Comunicato Stampa del 19/07/2003 delle Associazioni:
Amici dei Bambini, ANFAA, CIAI, CIES, ECPAT Italia, Save the Children Italia,
Telefono Azzurro, UNICEF Italia
LE ORGANIZZAZIONI IMPEGNATE NELLA TUTELA DEI DIRITTI DEI BAMBINI RIAFFERMANO
LA NECESSITA' DI ATTUARE IN ITALIA UNA REALE RIFORMA DELLA GIUSTIZIA MINORILE"
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Roma, 19 luglio 2003 - Ad un anno dalla diffusione delle Linee Guida per la
Riforma della Giustizia Minorile in Italia, Amici dei Bambini, ANFAA, CIAI,
CIES, ECPAT Italia, Save the Children Italia, Telefono Azzurro e UNICEF Italia,
oggi in una lettera aperta, inoltrata a tutti i parlamentari, ribadiscono l'importanza
dei principi enunciati nelle Linee Guida, esprimendo viva preoccupazione per
il perdurare in Italia di un situazione di NON RIFORMA della giustizia minorile
e per il pericolo che il riordinamento della giustizia minorile non venga attuato
costruendo un sistema migliore, ma limitandosi a degli emendamenti ai disegni
di Legge 2517 e 2501. Le Linee Guida per la riforma della giustizia minorile
in Italia, diffuse lo scorso 19 luglio 2002, sono un segno inequivocabile dell'indirizzo
delle associazioni e ONG operanti in Italia per la tutela dei diritti dei minori:
sottolineano la necessità che il superiore interesse del minore sia il cardine
attorno al quale ruoti la riforma della giustizia minorile e che al minore sia
garantita una adeguata tutela nel corso dei procedimenti civili e penali che
lo riguardano, nel costante riferimento alla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia.
La riforma della giustizia minorile necessita di adeguate risorse economiche,
umane e strutturali che riescano a garantire l'ascolto del minore, la sua assistenza
psico-sociale e legale, oltre che il rispetto del principio della specializzazione
adeguata degli organi della giustizia minorile e la loro reale capillarità sul
territorio nazionale, per consentire ai giudici un rapporto più proficuo con
i servizi locali. Queste sono alcune delle principali indicazioni contenute
nelle Linee Guida, che nel corso di un anno hanno raccolto un tale ampio consenso,
tanto da essere state pienamente recepite nei lavori dell'Osservatorio Nazionale
per l'Infanzia e l'Adolescenza e nel Piano per l'infanzia del Forum del Terzo
Settore.
Per contro, tanto i Ddl 2501 e 2517, che i recenti emendamenti, attualmente
in discussione alla Camera, se da un lato mostrano il desiderio di un riordino
del sistema della giustizia minorile, dall'altro non tengono conto delle indicazioni
delle Linee guida espresse dalle associazioni che da anni lavorano a fianco
dei minori, dando così una risposta parziale a quella che è un'esigenza fondamentale
del nostro Paese: assicurare ai bambini e ai ragazzi un sistema giudiziario
minorile con strutture adeguate sul territorio, equo, efficiente, teso al recupero
e non alla loro penalizzazione o al loro annullamento all'interno di un sistema
giudiziario a misura di adulto.
Amici dei Bambini, ANFAA, CIAI, CIES, ECPAT Italia, Save the Children Italia,
Telefono Azzurro e UNICEF Italia invitano nuovamente il Parlamento e il Governo
a rivedere nel complesso le proposte di riforma del sistema giudiziario minorile
con responsabilità e lungimiranza e tenendo presente il principio dell'interesse
superiore del bambino, come espresso negli articoli della Convenzione ONU sui
diritti dell'infanzia.
Per ulteriori chiarimenti e informazioni sul documento delle Linee guida per
la riforma della giustizia minorile in Italia e sulla lista dei suoi aderenti:
E-mail mailto:a.orlandi@unicef.it , tel: 06/47809220 - fax 06/ 47809270. (per
la documentazione completa vedere anche nel sito ANFAA http://www.anfaa.it/news044.htm)
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