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COMUNICATO STAMPA
(torna all'indice informazioni) Nonostante il diritto allo studio e all'integrazione scolastica sia sancito dalla nostra Costituzione, all'art. 34, e numerose altre leggi, come l'art.13 della Legge 104/92, gli alunni con disabilità e i loro genitori si sono trovati, già dal primo giorno di scuola, nella situazione di negazione di tale diritto. Situazione che, a distanza di una settimana, ancora si protrae e non vede soluzioni di svolta, arrecando una grave discriminazione e violaziolazione del diritto sancito. Questo perché non sono state create e messe in atto tutte le procedure idonee per lo svolgimento delle attività scolastiche. In particolare, in tutte le scuole, non si è provveduto all'assegnazione dell'assistente di base, dell'assistente per l'autonomia e comunicazione e, ad alcuni, non è stata assegnata l'insegnante di sostegno. Nonostante la riforma scolastica, in vigore dal 1999, abbia ribadito il diritto sopra citato per gli alunni con disabilità, in ogni ordine e grado, ha ripartito compiti e competenze a vari livelli, investendo, in particolare, i Comuni (DPR. n° 616 del 1977) e le Province (D.Lgs112/98 art. 139) all'assolvimento dell'obbligo scolastico, nonché, la prosecuzione degli studi attraverso l'obbligo di fornire l'"assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali". Investendo, invece, le scuole di ogni ordine e grado ad assolvere al compito non solo dell'assegnazione di sostegno, ma anche dell'assistente di base, da garantire con gli operatori scolastici (personale ATA) così come previsto dall'ultimo CCNL, compatto scuola, del 16/05/2003, che ha abbrogato quelle che erano "le funzioni aggiuntive" (previste dal precedente CCNL del 1999), con incarichi specifici, attribuiti dal Dirigente Scolastico per compiti di particolare responsabilità. Il collaboratore scolastico ha, così, l'obbligo di provvedere all'assistenza di base, ossia, a tutte quelle mansioni previste dalla Tabella A del CCNL/2003, dietro compenso stabilito dal Consiglio d'Istituto e previa formazione del personale. Fino all'anno scolastico passato, l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione e di base sono state assolte nella città di Lamezia Terme dal Comune, il quale, con congruo preavviso, ha reso noto ai Dingenti scolastici delle scuole presenti sul territorio e all'Ente Provincia di Catanzaro, che, per l'anno scolastico 2003/2004, avrebbe erogato solo l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione, definita anche assistenza educativa, agli alunni con disabilità presenti nelle scuole medie inferiori e di primo grado, di fatto di sua competenza. Da qui il grande problema per i Dirigenti scolastici delle scuole medie superiori e per l'Ente Provincia, quest'ultima sollecitata non solo dal Comune ma anche dai genitori degli alunni con disabilità alla presa in carico delle sue competenze. L'Ente Provincia, premettendo e precisando che di fatto la Regione Calabria non ha provveduto al trasferimento delle competenze e delle risorse, ha pensato di risolvere il problema erogando la cifra di € 500.00 per tutto l'anno scolastico ad alunno con disabilità. Cifra da affidare ai Dirigenti scolastici di tutta la Provincia di Catanzaro per assolvere il compito dell'assistenza di base e per l'assistenza per l'autonomia ela comunicazione. Al riguardo, come genitori e come persone con disabilità ci chiediamo: come possono i Dirigenti scolastici con questa misera cifra risolvere il problema dell'assistenza per l'autonomia e la comunicazione? Perché l'Ente Provincia che ha destinato una cifra non congrua per i servizi di sua compenza, stabilisce tale cifra anche per l'assistenza di base che non è di sua competenza? Come intendono i Dirigenti scolastici risolvere il gravoso problema dell'assistenza di base, di loro competenza, se non hanno ancora provveduto alla formazione dei collaboratori scolastici prevista per legge? Certamente, come genitori chiamati a far rispettare i diritti dei nostri figli, non intendiamo accettare più le risposte dei Dirigenti scolastici e dell'Ente Provincia: non potere accettare l'alunno con disabilità se prima non si provvede alla nomina dell'assistente; accettare l'alunno con disabilità pur sapendo che l'assistenza di base è di competenza della scuola, poiché non si ha personale sufficiente e disponibile a compiere il proprio dovere. La FISH Calabria, l'Associazione "Il Girasole" di Lamezia Terme e il Comitato Genitori degli alunni con disabilità delle scuole superiori di Lamezia Terme, denunciano: "non accettiamo più che a farne le spese di tutto questo caos creato tra competenze e incompetenze, tra disserzioni, tra Enti e non Enti siano i nostri figli. E' bene che chi di competenza prenda coscienza: anche loro sono persone attive che nella società alzeranno la voce per far valere i propri diritti. Chiediamo, pertanto, che venga ripristinato immediatamente il diritto allo studio senza discriminazione di sorta, con servizi e personale adeguatamente formato.
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