Questo numero

Il numero si apre con l'intervento di Vanna Iori che affronta il tema delle emozioni e dei sentimenti nelle relazioni di cura. Ridare dignità e voce ai sentimenti nelle relazioni di cura, non significa cadere nel sentimentalismo o nella retorica dei buoni sentimenti (le derive sentimentalistiche sono altrettanto pericolose quanto l'asetticità e l'anaffettività che spesso si riscontra nei servizi e nelle organizzazioni). Al contrario, nei percorsi formativi professionali è necessario integrare le competenze dell'agire professionale con quelle risorse emotive che, se trascurate, rischiano di manifestarsi in modo perverso. In occasione della inaugurazione della nuova sede del Gruppo Solidarietà, Andrea Canevaro, ha tenuto una relazione a partire dalla celebre frase di don Lorenzo Milani, Fa' strada ai poveri senza farti strada, focalizzando tre aspetti: l'incontro con la fragilità, l'agire sociale, l'agire politico. Franco Pesaresi, dopo aver analizzato nel precedente numero le indicazioni della normativa nazionale in materia di cure domiciliari, si è soffermato con il nuovo contributo, su come le singole regioni hanno organizzato e normato le cure a domicilio nei loro territori. Nell'ultimo contributo Fabio Ragaini informa sugli sviluppi della petizione promossa da molte organizzazioni marchigiane nella quale si chiede alla regione Marche risposte adeguate ai bisogni degli anziani malati non autosufficienti.