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(indice Voce sul sociale)

C.A.T.
Comitato Associazioni di Tutela

Associazioni aderenti:

Aism Regionale
Alzheimer Marche
Anffas Jesi
Anglat Marche
Angsa Marche
Ass. Free Woman
Ass. La Crisalide
Ass. La Meridiana
Ass. Libera Mente
Ass. Paraplegici Marche
Centro H
Gruppo Solidarietà
Tribunale della salute Ancona
Uildm Ancona



Ancona, 13 febbraio 2006

- Presidente giunta regionale
- Assessore alla sanità Regione Marche
- Assessore Politiche sociali Regione Marche
- Direttore Servizio salute
- Direttore Servizio Politiche sociali
- Direttore generale ASUR


Oggetto: Assistenza residenziale agli anziani dopo Decreto 501/SOS e Nota Direttore Servizio salute del 2.11.2005. Attuazione DGR 323-2005. Richiesta urgente di incontro.


Tra le indicazioni contenute nella normativa in oggetto figurava a partire dal 1° gennaio 2006:
- Riordino tariffario RSA e RP con quota alberghiera pari a 33 €.
Modifica dei tempi di compartecipazione alberghiera nelle RSA anziani. Esenzione nei primi 45 giorni di permanenza, con le seguenti deroghe: 1) esenzione per 30 giorni in caso di provenienza da lungodegenza; 2) esenzione per 60 giorni in caso di provenienza da una Zona territoriale senza disponibilità di posti letto di lungodegenza (nessuna specifica in che cosa consista la “disponibilità di posti letto).
Aumento a 50 minuti di assistenza giornaliera per circa 2.200 anziani non autosufficienti ospiti delle strutture assistenziali.

A distanza di circa 45 giorni il quadro pressoché costante in tutto il territorio regionale è il seguente:
- Applicazione immediata delle norme riguardanti la compartecipazione e i tempi di esenzione nelle RSA; ovvero passaggio a 33 € della quota alberghiera con aumenti in molti casi di circa il 40% della retta; scatto della quota dopo 45 giorni.
- Nessuna diminuzione (ovviamente quando le tariffe erano superiori) a 33 € delle quote alberghiere nelle attuali RP.
- Mancata attivazione dell’aumento di assistenza per i posti considerati di “intensità media”.
- Nessuna restituzione agli utenti e successivo abbassamento delle rette per quelle strutture che dichiaravano di assicurare già i 50 minuti di assistenza con oneri a carico degli utenti.
- Non risulta che sia utilizzato lo schema di convenzione allegato alla DGR 323/2005 per le strutture nelle quali è prevista l’attivazione dei posti letto”intermedi”.

Per quanto riguarda inoltre le RSA anziani all’aumento delle rette e alla diminuzione del periodo di esenzione non risulta variata la tipologia di utenza ospitata (malati in post acuzie con elettivi interventi in lungodegenza o in riabilitazione intensiva sia essa ospedaliera od extraospedaliera). Non risulta che alcuno informi gli stessi o le loro famiglie del diritto ad usufruire degli interventi di cui avrebbero diritto (riabilitazione-lungodegenza). Non risulta che venga specificato quali servizi sono ricompresi nella quota alberghiera).

Questo Comitato innumerevoli volte, inutilmente, ha posto alla attenzione i problemi che si sarebbero incontrati con l’applicazione di questa normativa e le iniquità che si sarebbero prodotte.

Ma ora è decisamente inaccettabile una situazione che vede dopo oltre 3 mesi e mezzo il mancato adeguamento alla pur insufficiente assistenza prevista per i 2.200 anziani, il mancato abbassamento delle rette nelle RP e invece l’immediato aumento di quelle delle RSA anziani. Una situazione che vede le istituzioni per prime violare la normativa della quale dovrebbero essere garanti.




A riguardo della situazione sopra descritta questo Comitato, chiede pertanto l’immediato aumento dell’assistenza come previsto dalle norme sopraccitate (o la restituzione della quota nel caso l’assistenza veniva già garantita con retta a carico dell’utente) e l’adeguamento a 33 € delle rette a carico degli utenti ospiti delle RP. Si ricorda inoltre che quanto previsto e non ancora attuato è lontanissimo dalle indicazioni del PSR che prevedeva entro il 2006 la realizzazione di 2.500 posti di RP (con 100-120 minuti di assistenza) e 1320 di RSA e ancor più distante dalle necessità degli anziani non autosufficienti attualmente ospiti delle strutture assistenziali. Mille di questi ricevono 12 minuti di assistenza personale sociosanitaria al giorno.

Si chiede inoltre che nei ricoveri in RSA anziani di soggetti in post acuzie:
- le Zone Territoriali attraverso le UVD informino gli utenti sulla appropiatezza dei percorsi (riabilitazione, lungodegenza) e sulla tipologia di utenza che dovrebbe afferire alle RSA;
- allo scadere dei 45 giorni, qualora le condizioni dei malati (sono la maggior parte di quelli ricoverati in RSA) sia assimilabile a quella che legittima un ricovero in lungodegenza o in riabilitazione si preveda (attraverso l’attivazione delle UVD) la possibilità di deroga del periodo di esenzione. Un periodo che deve arrivare almeno ai 90 giorni di esenzione prevista nel caso di passaggio dalla lungodegenza alla RSA.

Con i nuovi criteri tariffari si amplificano inoltre altri aspetti che non sono stati mai affrontati a riguardo delle degenze in RSA:
- il pagamento della quota alberghiera per utenti che non hanno redditi sufficienti per farvi fronte (ci sono utenti che pagano 33 € e non fruiscono ancora della indennità di accompagnamento)
- quali servizi, se non si chiede troppo, sono ricompresi in detta quota alberghiera.

Non si può che esprimere fortissima contrarietà e grande delusione per la situazione sopra descritta; nella quale, da un lato, non ci si preoccupa di garantire a cittadini che ne hanno estremamente bisogno quella pur insufficiente assistenza prevista (50 minuti, cinquanta, di assistenza al giorno); dall’altro (vedi RSA) si procede in tutta fretta, a rivedere le modalità di compartecipazione senza porsi minimente il problema dell’utenza che afferisce alla gran parte di queste strutture.
Il risultato, amaramente, è quello già innumerevoli volte visto. A pagarne le conseguenze sono sempre gli stessi, quei soggetti, purtroppo non in grado di far valere i propri diritti. Persone, non andrebbe dimenticato, che nella loro vita hanno versato dei contributi anche per essere curati in maniera adeguata.

Si chiede pertanto con urgenza un incontro nel quale discutere sui punti sopra indicati.


Cordiali saluti

il Comitato