Questo numero

Il numero si apre con l’intervento di Roberto Franchini e riguarda il tema della qualità di vita all’interno dei servizi rivolti alle persone con disabilità intellettiva. Il rischio dei sistemi professionali di presa in carico, infatti, in ogni ambito in cui si esprimono, è quello di centrare la loro azione sui loro stessi servizi o “trattamenti”, piuttosto che sulla persona. Può crearsi in questo modo un circolo vizioso, all’interno del quale al “cliente-utente” è chiesto di adattarsi ai servizi e alle “terapie”, mentre viene meno il principio della centralità della persona e della sua qualità di vita. Successivamente, proponiamo due nuove interviste, curate da Gloria Gagliardini, realizzate all’interno del progetto del Gruppo Solidarietà “Raccontiamo noi l’inclusone”. Trasferitasi da poco nelle Marche, M.G. vive da sola con una figlia con disabilità complessa. Il racconto delle grandi difficoltà nella gestione dell’assistenza e i problemi con i servizi che rendono le difficoltà, quasi insormontabili. Andrea Filipponi, racconta invece la sua storia di inserimento lavorativo e le sue attività nel tempo libero. Fabio Ragaini, riprende alcuni dei temi trattati centrando la riflessione sui servizi territoriali. Stefano Cecconi, fa il punto sullo stato della chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) e sulle prospettive che si aprono con la previsione delle nuove residenze previste dalla nuova normativa. Infine, riportiamo un capitolo del libro curato da Valerio Gigante, Luca Kocci, Sergio Tanzarella, “La grande menzogna”; si tratta di quello riguardante, i disturbi psichici che hanno riguardato circa 40.000 soldati che hanno partecipato alla prima guerra mondiale.

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