(indice Voce sul sociale)
- Ai Sindaci di Comuni della Vallesina gestione associata Handicap
e p.c.
- Azienda sanitaria n. 5
- CGIL - CISL - UIL
lì 16.2.2002
Oggetto: Applicazione D. lgs 130/2000. Servizi socio assistenziali per persone
in situazione di handicap. Lettera del Comune di Jesi del 5.2.02.
In riferimento alla nota in oggetto, in merito all'applicazione del D.lgs 130/2000
auspichiamo, come più volte abbiamo richiesto, l'applicazione del decreto da
parte di tutti i Comuni appartenenti all'ambito territoriale.
Ribadiamo:
- che nel caso alcune amministrazioni si rifiutassero di applicare il Decreto
le scriventi associazioni sosterranno le famiglie del Comune rifiutante a disdire
ogni impegno di spesa, predisponendo una apposita lettera di disdetta, che non
abbia come riferimento il reddito del richiedente la prestazione;
- che il reddito di riferimento deve essere quello del richiedente la prestazione.
Nel caso in cui tale reddito (nel quale non è compresa l'eventuale indennità
di accompagnamento) sia superiore ad una soglia che può essere riferita al minimo
pensionistico INPS è corretto prevedere una partecipazione alla spesa (ad esempio
per i Centri Diurni riferita al costo delle spese di mensa e trasporto).
- che la ASL ha il dovere di assumere per tutti i soggetti in grave situazione
di handicap una parte del costo del servizio (al costo retta nel CD, al costo
orario nell'AEI). Ricordiamo che mai è stata data applicazione alla DGR 105/96
nella parte in cui si specifica il rilievo sanitario di interventi educativi
per soggetti in situazione di handicap. Ricordiamo infine le indicazioni del
DPCM 14.2.01 che, ad esempio riferito ai CD, si stabilisce che la partecipazione
al costo retta da parte delle ASL non deve essere inferire al 70% (percentuale
confermata anche dal Decreto sui Livelli Essenziali di Assistenza).
Vogliamo inoltre sottolineare:
- l'urgenza del rinnovo dell'accordo di programma che, pur nella sostanza disapplicato
nel periodo di vigenza, è scaduto da oltre 14 mesi. In tale accordo assoluto
rilievo assume la parte riferita alla integrazione delle funzioni tra Comuni
e ASL e tra queste anche quelle che riguardano la partecipazione finanziaria
dei due enti al costo dei servizi (in particolare l'assunzione di oneri da parte
della ASL 5)
- l'insoddisfazione per il ritardo con il quale sta procedendo l'avvio della
struttura residenziale; dalla data del 31 luglio 2001 in cui la Conferenza dei
sindaci ha espresso l'orientamento di attivare la struttura nel Comune di Morro
D'Alba, si attende ancora la definitiva assegnazione della struttura per l'utilizzo
come Comunità alloggio (che sappiamo assolutamente necessaria). Si ribadisce
inoltre la necessità che contestualmente al prossimo, speriamo, avvio della
Comunità di Morro D'Alba, si proceda all'individuazione di una analoga struttura
nel territorio di Jesi o ad esso vicino per arrivare almeno alla realizzazione
di 12-14 posti letto per un territorio di circa 100.000 abitanti.
Confidando in un positivo risconto si coglie l'occasione per inviare distinti
saluti
Le associazioni
|