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Solidarietà Via Fornace, 23 - 60030 Moie di Maiolati Sp. AN- ITALY tel/fax 0731703327 grusol@grusol.it |
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Gruppo Solidarietà, Via S. D'acquisto 7, 60030 Moie di
Maiolati (AN), Tel. e fax 0731.703327. grusol@grusol.it Lì 26 novembre 2003 - Presidente giunta regionale Assessore alla sanità regione Marche Direttore Dipartimento Servizi alla persona E p. c. - Tavolo regionale salute mentale - Cgil - Cisl - UIL regionale Oggetto: Riferimento lettera 17 novembre 2003. RSA disabili psichici. In riferimento alla lettera in oggetto, stante l'attuale normativa regionale, riteniamo la risposta del tutto insufficiente a giustificare la partecipazione al costo dei servizi da parte degli utenti nelle modalità indicate. Riteniamo che il riferimento normativo, citato, che legittimerebbe la partecipazione alla spesa sia assolutamente non pertinente. Si segnala che la delibera in oggetto riguarda i presidi disattivati dalla funzione ospedaliera nel 1992 (vedi tabella allegata); strutture classificate come RSA anziani. Il trasferimento di una norma riguardante le RSA anziani a quelle per disabili psichici la riteniamo del tutto infondata. Stante l'interpretazione regionale dovrebbero, a questo punto, essere assoggettate alle indicazioni di questa delibera - peraltro modificata o meglio sostituita dalla legge 36/95 - anche tutte le altre tipologie di RSA previste dalla normativa regionale. Quindi anche ad esempio quelle per disabili. Perché a queste ultime allora non si applica allora la DGR 3240/1992? Inoltre, sempre secondo l'interpretazione data, anche dal punto di vista organizzativo, a partire dagli standard assistenziali, le RSA disabili psichici dovrebbero assoggettarsi alle indicazioni della DGR 3240. Risulta evidente ad ogni persona minimamente informata che le strutture normate dalla DGR 3240, non hanno assolutamente nulla a che vedere con le strutture psichiatriche di cui trattiamo e che l'assimilazione proposta contrasta anche con tutta la normativa regionale di settore a partire dai Progetti obiettivi. Ricordiamo che non stiamo parlando di utenti con problematica psichiatrica che vengono ricoverati presso RSA anziani ma di utenti ricoverati presso strutture autorizzate e classificate come RSA disabili psichici. Perché nella delibera regionale 2569/1997 "Linee di indirizzo per l'assistenza integrata sociale e sanitaria in soggetti malati mentali", si precisa che nelle "RSA sia pubbliche che private autorizzate e accreditate, secondo la normativa vigente (…) nessun onere è da porsi a carico dell'utente, esclusa la eventuale partecipazione alla spesa disposta a suo carico da norme regionali"?. Le "norme regionali" sarebbero una delibera riguardante le RSA anziani che prevede una quota alberghiera "in analogia con quanto stabilito dall'art. 17 del regolamento regionale n. 21 del 10.5.89 per le altre strutture residenziali"; cioè per le residenze protette per anziani? In conclusione riteniamo la risposta del tutto insoddisfacente, invitiamo l'assessore alla sanità a volersi occupare urgentemente della questione al fine di sanare una situazione di palese ingiustizia, al Tavolo regionale per la salute mentale a prendere posizione al fine di tutelare i malati ricoverati in queste strutture ed i loro familiari oggetto di pesantissime (fino a 1000 € al mese) compartecipazioni alle spese non supportate da alcuna specifica norma regionale. Distinti saluti Gruppo Solidarietà
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