(indice Voce sul sociale)
C.A.T.
Comitato Associazioni di Tutela |
Associazioni aderenti:
Aism Regionale
Alzheimer Marche
Anffas Jesi
Anglat Marche
Angsa Marche
Ass. Free Woman
Ass. La Crisalide
Ass. La Meridiana
Ass. Libera Mente
Ass. Paraplegici Marche
Centro H
Gruppo Solidarietà
Tribunale della salute Ancona
Uildm Ancona
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Ancona, 12 aprile 2006
Presidente e componenti V Commissione Consiliare
Oggetto: Osservazioni alla proposta di regolamento regionale ad
iniziativa della giunta regionale concernente: “modifiche al regolamento
regionale 8 marzo 2004, n. 1, in materia di autorizzazione delle strutture
e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale”
Si allegano le seguenti osservazioni:
Art. 5, Norme finali e transitorie. Al comma 4, sostituire
per un periodo massimo di dieci anni con per un periodo massimo
di cinque anni. La previsione di 10 anni è un tempo sproporzionatamente
lungo. Sostituire i dieci anni con cinque anni in tutte le parti del Regolamento
che recepisce questa indicazione.
Al comma 7. L’assicurazione delle prestazioni infermieristiche
e sociosanitarie alle quali le strutture sono obbligato non può essere
messa a carico degli utenti.
Allegato A.
Per quanto riguarda le strutture per disabili si fa notare come progressivamente
le strutture residenziali previste abbiano visto aumentare la capacità
recettiva. La CoSER inizialmente prevista per 8 utenti (compreso il posto
per l’emergenza) è arrivata con le nuove modifiche a 10; la Residenza
Protetta da 16 utenti (con due nuclei da 8) è passata a 20. Si chiede
pertanto che la capacità recettiva non venga modificata lasciando a 9
posti (compreso uno per emergenza) la capacità recettiva della COSER e
a due nuclei da nove la capacità recettiva della RP.
Si chiede inoltre di aggiungere per ogni tipologia di struttura residenziale
il seguente punto. “Non è possibile prevedere accorpamenti - all’interno
dello stesso edificio - di strutture residenziali”.
La possibilità di accorpamenti tra le varie strutture renderebbe inutile
infatti la realizzazione del modello familiare delineato nelle comunità
previste nel Regolamento.
Si coglie infine l’occasione per ribadire che la realizzazione a livello
territoriale delle strutture previste dal presente Regolamento trova un
ostacolo insormontabile per la loro realizzazione dalla mancata emanazione
di un atto nel quale si definisce il costo retta delle strutture e la
ripartizione tra settore sociale e sanità (insieme ad una atto di fabbisogno).
Si chiede pertanto alla Commissione di sollecitare con urgenza l’emanazione
di tale atto; atto che le regioni devono adottare in applicazione dell’atto
di indirizzo sulle prestazioni sociosanitarie (DPCM 14.2.2001) e del DPCM
29.11.2001 sui Livelli essenziali di assistenza.
cordiali saluti
il Comitato
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