Questo numero

Il numero si apre con una intervista al pedagogista Roberto Medeghini nella quale si riflette sul significato dello “sfondo inclusivo”; assumendo la prospettiva dei “Disability Studies Italy”. La richiesta è quella di un cambiamento di sistema. Cosa chiedere? Alle politiche, un cambiamento di paradigma, chiamando in causa ad esempio l’economia. Alle istituzioni, un superamento del concetto di normalità e di abilismo istituzionale. Alla scuola il superamento degli impliciti culturali e pedagogici. Ai servizi, di uscire dal ruolo di controllo sociale. Il contributo di Andrea Canevaro, affronta il tema dell’alternanza scuola lavoro. Non confinandolo solo alla secondaria superiore. La riflessione si snoda a partire da alcune domande: la scuola deve occuparsi dei percorsi verso il lavoro per tutti gli alunni e anche per gli alunni disabili? E come? Con percorsi separati per i soggetti speciali o con percorsi individualizzati per tutti?. Claudio Caffarena, e Franco Marengo, continuano la riflessione aperta da Mario Paolini nel n. 4/2015 della rivista “Il centro diurno per persone con disabilità intellettiva. Servizio o struttura?”. Gli autori, a partire dalle riflessioni di un gruppo di operatori piemontesi che da tempo si confrontano su questi temi, si ricollegano ad alcuni passaggi della riflessione di Paolini, ipotizzando un’evoluzione di questo servizio: da centro diurno a servizio territoriale diurno. Auspichiamo vivamente che altre riflessioni arricchiscano il dibattito. Con l’intervista a Francesca David, continuiamo a pubblicare (la prima è nel n. 2/2013) le interviste integrali del progetto “Raccontiamo noi l’inclusione”. Francesca, oggi studentessa universitaria, racconta il suo percorso di vita. Un percorso che a breve dovrebbe misurarsi in un nuovo passaggio: quello di una diversa autonomia abitativa. L’ultimo contributo a cura della Campagna “Trasparenza e diritti”, propone una riflessione, proposta in un seminario di approfondimento, sul tema delle politiche e dei servizi rivolti alle persone con disabilità nella regione Marche.

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