Questo numero

Il numero si apre con una riflessione del Gruppo Solidarietà sui temi del volontariato. Si interroga sull’enfasi che viene posta rispetto alla funzione di promozione e tutela, più comunemente chiamata advocacy, ma anche sulla costituzione di coordinamenti di associazioni che sembrano prescindere dagli obiettivi. L’articolo espone le ragioni che rendono pericolosa tale impostazione, tanto più in un periodo nel quale le istituzioni cercano - attraverso supposte pratiche concertative - sostegno a pratiche volte a tagliare interventi e servizi. Samuele Animali si interroga sul rapporto tra istituzioni e cittadini, sul ruolo delle organizzazioni di volontariato nella costruzione di una società che risponda ai bisogni ed alle esigenze di ciascuno. Ritiene fondamentale un rapporto dialettico tra istituzioni e volontariato, così da richiamare le prime alla garanzia dei diritti. Salvatore Nocera riflette sul tema della integrazione scolastica degli alunni disabili e in particolare sulla proposta di costituire scuole attrezzate nelle quali concentrare gli alunni disabili di un determinato territorio. Andrea Canevaro ed Emiliano Gaffuri propongono due contributi sui temi dell’autismo. Il primo evidenzia come sia importante che l’ambiente sia capace di diventare contesto; il secondo presenta un’esperienza che intende mettere al centro degli interventi, percorsi di autonomia nei quali un ruolo fondamentale assume le esigenze dei nuclei familiari. Infine Fabio Ragaini analizza la regolamentazione della regione Marche riguardo i centri diurni per persone con disabilità. Un contributo dal quale si evidenzia il deficit programmatorio della Regione.

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