Rassegna legislativa
 
 
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REGIONALE (Marche)

LAVORO

DGR n. 1867 del 16 novembre 2009, Approvazione protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo (BUR n. 113 del 27.11.2009)
Nella premessa del documento si evidenzia che gli effetti della crisi per quanto riguarda il mondo del lavoro si sentiranno duramente anche nel 2010; la regione Marche considera quindi necessario predisporre interventi di difesa occupazionale, di sostegno alle fasce deboli e incentivi per la qualità e innovazione nello sviluppo per difendere occupazione e coesione sociale e favorire al fuoriscita dalla crisi e il sostegno allo sviluppo. A tal fine ha individuato alcuni interventi prioritari: incentivi pari a 500.000,00 euro complessivi per la stipula di contratti di solidarietà: per evitare licenziamenti nelle imprese fino a 15 dipendenti ed in quelle con più di 15 dipendenti (escluse dal campo di apllicazione della Cigs); - incentivi alle imprese per assunzioni a tempo indeterminato di giovani laureati per complessivi 720.000,00 euro (si specifica che deve trattarsi del primo rapporto di lavoro); - 1.000,00 euro per incentivi alle imprese per stabilizzazione di contratti a termine; – solo per i settori manifatturieri, incentivi per nuovi occupati a fronte di trasformazione dei contratti da full-time a part-time, per un totale di 300.000.00 euro; 400.000,00 per la sperimentazione di un progetto di rete territoriale di almeno 15 imprese; - 1.200.000,00 euro per la valorizzazione dei lavoratori precari della scuola; - 1.400.000,00 euro complessivi per contributi di solidarietà di 200 euro per 6 mesi per nuclei familiari con lavoratori dipendenti (residenti nella Regione) che hanno perso il lavoro; - 1.000.000,00 per un contributo “una tantum” di 400,00 euro a favore di 2.500 soggetti per sostenere gli studi dei figli iscritti all’università di lavoratori che si trovino da almeno tre mesi in disoccupazione; - 1.400.000,00 euro per l’esenzione dal ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnosi strumentale per i lavoratori che hanno perso il lavoro dal 01/01/2009, che sono in cassa integrazione, in mobilità, in contratto di solidarietà; - 400.000,00 euro per erogazione gratuita di farmaci per famiglie indigenti; - 2.700.000,00 euro per interventi sui canoni di locazione degli alloggi ERAP a favore delle fasce deboli; - 5.000.000,00 euro per la non autosufficienza con interventi per aumentare i livelli essenziali nelle residenze protette (progressivo incremento della quota sanitaria, diminuzione della tariffa alberghiera a carico degli ospiti e/o delle famiglie).

LAVORO

DGR n. 118 del 2 febbraio 2009, Approvazione del profilo professionale di 'Assistente familiare' e del relativo standard formativo (BUR n. 16 del 17.02.2009)
Con questa delibera viene definito il profilo professionale dell’assistente familiare, individuato come un operatore con caratteristiche pratico-operative che si prende cura della persona non autosufficiente, sia essa anziana, disabile o portatrice di patologie invalidanti, anche a sostegno dei familiari, contribuendo a sostenere e a promuoverne l’autonomia e il benessere psico-fisico in funzione dei bisogni e del suo contesto di riferimento; svolge attività di assistenza diretta, in particolare della routine quotidiana ed occupandosi della pulizia della casa ed è in grado di relazionarsi con la rete dei servizi territoriali, pubblici e privati, al fine di assicurare assistenza e garantire opportunità di accesso a tali servizi. Si stabilisce quindi lo standard formativo dell’assistente familiare, fissando in 100 ore la durata del percorso, finalizzato alla professionalizzazione di giovani e adulti, anche extracomunitari, sia in possesso di pregresse conoscenze-capacità, sia non in possesso di tali conoscenze-capacità. Nell’allegato alla delibera vengono descritte le caratteristiche principali dei corsi, rivolti a persone di maggiore età, con permesso di soggiorno e possesso di competenza linguistica orale, parlata e scritta della lingua italiana. Vengono anche individuate le aree di attività e le rispettive unità di competenze: area dei servizi sociali e di assistenza: orientarsi nel contesto sociale ed istituzionale, in relazione all’assistenza privata domiciliare; area della comunicazione e della relazione: relazionarsi dinamicamente con l’assistito e con la famiglia assumendo atteggiamenti coerenti con i principi di etica professionale; area della cura e dell’accompagnamento della persona: capacità di fornire cura ed assistenza nel rispetto dei bisogni e della condizione psico-fisica dell’assistito; area dell’alimentazione: preparazione e somministrazione dei pasti; area della gestione degli ambienti e della sicurezza: curare l’igiene degli ambienti adottando comportamenti atti a prevenire gli incidenti domestici; area di tirocinio, dell’integrazione, della personalizzazione del percorso e del recupero: applicare in situazione gli insegnamenti impartiti, in sé e nelle loro mutue relazioni.

LAVORO

Deliberazione amministrativa n. 164 del 26 gennaio 2005, Progetto obiettivo: tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro attuazione del Piano sanitario regionale 2003/2006 deliberazione consiliare 30 giugno 2003, n. 97 (BUR n. 17 del 17.02.2005)
Il provvedimento definisce obiettivi e modalità di realizzazione del Progetto “Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, che si propone di definire e consolidare un metodo operativo per coordinare gli interventi per la prevenzione dei danni alla salute dei lavoratori derivanti dai rischi di infortunio e di malattie lavoro – correlate. Il piano - che coinvolge i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro delle zone territoriali dell’ASUR, gli utenti, le parti sociali e le categorie di professionisti – prevede l’analisi e la valutazione dei bisogni del territorio e la definizione degli interventi da realizzare per aumentare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro, tenendo conto delle risorse necessarie e predisponendo un sistema di verifica dei risultati. Il provvedimento definisce ed illustra le priorità di intervento del progetto: - sicurezza in edilizia;- il rischio chimico negli ambienti di lavoro;- le patologie da movimenti ripetitivi; - amianto: la sorveglianza sanitaria degli ex esposti; - lo stressa da lavoro, mobbing e le patologie correlate; - il lavoro dei soggetti fragili: minori, immigrati, disabili, lavoratrici in gravidanza; - l’integrazione delle competenze nel controllo delle aziende a rischio di incidente rilevante; - nuovi flussi informativi per la prevenzione e infortuni mortali e gravi; - epidemiologia occupazionale. Per ogni area di intervento vengono indicate obiettivi, materiali e metodi, risorse economiche e tempi di realizzazione.
Legge regionale 25 gennaio 2005, n. 2, Norme regionali per l’occupazione, la tutela e la qualità del lavoro (BUR n. 14 del 10.02.05)
La legge definisce le competenze legislative ed amministrative della Regione in materia di occupazione, tutela e qualità del lavoro. La Regione esercita la funzione di programmazione centrale delle politiche attive del lavoro attraverso il Piano regionale (che ha validità triennale) e in raccordo con le Province, che diventeranno i soggetti titolari delle funzioni di gestione del mercato del lavoro, nell’ambito dei processi di concertazione sociale: obiettivi principali sono la modernizzazione del mercato, la qualità degli interventi e la sicurezza del lavoro. ). La legge è composta da 38 articoli ed ha una dotazione finanziaria di 50 milioni e 433 mila euro per il 2005. Il provvedimento intende promuovere la stabilizzazione del mercato del lavoro, contrastando la precarietà e la frammentazione dei contratti, favorendo le relazioni sindacali e tutelando in modo particolare le categorie svantaggiate (disoccupati, inoccupati, donne, immigrati, disabili. Particolare attenzione viene riservata ad interventi di politiche attive per il lavoro: borse di studio per giovani laureati che presentino progetti di ricerca concordati con le Università, incentivi per le imprese che creano nuova occupazione. Per quanto riguarda l’inserimento lavorativo delle persone disabili, sono previste sia interventi di avvio al lavoro che di accompagnamento per una positiva e stabile integrazione nell’ambiente di lavoro. Per promuovere il miglioramento dei livelli di salute, sicurezza e qualità del lavoro, la legge stabilisce il sostegno ad iniziative imprenditoriali concordate con le organizzazioni sindacali e ad interventi formativi sulla responsabilità sociale delle imprese. Sono previsti interventi di formazione, informazione, prevenzione e vigilanza in materia di sicurezza del lavoro. Il provvedimento definisce inoltre le modalità di realizzazione di una rete di ammortizzatori sociali e fornisce indicazioni per prevenire situazioni di crisi occupazionali e favorire processi aziendali di trasformazione organizzativa e di innovazione tecnologica allo scopo di garantire la stabilità del lavoro. Per contrastare il fenomeno del lavoro sommerso sono previsti incentivi a favore delle forme di emersione, promuovendo azioni formative e informative, di tutoraggio e consulenza.
D.G.R. n. 1515 del 07 dicembre 2004, P.O.R. Obiettivo 3 FSE 2000/2006 – Asse B Misura 1; Asse D Misura 3; Asse E Misura 1 – Individuazione degli obiettivi e delle modalità di realizzazione dell’intervento “Prestito d’onore per lavoro autonomo e microimprese marchigiane”. Importo complessivo € 2.700.000,00 (IVA conclusa) (BUR n. 137 del 23.12.2004)
Il provvedimento definisce criteri e modalità di attuazione del progetto “Prestito d’Onore per lavoro autonomo e microimprese marchigiane” come previsto nella DGR n. 1115 del 01.10.2004. L’intervento, che si pone l’obiettivo di stimolare l’avvio di attività di lavoro autonomo e nuove imprese attraverso la concessione di “microcredito” a medio termine, è riferito a tre ambiti: disoccupati – laureati disoccupati; - immigrati; - donne. Sono ammesse al progetto le società in nome collettivo, le società semplici e le società in accomandita semplice; le iniziative di lavoro autonomo e di microimpresa possono riguardare qualsiasi settore (produzione di beni, fornitura di servizi, commercio) - ad esclusione delle attività che si riferiscono alla produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli -. Il finanziamento complessivo previsto è di € 2.700.000,00; di cui : € 150.000,00 per l’individuazione da parte della Regione – tramite bando di gara - di un soggetto economico che promuovi sul territorio l’iniziativa; € 2.300.000,00 per l’individuazione di un istituto di credito che offra credito e servizi di accompagnamento ai beneficiari; € 60.000,00 per l’individuazione di un soggetto economico per la fornitura di un servizio di assistenza tecnica; l’utilizzo dei rimanenti € 190.000,00 è previsto per eventuali abbattimenti dei tassi di interesse.

LAVORO – FORMAZIONE PROFESSIONALE

DGR N. 830 del 18 maggio 2009, Quadro attuativo 2009 della LR n. 5/2003 - Provvedimenti per favorire lo sviluppo della cooperazione (BUR n. 51 del 28.05.2009)
Con questo provvedimento vengono definite delle azioni per promuovere lo sviluppo e il rafforzamento della cooperazione nella regione, con interventi in favore delle cooperative, delle cooperative sociali e dei consorzi operanti nella regione Marche e iscritte nell’albo. Questi nel dettaglio i provvedimenti previsti nel quadro attuativo: - sostegno a processi di capitalizzazione delle cooperative: è prevista la concessione di un finanziamento senza interessi in relazione al capitale sociale versato a partire dal 1° gennaio 2008 (per l’anno 2009 l’importo massimo concedibile è pari a 50.000,00 euro); indirizzi per le iniziative di sostegno alla capitalizzazione per progetti di sviluppo cooperativo: un provvedimento pensato per favorire la capitalizzazione tramite partecipazioni temporanee e di minoranze, promuovendo l’offerta dei capitali da parte dei cooperatori; indirizzi per la concessione di contributi a favore degli investimenti: si tratta di un contributo una tantum concesso alle cooperative, consorzi e cooperative sociali corrispondente al valore attuale del concorso sugli interessi relativamente ai contratti di mutuo e locazione finanziaria effettuati per investimenti in beni materiali ed immateriali e contributi in conto capitale in relazione ad investimenti innovativi; indirizzi per la concessione di contributi per il sostegno alla nascita di nuove cooperative: con contributi a fondo perduto finalizzati allo sviluppo di nuove attività e nuova occupazione; indirizzi per la concessione di contributi per interventi sperimentali: per lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle imprese cooperative nelle aree del territorio regionale che presentano particolari condizioni di svantaggio socio-economico o in zone rurali e per sostenere iniziative di aggregazione tra cooperative; indirizzi per la concessione di contributi per il sostegno ai consorzi di garanzia collettiva fidi: per agevolare l’accesso al credito da parte delle cooperative e dei consorzi anche mediante la concessione di contributi ad integrazione del fondo rischi; indirizzi per la concessione di contributi per il sostegno all’attività di sviluppo della cooperazione: con finanziamenti alle organizzazioni regionali delle associazioni cooperative riconosciute. Il finanziamento complessivo previsto è pari a 3.114.136,74 euro.

MINORI

Deliberazione n. 1413 del 08/10/2012, Modifiche alla D.G.R. n. 865 dell’11/06/2012 Interventi in favore dei minorenni allontanati temporaneamente dalla propria famiglia ((BUR n. 103 del 26.10.2012)
La Deliberazione sostituisce il punto 1 (Criteri di definizione dei contributi economici per l’affidamento familiare) e il punto 4 (Criteri e modalità per il riparto dei fondi ai Comuni per minorenni in situazione familiare multiproblematica e minorenni stranieri non accompagnati) dell’Allegato A della D.G.R. n. 865/2012. Rispetto al punto 1, i riferimenti generali nella definizione dei contributi economici per l’affidamento familiare sono i seguenti: parametro di riferimento nazionale oggettivo e collegato ad una indicizzazione di adeguamento; variazioni rispetto al parametro medio in relazione a minorenni in situazioni di particolare fragilità; diversificazione delle quote rispetto alle varie tipologie di affidamento che si considerano per l’individuazione dei contributi economici corrispondenti. Viene inoltre, stabilita l’istituzione di un registro regionale delle reti formalizzate di famiglie affidatarie, che collaborano con i servizi competenti in materia di affidamento familiare, nel rispetto dei diversi ruoli e competenze.
DGR n. 865 dell’11 giugno 2012, Interventi in favore dei minorenni allontanati temporaneamente dalla propria famiglia (BUR n. 61 del 22.06.2012)
Vengono definiti i nuovi criteri per gli interventi a favore dei minorenni allontanati temporaneamente dalla propria famiglia; obiettivo è sostenere la pratica dell'affidamento familiare e fornire ai Comuni - a cui annualmente vengono assegnati contributi economici - indirizzi regionali che stabiliscano in modo omogeneo le tariffe praticate nelle varie soluzioni di accoglienza residenziali messe in atto per la tutela dei minori nelle Marche: vale a dire sia attraverso le comunità d’accoglienza che attraverso le famiglie affidatarie. Per quanto riguarda i criteri di definizione dei contributi economici per l'affidamento familiare è stato individuato come parametro di riferimento la pensione per gli invalidi oltre i 60 anni che per il 2011 è pari a 604 euro, con variazioni previste per situazioni particolari: una maggiorazione del 10% in presenza di neonati e del 50% in presenza di minori disabili. Tale parametro è da considerarsi come parametro medio, che varia a seconda della tipologia di intervento: affido a parenti entro il 4° grado, a tempo pieno; affido etero familiare parziale - diurno con pasto, diurno senza pasto, residenziale saltuario -; affido etero familiare continuativo; affido etero familiare in rete-. La Regione ha inoltre previsto l’istituzione di un registro regionale di associazioni di famiglie affidatarie: la rete - che deve avere un regolamento di gestione - deve essere costituita da almeno cinque famiglie disponibili all'affidamento familiare, di cui almeno due con esperienze di affidamenti familiari. Sono inoltre state stabilite alcune misure di sostegno, con agevolazioni per l’affidamento familiare: esenzione del ticket per i minori o per le cure ortodontiche e protesi dentali; gratuità per i servizi comunali di mensa, trasporto scolastico, nido d’infanzia; contributo per l’acquisto di testi scolastici, facilitazioni ed esoneri per partecipare alle attività sportive e per partecipare a manifestazioni culturali. Per quanto riguarda invece le tariffe delle strutture residenziali di accoglienza sono invece determinate in base al nuovo sistema tariffario regionale delle strutture residenziali e semiresidenziali delle aree sanitaria extraospedaliera, sociosanitaria e sociale (con riferimento alla L.R. 20/02 e al R.R. 1/04). Questi i valori medi della tariffa: 57,50 € per comunità alloggio per adolescenti, 50,76 € per casa famiglia, 50,76 € per comunità familiare, 62,10 € per comunità familiare per minorenni, 84,33 € per comunità educativa per minorenni e 90,00 € per comunità di pronta accoglienza per minorenni. Nell'allegato A alla delibera vengono infine definiti i criteri di riparto dei fondi regionali da destinare ai Comuni per minorenni in situazione familiare multiproblematica e minori stranieri non accompagnati; si precisa che il destinatario del finanziamento è il Comune capofila dell’Ambito territoriale sociale a cui viene assegnata e liquidata la quota spettante per i servizi residenziali. Il contributo viene utilizzato in primo luogo per coprire il 90% dei costi sostenuti per l’affidamento familiare da tutti i Comuni. Il resto viene distribuito agli ATS sulla base dei costi dell’accoglienza residenziale, garantendo la copertura di almeno il 40% delle spese sostenute dai Comuni fino a 5000 abitanti e il 40% per le spese per i minori stranieri non accompagnati; il rimanente va ai Comuni con più di 5000 abitanti, in proporzione alla spesa sostenuta.

minori

Decreto del Dirigente del Servizio politiche sociali n. 38 del 12 aprile 2010, L.R. 28/2008 - Attuazione DGR n. 983/2009 - Approvazione dell'elenco regionale dei mediatori penali minorili (BUR n. 52 del 17.06.2010)
Con questo provvedimento la Regione ha approvato l’elenco regionale dei mediatori penali minorili: in complessivo sono attualmente iscritti 15 mediatori nell’Albo (come specificato nella tabella in allegato che riporta data anagrafici e titolo di studio degli interessati). Come indicato nel decreto, le domande di iscrizione all’elenco regionale rimangono aperte in via continuativa e potranno essere effettuate cancellazioni nel caso in cui decadano i requisiti necessari o su richiesta dell’interessato; gli aggiornamenti dell’elenco sul BUR e nel sito istituzionale della Regione Marche saranno realizzati semestralmente al 30 Giugno e al 30 Dicembre di ogni anno. Si precisa che in riferimento alle procedure di selezione dei mediatori, la Regione al fine di soddisfare il fabbisogno di operatori presso il Centro regionale per la mediazione penale regionale, a parità di titoli - i requisiti per l'iscrizione al predetto Albo e lo schema di Domanda sono contenuti nella delibera 983/2009 – si è basata sul numero di anni di esperienza professionale specifica.

MINORI

Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione IPAB, infanzia, famiglia e gestione di Albi e registri sociali n. 107 del 11/12/2009, L.R. 9/03 – contributi agli enti capofila degli ATS per la realizzazione del programma territoriale dei servizi per l’infanzia, l’adolescenza e il sostegno alla genitorialità – Cap. 53007103 e 1.000.000,00 – Bilancio 2009 (BUR n. 121 del 24.12.2009)
Con questo provvedimento la Regione stabilisce il finanziamento complessivo pari a 1.000.000,00 euro da assegnare ai Comuni capofila degli ATS per la realizzazione dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza e il sostegno alla genitorialità, da ripartire sulla base dei seguenti parametri: 40 % del fondo sulla base del numero dei bambini residenti nella fascia d’età 0-12; 30 % del fondo sulla base del numero dei ragazzi residenti nella fascia d’età 13-17; 30 % del fondo sulla base della dimensione territoriale d’ambito (in allegato una tabella che riporta le somme da destinare ai Comuni capofila: Comune di Pesaro € 71.904,37,C.M. del Catria e del Nerone – Cagli € 24.926,24,Comune di Urbino € 39.042,21; C.M. del Montefeltro "Zona B"-; Carpegna € 21.000,30; Comune di Fano € 63.940,13; Comune di Fossombrone € 24.890,95; Comune di Senigallia € 48.964,77; Comune di Jesi € 70.693,52; Comune di Fabriano € 38.749,59; Comune di Ancona € 47.554,81; Comune di Chiaravalle € 37.056,30; Comune di Osimo € 45.115,85; Comune di Civitanova Marche € 69.111,98; Comune di Macerata € 56.250,38; C.M. Monti Azzurri "Zona L"€ 34.725,93; C.M. Alte Valli del Potenza e dell'Esino "Zona H" € 31.834,28;C.M. di Camerino € 29.384,99; Comune di Fermo € 68.033,63; Comune di Porto Sant'Elpidio € 25.860,05; Comune di San Benedetto del Tronto € 59.447,06;Comune di Ascoli Piceno € 51.553,48; Unione dei Comuni Vallata del Tronto € 20.051,19; Comunità Montana dei Sibillini € 19.907,99). Questi gli interventi ammessi a finanziamento: centri per l’infanzia (senza pasto e sonno), spazi per bambini, bambine e famiglie, centri di aggregazione per bambini, bambine e adolescenti; servizi itineranti; servizi domiciliari di sostegno alle funzioni educative familiari, servizi itineranti, servizi domiciliari di sostegno alle funzioni educative familiari; servizi di sostegno alle funzioni genitoriali. Si stabilisce che il coordinatore d’Ambito deve inviare entro e non oltre il 28 febbraio 2010 il programma di attuazione dei servizi, approvato dal Comitato dei Sindaci; entro il 31 luglio 2010 la Relazione di attuazione dei servizi e entro il 31 dicembre 2010 la certificazione delle spese sostenute; ogni Ambito inoltre deve assicurare la compartecipazione alla spesa complessiva per il 30 % del finanziamento. In allegato: la scheda per la redazione del Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e di sostegno alla famiglia, la scheda di monitoraggio, la certificazione di spesa del programma di attuazione.

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