Importante intervento del DIFENSORE
CIVICO DELLA REGIONE CAMPANIA per richiamare i Comuni al rispetto della normativa
sul pagamento delle prestazioni assistenziali
Napoli, 23 dicembre 2002
Il Difensore civico della regione Campania Avv.Giuseppe Fortunato
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"Visto il ricorso n. 658/2002 del CSA-Comitato per la Difesa degli Assistiti
di Torino;
costatato che in tale ricorso il Comitato per la Difesa dei Diritti degli Assistiti
di Torino ha evidenziato che nei comuni della Campania gli enti erogatori di
assistenza richiedono il pagamento delle spese di assistenza, fra cui le rette
di ricovero, ai parenti degli anziani ultra65enni non autosufficienti;
constatato che il soggetto privo di mezzi può certamente rivolgersi ai parenti
per la prestazione degli alimenti ai sensi degli articoli 433 del codice civile
e seguenti ma si tratta di un rapporto privato in cui non è possibile sostituzione;
constatato che dal carattere della prestazione alimentare ne deriva automaticamente
la non legittimazione dell'ente locale nel richiedere il pagamento;
constatato che, poiché negli anni passati sono emerse cattive interpretazioni,
è intervenuto il decreto legislativo 3 maggio 2000 n.130 evidenziando che le
norme in materia di prestazioni sociali agevolate "non possono essere interpretate
nel senso dell'attribuzione agli enti erogatori della facoltà di cui all'art.
438 del codice civile, primo comma, nei confronti dei componenti il nucleo familiare
dei richiedenti le prestazioni agevolate";
constatato che, allo stato, non v'è dubbio che gli enti non hanno facoltà di
richiedere ai parenti il pagamento delle prestazioni assistenziali ed in particolare
delle rette di ricovero;
constatato che gli enti erogatori, nonostante la palese interpretazione autentica
del legislatore, persistono in una cattiva prassi e che argomentano pretestuosamente
che, poiché le disposizioni del decreto 130/2000 si applicano nei limiti stabiliti
da un venturo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, l'esclusione
della possibilità di richiedere ai parenti dei ricoverati delle rette avverrebbe
solo con tale emanando decreto;
ritenuta infondata tale ricostruzione sia perché, già prima dell'interpretazione
chiarificatrice, doveva essere esclusa la possibilità di richiedere i pagamenti
ai parenti stante la vincolatività e la specialità della disciplina sugli alimenti
sia perché la norma del decreto legislativo 130/2000 ha solo voluto escludere
senza dubbio la facoltà di cui si erano arrogati gli enti senza alcun bisogno
quindi di ulteriore intervento normativo;
INVITA
l'ANCI della Campania a rappresentare ai Comuni della Campania l'illegittimità
di richiedere ai parenti degli anziani ultrasessantacinquenni il pagamento delle
prestazioni assistenziali e delle rette di ricovero.
Al Comitato per la difesa dei diritti degli assistiti ed ai suoi rappresentati:
Associazione G.E.AP.H., Genitori e Amici dei Portatori di Handicap di Sangano
(TO); Associazione Genitori Fanciulli Handicappati ex USSL 34 di Orbassano (TO);
Associazione Italiana Assistenza Spastici di Torino; Associazione Nazionale
Famiglie Adottive ed Affidatarie; Associazione "La Scintilla" di Collageno-Grugliasco
(TO) Associazione "Odissea 31" di Chiasso; Associazione "Oltre il ponte " di
Lanzo Torinese; Associazione "Prater Willi", sez: di Torino; Associazione Promozione
Sociale; A.S.V.A.D., Associazione Solidarietà Volontariato a Domicilio; Associazione
Spina BiIfida; Associazione Tutori Volontari; COGEHA, Collettivo Genitori dei
portatori di handicap, Settimo Torinese;Comitato Integrazione Scolastica Handicappati;
Coordinamento dei Comitati Spontanei di Quartiere; Coordinamento Para-tetraplegici;
CUMTA Comitato Utenti Mezzi Trasporto Accessibili; GRH, Genitori Ragazzi Handicappati
di Venaria Druento (To) Gruppo Inserimento Sociale Handicappati ex USSL 27 Unione
per la Lotta Contro l'Emarginazione Sociale; Unione per la tutela degli Insufficienti
Mentali ; Vivere Insieme di Rivoli"; si richiede elenco dettagliato delle
disfunzioni e delle illegittime pretese a sua conoscenza , trasmettendo ogni
atto in suo possesso, per ogni puntuale e specifico intervento di questo Difensore
Civico presso i comuni e presso gli enti erogatori.
Il presente invito è comunicato al Ministero della Salute e dell'Assessore alla
Sanità della Regione Campania per ogni opportuna attività.
Il Difensore civico della regione Campania
Avv.Giuseppe Fortunato
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