(indice Voce sul sociale)
Ancona, 20 marzo 2006
- Assessore alla sanità Regione Marche
- Direttore generale ASUR Marche
- Direttori Zone territoriali
Oggetto: Ricoveri di utenti in RSA anziani nella fase intensiva
della malattia.
Con nostre precedenti note abbiamo fatto presente la grave situazione
creatasi a seguito del riordino dei criteri tariffari nelle RSA.
Prendiamo atto, a tre mesi dall’attuazione della norma, che si continuano
per la gran parte a ricoverare nelle strutture classificate come RSA anziani
soggetti in post acuzie che dovrebbero afferire al sistema della riabilitazione
lungodegenza.
Si ricorda che la normativa vigente (D. lgs 229/99, DPCM 14.2.2001, DPCM
29.11.01) rende illegittima ogni assegnazione di oneri nelle fasi intensive
della malattia. Nessuna norma stabilisce amministrativamente la durata
della fase intensiva in 45 giorni. Nessuna norma stabilisce l’inizio della
“lungoassistenza” 46 giorni dopo il ricovero in RSA. Nessuna norma assegna
alle RSA anziani la gestione della fase intensiva della malattia.
Continuando ad inviare in queste strutture malati in post acuzie le Zone
territoriali si assumono pertanto una grave duplice responsabilità:
l’imposizione agli utenti di oneri non dovuti;
dimissioni precoci, con gravi rischi per la salute, di malati che non
sono in grado di pagare i 33 euro giornalieri.
L’applicazione amministrava di questa norma è assolutamente sconcertante
e segna una grave e inaccettabile disattenzione nei confronti dei malati.
Ribadiamo pertanto la richiesta alla regione marche di sospendere la norma
e alle Zone di prevedere attraverso lo strumento della valutazione multidimensionale
(così come previsto dal DPCM 14.2.2001) la verifica della permanenza di
una fase intensiva della malattia nella quale nessun onere è imputabile
agli utenti. Fase intensiva che mai dovrebbe essere gestita in una RSA
anziani.
Cordiali saluti
il Comitato
|