Rassegna legislativa
 
 
I dati sono inseriti a partire da Gennaio 2005
Tipo
  Nazionale: - Regionale (MARCHE):
Area
 
Parole
  e (and) - o (or)
  inserite dal al (gg/mm/aa)

record per /pagina:

(mostra i record che verificano i criteri impostati)
Questa è la pagina 36 di 60
Totale record= 596

REGIONALE (Marche)

FORMAZIONE PROFESSIONALE

DGR n. 608 del 22 maggio 2006, L.R. n. 2/2005, art. 18: tirocini formativi – Criteri e modalità applicative – revoca parziale DGR n. 1819/03 e DGR n. 53/2004 – Linee guida per l’attuazione del POR Ob. 3 (2000 – 2006): undicesima integrazione (BUR n. 58 del 08.06.2006)
Con questo provvedimento sono stati approvati i criteri e le modalità da utilizzare per l’attuazione di Tirocini formativi; la Regione Marche ha infatti stabilito di concedere contributi per lo svolgimento di attività di tirocinio presso datori di lavoro pubblico e privati al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. La delibera individua i soggetti promotori: centri per l’impiego, enti regionali di formazione accreditati nella Regione Marche; i soggetti ospitanti: datori di lavoro pubblici e privati (Micro, Piccole e Medie Imprese); i soggetti beneficiari: persone che abbiano già assolto l’obbligo scolastico e siano residenti nella Regione Marche, stranieri comunitari che stiano effettuando esperienze professionali in Italia e quelli extracomunitari secondo quanto stabilito dal decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale (non è previsto alcun requisito di età); durata minima e massima: da 3 a 6 mesi nel caso in cui i soggetti beneficiari siano lavoratori inoccupati o disoccupati, da 3 a 12 mesi nel caso in cui i soggetti beneficiari siano persone svantaggiate, da 3 a 12 mesi nel caso in cui i soggetti beneficiari siano laureati da non più di 18 mesi, da 3 a 24 mesi nel caso in cui i soggetti beneficiari siano portatori di handicap. Si precisa inoltre che il soggetto promotore deve individuare un tutor didattico organizzativo e il soggetto ospitante un responsabile aziendale dell’inserimento dei tirocinanti. La Regione prevede il rimborso delle spese per vitto, alloggio trasporti sostenuti dai tirocinanti, assicurazione contro infortuni, tutoraggio didattico – organizzativo per un compenso massimo di 700,00 euro. Si precisano infine gli indicatori e i punteggi previsti per la valutazione dei tirocini. In allegato alla delibera la convenzione di tirocinio formativo regionale , la scheda per la stesura del progetto, dichiarazione delle competenze dell’ente promotore.

FORMAZIONE PROFESSIONALE E LAVORO

DGR n. 406 del 26 marzo 2008, Approvazione programma annuale per l’occupazione e la qualità del lavoro anno 2008: art. 4 LR 2/2005 (BUR n. 34 del 04.04.2008)
Il Programma annuale per l’occupazione e la qualità del lavoro per l’anno 2008, approvato con questa delibera, prevede interventi finanziari per complessivi 69.423.160,00 euro. Il finanziamento totale è ripartito tra fondi regionali: 685.000,00 euro; statali: 21.043.000,00 euro e comunitari-FSE: 21.043.000,00. Il programma prevede quattro principali tipologie di interventi: 1) politiche dell’istruzione e della formazione: formazione continua (relativa ad operatori socio-sanitario, operatori della sicurezza), spese per assistenza tecnica, costruzione e gestione di un catalogo regionale dell’offerta formativa; processo di accreditamento delle strutture formative, azioni di sostegno a favore dell’autonomia scolastica, provvedimenti per la riduzione dell’abbandono scolastico, provvedimenti per migliorare l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, progetti di miglioramento delle competenze informatiche e delle conoscenze linguistiche nelle istituzioni scolastiche. 2) Politiche del lavoro: funzionamento dell’osservatorio regionale mercato del lavoro per la programmazione e valutazione delle politiche del lavoro attraverso una tempestiva raccolta delle informazioni importanti sull’economia provinciale e regionale; interventi a favore degli immigrati (supporto all’imprenditoria immigrata, programmi di istruzione e formazione per cittadini stranieri, rapporto sulla presenza e condizione degli immigrati nelle Marche, sostegno alla alfabetizzazione linguistica degli immigrati; interventi per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro); interventi per favorire il lavoro delle donne (sperimentazione voucher di servizio per individuazione famiglie sostitutive asili nido, prosecuzione progetto conciliazione tempi di vita e di lavoro, sostegno all’imprenditoria femminile); interventi per favorire il lavoro dei disabili (progetti di formazione per operatori dei servizi pubblici al lavoro e tutor per l’inserimento lavorativo dei disabili, utilizzo del Fondo regionale per l’occupazione dei disabili, promozione di interventi di pet therapy), interventi per favorire il reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e dei giovani (implementazione profili di apprendistato e delle attività formative di specializzazione). 3) Monitoraggio, definizione e aggiornamento dei servizi per l’impiego della Regione: mappatura delle strutture che erogano servizi per l’orientamento, implementazione della banca dati sulle professioni presso i CIOF regionali). 4) Azioni di sistema: attività di valutazione del Programma Operativo per la qualità del lavoro – POR Marche 2007/2013 con apposite indagini, ricerche e studi tematici sugli esiti occupazionali ed efficacia degli interventi.

FORNITURA GRATUITA DEI LIBRI DI TESTO

Deliberazione n. 1285 del 10 settembre 2012, L. 23.12.1998, n. 448, art. 27 - D.P.C.M. 05.08.99, n. 320 - D.P.C.M. 04.07.2000 n. 226 - Indirizzi ai Comuni per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo scolastici (BUR n. 91 del 21/09/2012)
Il provvedimento definisce gli indirizzi ai Comuni per sostenere le famiglie economicamente più disagiate nella spesa per l'acquisto dei libri di testo della scuola secondaria di primo grado e della successiva scuola secondaria di secondo grado. queste le principali indicazioni: l’ente titolare dell'erogazione dei benefici sulla fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo è il Comune di residenza; possono accedere al beneficio i genitori (o chi rappresenta il minore) di famiglie il cui indicatore equivalente (ISEE) non sia superiore ad € 10.632,94; le domande devono essere presentate ai Comuni, che ne valutano l'ammissibilità e trasmettono alla Regione due schede, una con l'elenco dei beneficiari per la scuola secondaria di primo grado e l'altra per la scuola secondaria di secondo grado. viene inoltre stabilita la ripartizione della quota attribuita alla Regione del Fondo statale e la ulteriore somma messa a bilancio: 80 € per la scuola secondaria di secondo grado, dal terzo anno in poi, per il numero di domande ammesse a finanziamento; per la scuola secondaria di primo grado e per il primo e secondo anno della scuola secondaria superiore sarà assegnata la somma richiesta da ciascun Comune, sulla base degli importi scaturiti dal prodotto del numero delle istanze ammissibili a contributo per il prezzo massimo complessivo della dotazione libraria per ciascun anno e tipologia di corso (indicato nel Decreto del ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca), ridotta in misura proporzionale sino alla disponibilità costituita dallo stanziamento residuo dello Stato alla Regione Marche. si precisa infine che l'erogazione dei contributi per la fornitura è subordinata alla presentazione, da parte dei beneficiari.
Deliberazione n. 1285 del 10 settembre 2012, L. 23.12.1998, n. 448, art. 27 - D.P.C.M. 05.08.99, n. 320 - D.P.C.M. 04.07.2000 n. 226 - Indirizzi ai Comuni per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo scolastici (BUR n. 91 del 21/09/2012)
Nel decreto vengono fornite le indicazioni ai comuni per la raccolta e disamina di istanze, l’erogazione dei contributi per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2012-2013. Possono accedere al contributo, gli alunni della scuola secondaria di primo grado e della scuola secondaria di secondo grado, residenti nelle Marche che frequentano questi cicli di studio in istituti sia statali che paritari, appartenenti a famiglie con ISEE fino a € 10.632,94. Come indicato negli allegati alla delibera, chi esercita la potestà genitoriale dell’alunno dovrà compilare un modello prestampato e consegnarlo, sulla base delle iscrizioni, direttamente al Comune di residenza anagrafica (sia per gli alunni frequentanti istituti scolastici ricadenti nel territorio dello stesso Comune o di Comuni vicini, che per gli studenti frequentanti istituti scolastici ricadenti nel territorio di regioni limitrofe alle Marche). Ai Comuni spetta la valutazione dell’ammissibilità delle domande, con verifica dei requisiti richiesti dalle norme (e per i casi di frequenza extra-regionale, della non sovrapposizione dello stesso beneficio); i Comuni dovranno poi far pervenire alla Regione Marche, l’elenco dei beneficiari distinti per grado e anno di scuola. Come stabilito nel provvedimento, la Regione ripartirà tra i Comuni marchigiani la quota attribuita dal Fondo statale e l’ulteriore somma disponibile a bilancio 2012; questi i criteri per l’assegnazione dei contributi: per la scuola secondaria di primo grado e per il primo e secondo anno della scuola secondaria di secondo grado, sarà assegnata la somma richiesta da ciascun Comune, sulla base degli importi scaturiti dal prodotto del numero delle istanze ammissibili a contributo per il prezzo massimo complessivo della dotazione libraria per ciascun anno e tipologia di corso indicato nel Decreto del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; per la scuola secondaria di secondo grado, dal terzo anno di corso in poi, sarà assegnato a ciascun Comune l’importo di 80 € per il numero di domande ammesse a contributo da ciascun Comune.
DGR n. 361 del 9 marzo 2009, L. n. 62/2000 e DPCM n. 106/2001, Regolamento recante disposizioni in attuazione dell’art. 1 comma 9 della L. 62/2000, concernenti un piano straordinario di finanziamento alle regioni per l’assegnazione di borse di studio a sostegno della spesa delle famiglie per l’istruzione. Atto di indirizzo ai Comuni per l’individuazione degli aventi diritto alla fruizione dei benefici per l’anno scolastico 2008/2009 (BUR n.29 del 20.03.2009)
Il provvedimento definisce i criteri per l’assegnazione da parte dei Comuni di borse di studio a sostegno della spesa delle famiglie per l’istruzione per l’anno scolastico 2008/2009; per tale intervento alla regione Marche è stato attribuito dallo stato un finanziamento complessivo pari a euro 2.590.310,00. Queste le linee di indirizzo fornite ai Comuni: - beneficiari del contributo sono gli alunni delle scuole di primo e secondo grado statali e paritarie residenti nelle Marche; - sono ammessi al beneficio i genitori (o altri soggetti che rappresentano il minore, o lo stesso studente maggiorenne) con un indicatore della Situazione Economica Familiare (ISEE) inferiore o uguale a € 10.632,94 con riferimento alla dichiarazione dei redditi 2008 (periodo d’imposta 2007); - la richiesta del beneficio deve essere compilata su apposito modulo, corredata dall’autocertificazione delle spese sostenute; - l’importo minimo di spesa sostenuta e documentata è stabilita in 51,65 € (con riferimento all’anno scolastico 2008/2009); le spese ammissibili sono: frequenza, trasporto, mensa, sussidi e materiale didattico o strumentale. Si stabilisce inoltre che i Comuni devono provvedere attraverso idonee forme di pubblicità ad assicurare il beneficio agli studenti sotto soglia ISEE ed inviare entro il 20 maggio 2009 alla Regione la rendicontazione relativa all’utilizzo delle risorse. In allegato al provvedimento il modulo di richiesta.
DGR n. 362 del 9 marzo, Regolamento per la concessione di contributi a favore delle associazioni di promozione sociale, ai sensi dell'art. 4, comma 35, della legge regionale 28 dicembre 2007, n. 30. Approvazione (BUR n. 41 del 8.10.08, G.U. reg. 13 del 28.03.2009)
La delibera stabilisce gli indirizzi ai Comuni per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2009-2010; sono ammessi al beneficio il genitore o chi rappresenta il minore appartenente a famiglie il cui indicatore economico equivalente (ISEE) non è superiore a euro 10.623, 94, sulla base delle dichiarazioni dei redditi 2008 – periodo d’imposta 2007 -. I Comuni devono accogliere le richieste prodotte dai propri residenti, sia per alunni frequentanti istituti scolastici ricadenti nello stesso territorio comunale, o in comuni vicini, sia per quelli frequentanti Istituti scolastici in regioni limitrofe alle Marche e valutare l’ammissibilità delle domande (verificando nei casi di frequenza extra-regionale della non sovrapposizione del beneficio). Si precisa che l’erogazione dei contributi è subordinata alla presentazione, da parte dei beneficiari, della documentazione a supporto della spesa sostenuta. Entro il 7 maggio 2009 i Comuni devono inviare la documentazione relativa alle istanze ricevute (distinguendo tra beneficiari della scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado).

GIOVANI

DGR n. 318 del 17 febbraio 2010, LR 46/95 – Piano annuale degli interventi di promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani – Indirizzi applicativi per l’anno 2010 e criteri di ripartizione delle risorse finanziarie (BUR n. 23 dl 05.03.2010)
Con questo provvedimento viene approvato il Piano annuale degli interventi di promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani per l’anno 2010 e vengono determinati i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie alle Province; il finanziamento complessivo è di euro 500.000,00. Il documento individua gli indirizzi prioritari per la progettazione: - promuovere l’aggregazione giovanile, in forme organizzate, autogestite o spontanee per favorire l’espressione multiforme della creatività giovanile (inerente attività artistiche, culturali e multimediali); - sviluppare i servizi Informagiovani in modo coordinato e sinergico con i Centri per l’Impiego; - promuovere la collaborazione sistemica con associazioni ed organizzazioni già presenti sul territorio (oppure incentivarne la costituzione); promuovere l’integrazione tra soggetti provenienti da diverse estrazioni sociali, diverse culture e diversi Paesi ed etnie (incentivando la partecipazione dei giovani a scambi interculturali). A tal fine nella delibera si precisa il ruolo delle Amministrazione provinciali: stimolare la progettazione autonoma dei giovani e degli adolescenti; stimolare i Comuni, singoli e associati e le Comunità Montane, alla progettazione in favore dei giovani – dando priorità ai programmi d’intervento proposti dagli Ambiti Territoriali sociali; integrare la progettazione con quella degli Ambiti Territoriali sociali; promuovere opportunità formative e di inserimento lavorativo (attraverso il coordinamento delle attività degli Informagiovani con quelle dei Centri per l’impiego, Orientamento e Formazione). Vengono inoltre definiti i criteri di finanziamento dei progetti (indicando le spese ammissibili e le quote di cofinanziamento dei Comuni e delle Comunità Montane): il 90 % dello stanziamento regionale è destinato alle Province – proporzionalmente al n° di giovani residenti compresi tra 18 e 29 anni- e il restante 10 % è destinato alla realizzazione di iniziative e progetti Regionali; ciascuna provincia a sua volta impiega il 90 % delle risorse per i progetti presentati dai Comuni, dalle Comunità Montane e dagli Ambiti Territoriali e il restante 10 % per progetti proposti e gestiti direttamente da giovani. Il termine di scadenza per la presentazione delle domande alle Amministrazioni Comunali è fissato al 31 dicembre 2010; entro il 15 giugno 2010 invece le Amministrazioni Provinciali devono far pervenire alla Regione (PF Cooperazione Territoriale, Politiche Giovanili e Sport della Regione Marche, una relazione dettagliata sull’utilizzo dei fondi impiegati nell’anno 2009).
DGR n. 1503 del 28 settembre 2009, PAR FAS Marche 2007 - 2013 - Intervento 6.1.1.1 - Contributi per la realizzazione di interventi di riqualificazione dei centri di aggregazione giovanile (BUR n. 94 del 9.10.2009)
La Giunta Regionale con questa delibera approva i criteri per la concessione di contributi volti alla riqualificazione di Centri di Aggregazione Giovanile e le modalità di ripartizione delle risorse finanziarie che ammontano ad una cifra di € 1.046.000,00. L’Allegato 1 descrive la natura e le risorse del CAG, i beneficiari dell’utenza (ragazzi dagli 11 ai 18 anni), le modalità e il ruolo di formazione svolto all’interno delle zone territoriali. Per essere ammessi a finanziamento devono essere presentati progetti ed interventi coerenti con le attività istituzionali dei CAG e con i progetti realizzati o in corso di realizzazione e in particolare: - finalizzati all’impiego di risorse per il potenziamento di dotazioni tecnologiche e multimediali, - attività espressive artistico e culturali, - confort degli ambienti e fruibilità. Ogni comune, presentando uno schema del progetto e uno dell’Accordo Quadro Regionale concernente “PAR-FAS Marche” 2007-2008, se valutato idoneo, sarà beneficiario delle risorse disponibili, ripartite fra gli altri ambiti territoriali.
D.G.R. n. 1686 del 28 dicembre 2004, Relazione sullo stato di attuazione della L.R. n. 46/95 concernente: “Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore dei giovani.” Anno 2003 (BUR n. 6 del 19.01.2005)
La delibera presenta la relazione sullo stato di attuazione delle iniziative promosse dalle Amministrazioni Provinciali ai sensi della L.R. 46/95 “Promozione e coordinamento delle politiche giovanili di intervento in favore dei giovani” per l’anno 2003. L’applicazione della legge prevede la promozione delle condizioni volte a favorire lo sviluppo ed il benessere dei giovani e degli adolescenti, valorizzare le forme associative e aggregative per lo sviluppo e la partecipazione e l’integrazione dei giovani nella vita delle comunità locali. La Regione Marche ha stanziato per il 2003 (con Decreto del Dirigente del Servizio Politiche Sociali e Integrazione Socio – Sanitaria) la somma complessiva di € 438.988,37 così ripartita tra le quattro Amministrazioni Provinciali: Ancona 134.330,44 €; Ascoli Piceno 109.308,10 €; Macerata 89.553,63 €; Pesaro e Urbino 105.796,20 €. Le Amministrazioni Provinciali hanno relazionato sulle attività svolte nel 2003. Dalla relazione si evince in particolare la partecipazione e il coinvolgimento dei giovani nelle diverse fasi della programmazione e realizzazione dei progetti (potenziamento dei Centri di Aggregazione Giovanili, attività di formazione, libera espressione delle attività artistiche...). In allegato viene fornito il quadro dettagliato dei progetti ammessi a contributo.

HANDICAP

Deliberazione n. 987 del 11 luglio 2011, Linee guida per la definizione delle modalità d’applicazione dell’intesa in materia di diritto al lavoro dei disabili in attuazione dell’articolo 11 della L. n. 68/1999 e dell’articolo 39 del D.lgs n. 165/2001, sancita tra il Governo, le Regioni, le Province autonome e gli enti locali nella conferenza unificata del 16.11.2006 ed approvazione schema di convenzione di programma con le Pubbliche amministrazioni per l’inserimento lavorativo di persone disabili (BUR n. 65 del 29.07.2011)
Con questo provvedimento viene approvato il documento contente le linee guida per la definizione delle modalità di applicazione dell’intesa in materia di diritto al lavoro dei disabili sancita tra il Governo, le Regioni, le Province autonome e gli enti locali – conferenza unificata del 16/11/2006 -. Vengono quindi definite le modalità di applicazione dell’intesa e le procedure di attuazione, stabilendo inoltre uno schema standard di “convenzione di programma per l’inserimento lavorativo dei disabili presso le pubbliche amministrazioni” da adottare su tutto il territorio regionale. Nel documento sono fissate alcune indicazioni: - per quanto riguarda la determinazione del numero dei posti, l’assunzione dei disabili attraverso la procedura dei tirocini per l’accesso presso gli enti pubblici è consentita solo per le qualifiche che richiedono la scuola dell’obbligo; le Amministrazioni hanno autonomia di determinare la percentuale –compresa tra il 30% e l’80% di posti non coperti e da coprire con i lavoratori disabili attraverso l’attivazione dei tirocini; in caso di chiamata numerica, l’ente pubblico deve emanare un avviso – con durata minima di trenta giorni di pubblicizzazione – individuare i soggetti disabili che hanno dato disponibilità ai tirocini, verificare le competenze presso i CIOF e stipulare infine la convenzione di tirocinio con il Servizio provinciale competente. Si precisa infine che le Amministrazioni pubbliche possono procedere anche all’assunzione dei lavoratori disabili che abbiano svolto due anni di borsa lavoro pre-inserimento lavorativo o stiano svolgendo un periodo di borsa lavoro di pre-inserimento lavorativo o di borsa lavoro socio assistenziale (in questo caso deve essere completato il periodo biennale di borsa lavoro di pre-inserimento lavorativo o di borsa lavoro socio assistenziale). Alla determina è allegata anche “la convenzione di programma con le pubbliche amministrazioni per l’inserimento lavorativo di persone disabili” (allegato B).

pagina precedente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 pagina successiva