destinata agli ambiti territoriali ammonta complessivamente a 242.582,03 euro, di cui: l’85% agli Ambiti Territoriali sociali (ATS) dove si trovano Case Circondariali o Case di Reclusione (attraverso i relativi comuni capofila) [di cui il 70 % sulla base della popolazione detenuta e il 30 % sulla base della popolazione complessiva residente al 01/01/08]; il 15 % all’ATS di Pesaro, a destinazione vincolata, come contributo per il sostegno delle attività di accoglienza residenziale educativa di detenuti ammessi a misure alternative ed ex-detenuti (il contributo non potrà comunque superare l’80% del costo complessivo della struttura). Nel testo vengono inoltre individuate le aree di intervento dei progetti che gli Ambiti potrà finanziare: servizi per detenuti in esecuzione penale esterna, interventi specifici per detenuti stranieri; interventi per minorenni soggetti a procedimento penale; rapporti con il mondo esterno d inclusione sociale.
DGR n. 1399 del 20 ottobre 2008, Attuazione del protocollo d'intesa tra Regione Marche e Ministero della Giustizia in materia penitenziaria e post-penitenziaria - Definizione dei criteri di ripartizione delle risorse per aree d'intervento (BUR n. 102 del 31.10.2008)
Il provvedimento definisce i criteri di ripartizione delle risorse destinate all’assistenza penitenziaria e post – penitenziaria pari a euro 242.582,00. Il finanziamento complessivo è così ripartito: l’85% tra gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) ove si trovano Case Circondariali o Case di Reclusione – attraverso i relativi comuni capofila: di cui il 70% a favore di popolazione detenuta al 30/06/08 e 30% alla popolazione complessiva residente al 01/01/2006; il 15 % all’Ambito Territoriale sociale di Pesaro, a destinazione vincolata, come contributo per il sostegno delle attività di accoglienza residenziale educativa di detenuti ammessi a misure alternative ed ex-detenuti presso strutture di rilievo regionale (il contributo non può comunque superare l’80% del costo annuo complessivo della struttura). Vengono inoltre individuati i progetti e le aree di intervento finanziabili: servizi per detenuti in esecuzione penale esterna, interventi specifici per detenuti stranieri, interventi a favore dei minorenni soggetti a procedimento penale, formazione professionale ed inclusione lavorativa per detenuti ed ex detenuti; rapporti con il mondo esterno ed inclusione sociale. Si precisa che i progetti degli Ambiti Territoriali devono prevedere la collaborazione e l’integrazione degli Enti Locali, dell’Amministrazione della Giustizia e del Terzo Settore e che il Programma complessivo deve essere inviato alla Regione entro il 31 gennaio 2008.

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