(indice Voce sul sociale)
C.A.T.
Comitato Associazioni di Tutela |
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Anglat Marche
Angsa Marche
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Ass. La Crisalide
Ass. La Meridiana
Ass. Libera Mente
Ass. Paraplegici Marche
Centro H
Gruppo Solidarietà
Tribunale della salute Ancona
Uildm Ancona
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4 marzo 2006
Quote a carico degli utenti nelle RSA anziani delle
Marche. Esiste ancora il diritto alle cure sanitarie?
Con l’introduzione a partire dal 1° gennaio 2006 dei nuovi criteri
tariffari nelle RSA anziani che prevedono il pagamento di una quota a
carico degli utenti pari a 33 € (con aumenti anche del 40%) a partire
dal 45° giorno di degenza (invece dei 90 precedenti), la regione Marche
si è assunta la grave responsabilità di mettere a rischio la salute di
molti cittadini che ricoverati in queste strutture dopo 45 giorni di degenza
si trovano nella situazione di: a) pagare la ragguardevole cifra di 33
€ al giorno anche quando si trovano nella condizione per la quale hanno
il diritto di essere ricoverati in strutture con degenza gratuita; b)
rientrare anticipatamente - con i rischi conseguenti - al domicilio dato
che non tutti possono permettersi il lusso di pagare 990 euro al mese
(senza peraltro l’assicurazione di alcun servizio alberghiero).
Per gli esperti della sanità marchigiana, statistiche alla mano, probabilmente
tutto questo sarà valutato come un successo della qualità del sistema,
un percorso virtuoso, che improvvisamente dal gennaio 2006 riuscirà a
ridurre drasticamente in tempi di degenza anche per strutture come le
RSA anziani destinate a gravi malati non curabili a domicilio difficilmente
curabili/guaribili in 45giorni. Nel regime estensivo (a lungo termine),
il risultato sarà addirittura superiore a quello intensivo (a breve termine).
Complimenti.
Regione Marche e Aziende sanitarie sanno - pur facendo finta da anni di
non sapere - che nelle RSA anziani non devono essere ricoverati malati
in fase post acuta, ma solo malati stabilizzati che richiedono interventi
sanitari continuativi; che i primi hanno il diritto di essere curati in
altre strutture. Ciò nonostante si riducono - in nome magari di equità
e giustizia - i tempi di esenzione e si aumentano le rette.
Avremmo piacere di sapere se da parte di qualche Direttore di Zona Territoriale,
di responsabile di RSA, o coordinatore di UVD sono state avanzate perplessità
nei confronti di questa norma e degli effetti che essa produce o se il
rispetto della scala gerarchica impone l’ossequioso silenzio rispetto
a scelte che hanno evidenti pesanti ricadute negative sulla salute di
soggetti particolarmente fragili e vulnerabili.
Questo Comitato ha chiesto inutilmente alla regione marche di essere ascoltato
in merito alla ricaduta dell’applicazione di questo provvedimento; ha
motivato ampiamente i rischi connessi con l’attuazione di questa norma.
Non è stata data alcuna risposta.
Ad oltre 60 giorni dall’introduzione della norma chiediamo alla regione
Marche un sussulto di saggezza e l’immediato blocco del provvedimento.
In attesa che ciò avvenga, considerato che le istituzioni non possono
pretendere che i cittadini rispettino norme che le istituzioni per prime
disattendono, invitiamo gli utenti a non adeguarsi alla nuova normativa
contribunedo secondo i criteri precedentemente in vigore (pagamento dopo
90 giorni e retta pari a 24 €)
Comitato Associazioni Tutela
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