|
Gruppo
Solidarietà Via D'Acquisto, 7 - 60030 Moie di Maiolati Sp. AN- ITALY tel/fax 0731703327 grusol@grusol.it |
|||
Il
materiale presente nel sito può essere ripreso citando la fonte |
||||
APPELLI. MISSIONARI COMBONIANI: UN DECALOGO
PER AIUTARE GLI IMMIGRATI OGGI (torna all'indice informazioni) "Non molesterai il forestiero..." (Es 22, 20). "Sarà
mai possibile che all'inizio del terzo millennio il fenomeno migratorio debba
essere gestito con affanno e paura? La povertà che spinge i fratelli
e le sorelle del sud del mondo sulle nostre coste si combatte con la solidarietà
intelligente nelle cosiddette periferie del villaggio globale. Il nostro benessere
e' spesso causa di sfruttamento in terre lontane" (da "Ascolta si
fa sera" del 9 luglio 2003 di padre Giulio Albanese, in "Misna"). Prima di descrivere alcune iniziative concrete che possono essere prese al
riguardo, e' utile mettere in luce alcuni aspetti contraddittori e palesemente
ingiusti della normativa relativa al trattamento dei migranti Un decalogo per aiutare gli immigrati oggi 1. "Disobbedisco anch'io". Riteniamo legittimo un atto di disobbedienza
nei confronti dei contenuti della legge Bossi-Fini e ci diciamo disposti a compierlo.
Intendiamo adoperarci a contribuire materialmente con i mezzi a nostra disposizione
per ottenere che lo straniero in attesa di regolarizzazione, che non sia responsabile
di reati, possa sottrarsi all'espulsione e siamo disponibili a subire i procedimenti
penali e le 2. Favorire il protagonismo del migrante. Incoraggiare la nascita di iniziative ed organizzazioni che vedano i migranti impegnati e coinvolti in prima persona come protagonisti nel definire gli obiettivi utili al loro inserimento ed i modi migliori per perseguirli. A questo livello si chiede che si riconosca il diritto di voto. 3. Gemellaggio con un migrante. Si tratta di una sorta di "adozione"
fatta da famiglie o comunità nei confronti di un migrante in maniera
tale da offrirgli amicizia e solidarietà, soprattutto nell'evenienza
che si trovi in situazioni di difficoltà. Concretamente questo può
implicare diversi gradi di coinvolgimento: 4. Creare una rete di urgenza. La rete di urgenza e' un insieme di singoli,
gruppi o associazioni, avvocati, medici, politici etc. che si rendono disponibili
ad agire in tempi rapidi nel caso di un'emergenza: retate di 5. Testimoniare pubblicamente il proprio dissenso. Si tratta di organizzare
presidi, sit-in o altre forme di resistenza passiva davanti a questure o altri
luoghi istituzionali per sensibilizzare circa l'ingiustizia di 6. Organizzazione del "sanctuary movement" in Italia. Negli Usa negli anni '80 nacque il Sanctuary movement per sostenere gli immigranti provenienti dal Centramerica in guerra. Nel tentativo di rifugiarsi negli Stati Uniti, questi ultimi venivano sistematicamente rispediti al proprio paese dove avrebbero dovuto affrontare la prigione o la morte. Le comunità cristiane memori dell'essere luoghi di inviolabilità e pertanto i più idonei per la difesa del diritto d'asilo, si offrirono a dichiarare un immigrato parte integrante della loro comunità facendosi carico di determinati soggetti a rischio. Quando la polizia veniva per arrestarli ed espellerli, era la comunità stessa a farsi arrestare e a presentarsi in tribunale. 7. Offrire sostegno alla regolarizzazione dei migranti. Si tratta di facilitare
in qualsiasi modo possibile il processo di regolarizzazione del migrante chiedendo
ed offrendo informazioni utili o anche qualsiasi altro 8. Sostenere le campagne di pressione. Si tratta di aderire a campagne volte a cambiare la legge Bossi-Fini e a sensibilizzare la società civile sul problema. 9. Avviare laboratori di convivenza. Creare occasioni e spazi di conoscenza reciproca, di confronto, di convivialità tra le persone e le culture, nelle scuole, nelle parrocchie, negli spazi comunitari. 10. Aprire le case ed i cuori dei religiosi/e al forestiero e al migrante. Ogni istituto potrebbe trovare il modo di aprirsi al migrante offrendo spazi o supporto vario.
|